CONCLUSO ALLE 13 INCONTRO SINDACATI-ARAN SUI TEMI CONTRATTUALI

PALERMO 03/10/2018
Cobas/Codir, Sadirs, Siad e Ugl, hanno chiesto di mettere prioritariamente all’ordine del giorno il rinnovo del contratto economico, la riclassificazione di tutto il personale in un nuovo sistema classificatorio, il salario accessorio e le progressioni economiche. Registriamo sui temi una parziale disponibilità dell’ARAN che ci appare del tutto insufficiente.
Le sigle sindacali del cartello hanno chiesto, altresì, l’immediata discussione dell’articolo 89 comma 3 (FAMP) per l’anno 2018 apprendendo dall’ARAN che, ancora incredibilmente, il governo regionale non avrebbe deliberato la direttiva necessaria.
Ci riteniamo insoddisfatti di questo andamento e – nel sollecitare il governo regionale a ottemperare immediatamente ad adempiere – esprimiamo grande preoccupazione per eventuali ulteriori comportamenti dilatori da parte del governo o dell’Aran stessa. Tali comportamenti causerebbero ulteriori ritardi ingiustificabili in danno di tutte le legittime aspettative giuridiche ed economiche del personale che potrebbero sfociare nella rottura delle trattative.
Segue comunicato

«Alla Regione c’è un buco di 536 milioni» Ma Musumeci non esclude assunzioni (fonte: La Sicilia)

536 milioni di euro. È la stima che Gaetano Armao ufficializza dopo un complicato lavoro di limatura con i suoi uffici. Si tratta di un buco nel bilancio corrente: la cifra che, al netto delle somme recuperate, resta in carico alla Regione rispetto agli 880 milioni segnalati dalla Corte dei conti come residui attivi sovrastimati. «Si tratta di una pesante tegola, somme non rilevate da imputare a un errato impianto del governo Crocetta», conferma Musumeci in serata. Somme che costringono la giunta a due mosse. Una è accelerare i disegni di legge (ma forse ce ne sarà uno solo) su assestamento e variazioni di bilancio, che Armao porterà in giunta entro mercoledì.