Regionali trasferiti d’ufficio alle dighe senza graduatorie, scatta la protesta

Scattano i trasferimenti dei dipendenti regionali alle dighe ma i sindacati insorgono. Le prime unità di personale sarebbero state infatti individuate senza criteri trasparenti, senza graduatorie, in una maniera che rischia di essere fortemente discrezionale. È quanto segnalano Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl che chiedono di fermare i trasferimenti e convocare un tavolo “al fine di definire una trasparente e logica assegnazione del personale”.

Terzo incontro interlocutorio all’Aran, così non ci stiamo

COBAS/CODIR, SADIRS, SIAD e UGL precisano, sin da subito, che si ritengono assolutamente insoddisfatti di queste trattative ad “andamento lento” che non tengono per nulla conto delle aspettative e delle esigenze dei lavoratori regionali che aspettano, ormai da 12 lunghissimi anni, il rinnovo dei contratti di lavoro e una seria riforma delle categorie che consenta all’Amministrazione di essere efficiente e coerente con la missione da portare avanti nei confronti di tutti i cittadini siciliani e con i dipendenti riconoscendo loro finalmente le professionalità svolte.