All’Aran è battaglia per il famp

Entra nel vivo la trattativa sul rinnovo dei contratti dei dipendenti regionali. Ma già ieri è sorto un primo scontro legato ai turni di straordinario a causa dei vuoti lasciati dai prepensionamenti.

E così, durante la riunione all’Aran, è partita la battaglia sui premi di produttività. In sostanza, come si legge in un articolo di Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola, ogni capo dipartimento ha creato fin dai primi mesi dell’anno pool di funzionari che svolgono in orario non ordinario compiti normali e che hanno diritto a retribuzioni speciali che gli assessori chiedono di finanziare attingendo al Famp. In pratica, da ogni assessorato sono piovute richieste di estrapolazione a monte: significa che, prima di dividere il fondo ai dipendenti, da questo budget iniziale vengono tolte quote aggiuntive che vanno ai dipartimenti che ne hanno fatto richiesta, così la “torta” per tutti gli altri si riduce. Approssimativamente, quest’anno, le estrapolazioni a monte valgono quasi 9 milioni.

Rinnovo contratti regionali e premi, gli autonomi: “Erogare subito la prima rata del Famp”

Entra nel vivo la trattativa all’Aran e Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl mettono in chiaro le richieste dei dipendenti: “Vogliamo risposte certe e segnali concreti di cambiamento”. Fissato per domani un nuovo incontro per parlare della mobilità del personale: “No a trasferimenti selvaggi”.

 

 

Dipendenti vecchi e non ‘aggiornati. Così la Regione cerca nuove forze

L’ultimo report, contenuto in una delibera di giunta di recente approvazione, scatta una fotografia dei Regionali. E in molti casi è una foto… in bianco e nero. Nelle file dell’amministrazione regionale, composta di 14468 dipendenti solo 172 hanno un’età inferiore ai 40 anni, l’un percento circa. Non è una Regione per giovani, insomma.

I lavoratori che hanno un’età fra i 41 e i 50 anni sono 2075 pari al 14 per cento del totale. Gli over 50 invece sono 12mila: 10092 quelli con un’età fra i 51 e i 60 anni, il 70 per cento. Il rimanente 15 per cento infine superano i sessant’anni: pari cioè a 2129 dipendenti. E così anche i documenti ufficiali parlano di “invecchiamento della popolazione dei dipendenti della Regione”. Questi dati risultano così importanti non solo per capire la folla di dipendenti che andrà in pensione nei prossimi mesi ma anche, scrive il governo, “in relazione all’organizzazione del lavoro per ciò che attiene alle nuove tecnologie e al Gap generazionale”.