Buonuscita dipendenti pubblici. Il sottosegretario al Lavoro Durigon: «Prestito bancario per il Tfr»

Il Messaggero del 5 gennaio 2019

I dipendenti pubblici “che lasciano con quota 100 potranno chiedere alle banche l’anticipo del loro trattamento di fine servizio. Stiamo valutando insieme all’Abi la stipula di una convenzione”. Lo ha rassicurato, in un’intervista al Messaggero, il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, dopo che è emerso che gli statali che andranno in pensione a 62 anni con quota 100 dovranno aspettare comunque i 67 per vedersi pagare la buonuscita.

Nel decreto “vorremmo inserire un riferimento”. Gli interessi, ha spiegato, “saranno a carico dei beneficiari ma si tratterà di cifre bassissime, l’erogazione della liquidazione degli statali sarò garantita dallo Stato. L’operazione sarà conveniente per chi vuole avere in anticipo i soldi della liquidazione”.

Pensioni. Aspettative di vita. Adeguamento congelato? Ma non sarà per tutti

Stop all’adeguamento alla speranza di vita. Almeno per la pensione anticipata. Stando ad anticipazioni, infatti, il decreto attuativo della riforma delle pensioni (quota 100 e altre misure) potrebbe cancellare l’adeguamento all’aspettativa di vita.

La misura dovrebbe interessare i lavoratori iscritti all’Ago dell’Inps (dipendenti e autonomi del settore privato), nonché quelli iscritti alla gestione separata (parasubordinati). Resterebbero, dunque, fuori i dipendenti pubblici.