Corte dei Conti, Sez. regionali – Sentenza n. 843/2018. Riscatto a fini previdenziali del periodo del corso legale di laurea

Con il ricorso introduttivo del presente giudizio, la ricorrente, dipendente della Regione siciliana (funzionario direttivo D6 presso la Biblioteca regionale) ha lamentato le modalità di calcolo dell’onere di riscatto del suo corso di studi, Laurea in Filosofia, effettuato dall’amministrazione regionale. Più in dettaglio, la ricorrente ha rappresentato di essere dipendente regionale c.d di “contratto 1” e di aver presentato in data 3 novembre 2015, istanza per il riscatto degli anni del corso di studi di laurea (anni 3 e mesi 5).

L’amministrazione ha provveduto in merito alla richiesta con il D.D.S. n. 1352 del 15.3.2018, determinando il relativo onere di riscatto in euro 91.436,29 da versare in unica soluzione o mediante n. 99 rate mensili di € 923,62 ciascuna.

La ricorrente ha quindi presentato ricorso a questa Sezione Giurisdizionale lamentando l’erronea applicazione del più sfavorevole metodo di calcolo statale, chiedendo, quindi, l’applicazione dell’art. 77 LR 41/85, che richiama la L 9 maggio 1979 n. 73 che a sua volta sostituisce l’art. 30 LR 2/62.

Il ricorso è, dunque, fondato e va, pertanto, dichiarato il diritto della parte ricorrente a ottenere il richiesto riscatto del periodo del corso legale di laurea con addebito del relativo contributo calcolato ai sensi dell’art. 77 della legge regionale 29 ottobre 1985, n. 41 e del richiamato art. 9 della legge regionale 3 maggio 1979, n. 73, che, a sua volta, sostituisce l’art. 30 della legge regionale 23 febbraio 1962, n. 2.