Buonuscita dipendenti pubblici. Gli interessi per l’anticipo a carico dello Stato

Il Sole 24 Ore del 10 gennaio 2019

Un prestito bancario in versione ponte con interessi interamente a carico dello Stato. È la soluzione alla quale sta pensando il Governo per consentire ai dipendenti pubblici in uscita con “quota 100” di usufruire in tempo reale della liquidazione evitando un’attesa di anni prevista dalle attuali norme. A garantire che non ci saranno oneri aggiuntivi per i lavoratori del pubblico impiego, come invece ipotizzato dalle prime opzioni all’esame dei tecnici dell’esecutivo, è stata ieri la ministra della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno.

Commento

ULTERIORE DISPARITÀ DI TRATTAMENTO NEI CONFRONTI DEI DIPENDENTI REGIONALI ANDATI IN PENSIONE AI SENSI DELLA L.R. 9/15 CHE PAGANO, INVECE, DI TASCA INTERESSI ALLE BANCHE NEL CASO IN CUI SI FACCIANO ANTICIPARE IL TFS.

Finanziaria, i tecnici dell’Ars bocciano il testo: “Numeri incerti, norme poco chiare”

La relazione dell’Ufficio studi dell’Ars boccia in gran parte il testo della Finanziaria presentato dal governo Musumeci in commissione Bilancio e in questi giorni in discussione. Sul fronte entrate le prime perplessità dei tecnici dell’Ars: “Qualche dubbio desta la valutazione dell’andamento delle entrate tributarie in quanto esse non appaiono perfettamente connesse all’andamento dei dati macroeconomici ed agli accordi con lo Stato”. Poi sulla spesa: “Non può sottacersi la bassa incidenza della spesa di investimento, generante sviluppo, rispetto alla spesa corrente.