Buonuscita posticipata ai dipendenti pubblici, norma all’esame della Consulta. Decisione a breve: mina da 15 miliardi per i conti pubblici

Il Messaggero del 12 gennaio 2019

La buonuscita dei dipendenti pubblici rischia di diventare una mina sui conti pubblici. La norma che posticipa fino a 24 mesi il pagamento della liquidazione agli statali, è da tempo sotto esame della Corte Costituzionale dopo un ricorso presentato dal sindacato Unsa. E la decisione potrebbe arrivare in tempi brevi, sicuramente entro l’anno.

Se la Consulta dovesse dichiarare illegittimo il pagamento posticipato delle liquidazioni, si aprirebbe immediatamente nei conti pubblici del 2019 un buco di 2,3 miliardi di euro. Ma una pronuncia in tal senso renderebbe poco sostenibile anche lo slittamento fino a 5 anni del versamento della buonuscita per i dipendenti che useranno lo scivolo di Quota 100, il pensionamento con 62 anni di età e 38 di contributi. In questo caso le cifre diventerebbero decisamente più rilevanti.