Dirigenti pubblici, cade l’obbligo di mettere online redditi e patrimonio per quelli non apicali

Con la sentenza numero 20 depositata infatti oggi (con relatore Nicolò Zanon), la Corte costituzionale ha dichiarato illegittima la disposizione che estendeva a tutti i dirigenti pubblici gli stessi obblighi di pubblicazione previsti per i titolari di incarichi politici. Cade così l’obbligo di pubblicare on line i dati personali sul reddito e sul patrimonio dei dirigenti pubblici diversi da quelli che ricoprono incarichi apicali.

I “normali” dirigenti pubblici, quelli che non hanno ruoli apicali, non dovranno più rendere pubblici online i loro redditi e il loro patrimonio. Perché è vero che la Pubblica amministrazione deve essere una “casa di vetro”, trasparente al massimo; ma ci deve esser un “ragionevole” ed “effettivo” collegamento tra le informazioni di cui tutti hanno diritto a disporre e la possibilità di esercitare un controllo diffuso sulle funzioni della Pa e sul corretto utilizzo delle risorse pubbliche. Secondo la Consulta, evidentemente, per controllare che la Pa funzioni bene non è necessario conoscere il dettaglio patrimoniale e reddituale dei suoi dirigenti non apicali.