“Regione”, l’incubo 380 milioni di euro

“Mala tempora currunt” alla Regione Siciliana: il governo nazionale sarebbe intenzionato a non concedere alla Sicilia la possibilità di rateizzare in 10 anni il residuo del disavanzo di 380 milioni di euro, che sarebbe invece da pagare in 4 anni, e quindi poco meno di 100 milioni di euro all’anno a decorrere dal 2019. Così l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, ha informato l’Assemblea Regionale, e ha spiegato: “Il ministero dell’Economia, facendo leva su una recente sentenza della Corte costituzionale, non intende concedere alla Regione la possibilità di spalmare il disavanzo in 10 anni, ma di farlo nell’arco dell’attuale legislatura.


Breve commento

La notizia che il governo nazionale sarebbe intenzionato a non concedere alla Sicilia la possibilità di rateizzare in 10 anni il residuo del disavanzo di 380 milioni di euro (che sarebbe invece da pagare in 4 anni, e quindi poco meno di 100 milioni di euro all’anno a decorrere dal 2019) circola già dalla fine dello scorso anno.
E’ stato questo uno dei motivi (ma non l’unico, altrimenti la Corte dei conti non avrebbe riempito 30 pagine di osservazioni) che ci ha convinti a sottoscrivere l’ipotesi di contratto 2016-2018.
Se non avessimo sottoscritto, il governo avrebbe intanto utilizzato le somme non utilizzate per il contratto per coprire parte del disavanzo, salvo poi, con il nuovo bilancio, cercare e stanziare le somme per i rinnovi dei contratti. E, intanto, sarebbe trascorso un altro anno o forse più.
Relativamente alla sottoscrizione del contratto in via definitiva, dovremmo essere in dirittura d’arrivo. Entro metà maggio dovrebbe arrivare la sottoscrizione definitiva.
A meno che non vogliano metterci volutamente con le spalle al muro trasformando in modifiche del contratto tutte le osservazioni della Corte dei Conti.