Legittimo l’uso delle telecamere per accertare la condotta «scorretta» del dipendente

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Articolo tratto dal sito www.segretaricomunalivighenzi.it

Legittimo l’uso delle telecamere per accertare la condotta «scorretta» del dipendente

di Daniela Casciola

Il Comune può legittimamente utilizzare le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza per accertare i comportamenti di un dipendente. E, come nel caso di specie, attestarne la «falsa presenza in servizio» per avviare il procedimento disciplinare. Non c’è alcuna violazione delle norme in materia di privacy o dello statuto dei lavoratori, tanto più che i fatti verificati hanno rilevanza penale ai danni dell’ente. Lo ha stabilito il Tribunale di Napoli, con la sentenza n. 3820/2019, nella lite tra il Comune di Capri e un graduato della Polizia municipale dell’isola. Quest’ultimo avrebbe «svolto» ore di lavoro straordinario senza alcuna esigenza di servizio, grazie alla complice attestazione nei giorni a seguire da parte del comandante del corpo. Una condotta che integra la fattispecie della falsa attestazione in servizio che, in base all’articolo 55-quater, commi 1 e 1-bis, del Dlgs 165/2001, è sanzionata con il licenziamento senza preavviso.