Ma davvero qualcuno crede che la priorità delle Pubbliche Amministrazioni sia il controllo della presenza?

un post di Santo Fabiano tratto da FB.
(Santo Fabiano ha ricoperto numerosi incarichi dirigenziali presso uffici della pubblica amministrazione).

MA DAVVERO QUALCUNO CREDE CHE LA PRIORITÀ DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI SIA IL CONTROLLO DELLA PRESENZA?

di Santo Fabiano
Ma davvero qualcuno crede che la priorità delle Pubbliche Amministrazioni sia il controllo della presenza, al punto da destinarvi risorse e piani di investimento per apparecchiature invasive della riservatezza?
Da dirigente e direttore generale ho sempre saputo chi era presente in ufficio e che cosa facesse.
Mi dispiace questa vulgata che presenta la P.A. come un lager, il lavoro pubblico come una costrizione involontaria e i dipendenti pubblici come una banda di truffatori.
Non so chi frequentano gli autori di questa norma, ma ho la prova di centinaia di pubbliche amministrazioni, in periferia, dove la gente va al lavoro con passione, nonostante vincoli e ostacoli burocratici (di provenienza ministeriale), è puntuale e presente e non riesce a trovare il tempo per assentarsi. Anzi, in diversi casi è costretta ad assicurare la presenza al di fuori dell’orario di servizio, senza alcuna remunerazione.
Questa enfatizzazione del controllo sulla “presenza fisica” è l’esito della miopia dei “misuratori” che confondono l’attività lavorativa con la presenza in servizio e banalizzano la prestazione lavorativa pretendendo di “oggettivizzarla”
Conosco amministrazioni centrali che al loro interno, dopo avere regolarmente timbrato, offrono tentazioni irresistibili come bar, tabaccai, banche, uffici postali, barbieri, parrucchieri, supermercati, ecc….
In quegli uffici i controlli, con le impronte digitali e il dna, vengono effettuati all’ingresso del palazzo e i dipendenti possono liberamente fare shopping, barba e capelli, acconciature, conti correnti, depositi bancari, risultato regolarmente presenti e “digitalizzati”…… è come se in un Comune i tornelli fossero installati all’ingresso della città.
Ancora una volta si è persa un’occasione per manifestare “buon senso”
Mi domando: ma chi consiglia queste iniziative ha idea delle pubbliche amministrazioni? E del danno che fa proponendole?