Che cosa resta dell’amministrazione pubblica?

Di Sabino Cassese

In tema di pubblica amministrazione vi sono ormai numerose voci critiche. Alcune esprimono l’insofferenza di chi detiene il potere politico e pretende che l’amministrazione sia la fedele e meccanica esecutrice della sua volontà; altre sono più preoccupate dell’effettiva capacità dell’amministrazione di svolgere i suoi compiti; altre ancora reagiscono all’eccessivo peso di regole e controlli. In questo quadro, molteplici sono i fattori di crisi, alcuni di origine esterna alle amministrazioni, i restanti provenienti dallo stesso corpo amministrativo. Essi causano, nel complesso, un significativo restringimento del perimetro di azione delle pubbliche amministrazioni, a sua volta frutto di una più generale tendenza a considerare il diritto amministrativo come un campo dominato solo da due tensioni, quella tra legge e amministrazione e quella tra giudice e amministrazione.