Concorsi pubblici, il mancato rispetto della quota di riserva rende nullo il rapporto di lavoro

Concorsi pubblici, il mancato rispetto della quota di riserva rende nullo il rapporto di lavoro

di Guidi Befani
Il mancato rispetto delle quote di riserva, imposte per legge, rende invalida la graduatoria dei vincitori che di dette quote non abbia tenuto conto e determina la nullità del contratto di lavoro stipulato con un aspirante all’assunzione non ricompreso nella categoria protetta nei casi in cui il posto di lavoro doveva essere assegnato ad un riservatario. È quanto afferma la Sezione Lavoro della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 26216/2019.

Doccia fredda per i precari: il governo impugna la stabilizzazione

Il collegato-bis, quello senza spese approvato dall’Ars in attesa della parifica sulla quale si pronuncerà oggi la Corte dei conti, finisce impugnato dal Consiglio dei ministri.

Nella Finanziaria a costo zero manca una relazione che dimostri che è a costo zero. E poi non sono state rispettate norme come il “coordinamento della finanza pubblica” oppure l’obbligo di lasciare allo Stato l’ordinamento civile. Così il collegato-bis, quello senza spese approvato dall’Ars in attesa della parifica sulla quale si pronuncerà oggi la Corte dei conti, finisce impugnato dal Consiglio dei ministri: sotto la scure di Palazzo Chigi finiscono norme come l’impiego degli Asu nelle Camere di commercio che ne avrebbe garantito la stabilizzazione o gli articoli “salva-Iacp”, ma anche le nuove regole sulla medicina penitenziaria e quelle sull’Istituto di incremento ippico.