Monetizzabili le ferie non godute per motivi di salute

segnaliamo da quotidianoentilocali.ilsole24ore.com

di Pietro Alessio Palumbo

Il dipendente ha diritto all’indennità per le ferie non godute per causa a lui non imputabile anche quando una normativa settoriale isolatamente interpretata sembri formulare un divieto in questo senso. È in gioco un diritto riconosciuto dalla Costituzione e dalle più importanti fonti internazionali ed europee. Il Consiglio di Stato, conil parere n. 154/2020, ha chiarito che la corte Ue ha consolidato i connotati di questo diritto fondamentale del dipendente, irrobustendone la natura, che si badi, è ora inderogabile. Da ciò discende che nessun divieto di monetizzazione può trovare applicazione quando il godimento delle ferie sia stato impedito da uno stato di malattia o da altra causa oggettivamente non ascrivibile al lavoratore. Questa soluzione vale a maggior ragione se il dipendente sia stato collocato in congedo per raggiunti limiti d’età, una ragione, pertanto, non riconducibile alla volontà del dipendente, ma oggettivamente connessa al rapporto di servizio.

Stabilizzazioni in Sicilia: torna l’apprensione per la decisione della Corte Costituzionale

Il Consiglio dei Ministri riapre la questione della fine del precariato storico in Sicilia, impugnando la normativa regionale sulle procedure di reclutamento e sull’applicabilità del primo comma, lett. b), della legge Madia.

Il Consiglio dei Ministri, fino all’emanazione della legge regionale 6 agosto 2019 n. 15, non aveva rilevato profili di incostituzionalità della disciplina regionale siciliana, malgrado prevedesse procedure riservate al personale contrattista, senza obbligo di un equo accesso dall’esterno.

Solo grazie alla volontà politica di rinunciare al ricorso, i Comuni hanno potuto stabilizzare il proprio personale precario, anche ricorrendo al comma 1, del D. Lgs. n. 75/2017, oggetto di critiche da parte dell’Avvocatura dello Stato e, prima della legge regionale 15/2019, ritenuto inapplicabile anche dal Consiglio di Giustizia Amministrativa.

L’Assemblea Regionale Sicilia, anziché rimanere soddisfatta della non impugnazione di una norma con forti dubbi di costituzionalità, ha deciso di forzare la mano, prevedendo che non solo i precari potevano essere assunti senza garantire un pari accesso dall’esterno, ma potevano farlo senza prove concorsuali.

Taglio Cuneo Fiscale 2020, Governo dà ok agli aumenti in busta paga. Ma senza quoziente familiare la misura è iniqua per le famiglie monoreddito

In cosa consiste il taglio del cuneo fiscale (nella sua versione approvata)?

Dal primo luglio 2020, il bonus di 80 euro aumenta quindi a 100 euro mensili per chi ha un reddito annuo fino a 26.600 euro lordi. Coloro che percepiscono un reddito da 26.600 euro a 28mila euro, beneficeranno per la prima volta di un incremento di 100 euro al mese in busta paga.

Per i lavoratori che hanno redditi tra 26.600 e 35 mila euro, il bonus scende gradualmente fino ad arrivare ad 80 euro al mese. Per la fascia successiva, quella dei dipendenti con redditi tra 35 e 40 mila euro, il bonus di 480 euro (80 al mese per i sei mesi del 2020), scende progressivamente fino ad azzerarsi del tutto a quota 40 mila euro.

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A mio avviso, senza quoziente familiare la misura è iniqua per le famiglie monoreddito. Facciamo l’esempio del caso limite. In una famiglia con entrambi i coniugi che guadagnano 28 mila euro che sommati fanno 56 mila euro percepiranno 2400 euro di bonus. Una famiglia monoreddito con reddito di 40 mila euro non percepirà neppure un centesimo.

Valutazione performance Dipendenti Pubblici 2020: le linee guida

Per le amministrazioni indicazioni utili per avvalersi al meglio di una delle leve più importanti di una gestione strategica delle risorse umane.


Ecco le Linee guida per la misurazione e valutazione performance Dipendenti Pubblici 2020, che completano quelle emanate nel 2017.

“Vogliamo innovare in modo profondo la Pa”, afferma il Ministro Dadone, “premiando il merito, accrescendo il senso di appartenenza dei dipendenti pubblici allo Stato e, in definitiva, migliorando i servizi resi ai cittadini. In questo grande disegno si inseriscono le Linee guida per la misurazione e valutazione della performance individuale, che pubblichiamo oggi e che completano quelle emanate nel 2017.

Offriamo così alle amministrazioni indicazioni utili per avvalersi al meglio di una delle leve più importanti di una gestione strategica delle risorse umane”.

Valutazione performance Dipendenti Pubblici 2020

“Misurare e valutare in modo obiettivo e trasparente le performance – continua il Ministro – significa anche poter allocare al meglio le risorse, decidere in modo avveduto a chi destinare determinati incarichi, agire sui gap formativi per colmarli e far crescere la produttività del lavoro, passando dalla logica dell’adempimento, oggi troppo spesso ancora prevalente, a quella del risultato rapportabile a precisi obiettivi.

Il traguardo finale è valorizzare il capitale umano, migliorare l’organizzazione delle strutture e dare così servizi più all’altezza dei bisogni dei cittadini. Ma è pur importante non puntare soltanto sul premio di carattere monetario. Anzi, spesso l’autostima e il senso di appartenenza del dipendente pubblico si rafforzano più con altre forme di riconoscimento. Le linee guida suggeriscono meccanismi premiali reputazionali, di coaching e mentoring interno per chi si è distinto nel proprio operato”.

“Inoltre – conclude il Ministro – la performance individuale va sempre rapportata a quella organizzativa, del gruppo e dell’ente nel suo complesso. Così si suggerisce di allargare la platea dei soggetti valutatori per uscire dalla autoreferenzialità. Non solo il proprio capo ufficio, ma anche i propri pari tra i colleghi o persino i collaboratori per una valutazione che arriva dal basso.

Senza dimenticare i cittadini e gli stakeholder esterni, rispetto ai quali, non a caso, abbiamo già pubblicato a novembre le Linee guida sulla valutazione partecipativa”.

A questo link le linee guida.

Dirigenti generali, c’è il bando Più requisiti per 5 incarichi

La decisione delle giunta che apre le danze per ricoprire i nuovi incarichi di dirigente generale è di qualche giorno fa, ma ieri il dipartimento alla Funzione pubblica ha pubblicato il bando per le candidature a cui bisognerà rispondere entro il 3 febbraio. I dirigenti della Regione hanno così 15 giorni per manifestare la propria disponibilità a ricoprire il ruolo di capo dipartimento. Poi la palla passerà alla giunta che su proposta degli assessori a cui fa riferimento ogni dipartimento, deciderà collegialmente sugli incarichi.

Bando per dirigente generale della Regione Siciliana. “Criteri e modalità per il conferimento di incarichi dirigenziali generali”

In esecuzione del mandato conferito con la deliberazione n 17 del 16 gennaio 2020 della Giunta regionale si rende conoscibile a tutti i dirigenti regionali del ruolo unico, ai sensi dell’articolo 19, comma I bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, la volontà dell’Organo di Governo di attribuire gli incarichi di Dirigente generale dell’Amministrazione regionale, relativamente ai Dipartimenti regionali di cui all’allegato elenco.

In ossequio alla precitata deliberazione, al contenuto della quale si rinvia, vengono richiesti ulteriori e specifici requisiti in aggiunta a quelli previsti dalla normativa vigente (nazionale e regionale) per le seguenti Strutture di massima dimensione:

  • Ufficio Legislativo e Legale della Presidenza della Regione;
  • Dipartimento regionale della Formazione professionale;
  • Dipartimento regionale dell’Agricoltura;
  • Dipartimento regionale delle Finanze e del Credito;
  • Dipartimento regionale del Bilancio e del tesoro Ragioneria Generale della Regione.

Cosi come previsto nel vigente CCRL – Area Dirigenza”, il presente avviso e indirizzato solo ed esclusivamente ai dirigenti di ruolo in servizio presso l’Amministrazione regionale in possesso dei requisiti previsti all’art. 11 comma 5, della legge regionale 03 dicembre 2003, n 20 e in aggiunta per le Strutture sopra indicate, gli ulteriori e specifici requisiti previsti nella deliberazione citata.

Non potranno presentare manifestazione di disponibilità coloro che matureranno il diritto al collocamento in quiescenza. anche ai sensi dell’art. 52 della legge regionale 07 maggio 2015, n. 9 e s.m.i., nei due anni successivi alla data di pubblicazione del presente Avviso.

I dirigenti interessati a ricoprire gli incarichi delle Strutture di massima dimensione di cui all’allegato elenco devono presentare domanda di partecipazione specifica per Struttura e a trasmettere i documenti di seguito specificati in formato pdf aperto entro e non oltre il 3 febbraio 2020 ore 12:00 al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]

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A prima vista la delibera di Giunta n. 17/2020 e il relativo bando della Funzione Pubblica per ricoprire l’incarico di Dirigente Generale potrebbero sembrerebbe un’iniziativa corretta per quanto tardiva, tuttavia non c’è alcun cenno ai criteri di comparazione e valutazione dei curricula, che, sostanzialmente, consentirà alla Giunta di scegliere chi vuole……. Della serie: cambiare tutto perchè nulla cambi.

Dirigenti generali, c’è il bando Più requisiti per 5 incarichi

Deliberazione n. 17 del 16 gennaio 2020. “Criteri e modalità per il conferimento di incarichi dirigenziali generali”

Deliberazione n. 17 del 16 gennaio 2020. “Criteri e modalità per il conferimento di incarichi dirigenziali generali”

Con deliberazione n. 17 del 16 gennaio 2020 la Giunta di governo ha dato mandato al Dipartimento regionale della funzione pubblica e del personale di rendere conoscibile a tutti i dirigenti regionali, ai sensi dell’articolo 19, comma 1 bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, la volontà di attribuire gli incarichi di Dirigente generale dell’Amministrazione regionale, relativamente ai Dipartimenti regionali di cui all’elenco costituente allegato alla presente deliberazione, attraverso la richiamata procedura di interpello, fissando, per l’Ufficio legislativo e legale della Presidenza della Regione, per i Dipartimenti regionali dell’agricoltura, della formazione professionale, delle finanze e del credito, del bilancio e del tesoro – Ragioneria generale della Regione, in aggiunta ai criteri previsti dalla normativa vigente (regionale e nazionale) in materia di conferimento degli incarichi di Dirigente generale,gli ulteriori requisiti come in premessa individuati.