Coronavirus, muore una funzionaria del museo Paolo Orsi di Siracusa. Era una collaboratrice di Calogero Rizzuto, direttore del Parco archeologico deceduto nei giorni scorsi

Il coronavirus sembra aver preso di mira i Beni culturali di Siracusa e così dopo la morte del direttore del Parco archeologico di Siracusa, Calogero Rizzuto è deceduta una funzionaria del museo archeologico Paolo Orsi di Siracusa. La vittima è Silvana Ruggeri, 52 anni, collaboratrice di Rizzuto, che, secondo alcune fonti della Sovrintendenza, avrebbe avuto  dei sintomi influenzali, legati al Covid-19.

ATTO DI SIGNIFICAZIONE URGENTE

Ai Legali rappresentanti e Dirigenti delle Pubbliche Amministrazioni regionali della Sicilia

e, p.c. Alle LL.EE. Signori Prefetti

Alle Lavoratrici e ai Lavoratori delle Pubbliche Amministrazioni regionali

OGGETTO: D.L. 17 marzo 2018, art. 87 (Misure straordinarie in materia di lavoro agile e di esenzione dal servizio e di procedure concorsuali).

ATTO DI SIGNIFICAZIONE URGENTE

Le scriventi Segreterie,

-Visto il D.L. 17 marzo 2020 n. 18, di cui all’art.87 commi 1 e seguenti, che prevede che fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-2019, ovvero fino ad una data antecedente stabilita con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione, il lavoro agile è la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165;

-Preso atto del DPCM 22 marzo 2020 che all’art. 1 conferma quanto previsto dal richiamato DL 18, spostando l’efficacia delle previsioni fino al 3 aprile2020;

-Vista l’ordinanza n. 5 del 12 marzo 2020 della Regione Siciliana, recante ulteriori misure perla prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica daCovid-19;

-Tenuto conto della Direttiva n. 2 “Indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 nelle pubbliche amministrazioni”, emessa il 12 marzo 2020 dalla Ministra per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, che individua il lavoro agile come ordinaria modalità di lavoro nella Pubblica Amministrazione e ne disciplina l’applicazione;

-considerato che ad oggi continuano a pervenire segnalazioni in ordine a difformità, se non mancanza di provvedimenti adottati in relazione al D.L. 17 marzo 2020 n. 18, alla direttiva e ai DPCM emanati, atti al contenimento dell’emergenza sanitaria in corso;

-VISTE anche le direttive della Funzione pubblica regionale siciliana sintetizzate nel documento del 24 marzo 2020 (prot. 31966) e con cui si impartiscono ulteriori precisazioni sulla gestione dell’emergenza covid-19 nei luoghi di lavoro;

tanto premesso, le scriventi Segreterie generali e regionali

INTIMANO E DIFFIDANO

i legali rappresentanti e dirigenti delle amministrazioni in indirizzo, (ove non avessero già provveduto) a dare attuazione immediata all’art. 87 del D.L. 17 marzo 2020 n. 18, collocando con provvedimento immediato tutto il personale in attività di servizio in forma agile presso il proprio domicilio evitando ogni forma di rientro anche parziale; a voler disporre con formale provvedimento all’individuazione del personale da assegnare ai servizi indifferibili da svolgere di presenza in ufficio, comunicandolo nell’immediato al personale destinatario.Nelle more di tali interventi,tutte le Amministrazioni inadempienti, saranno ritenute responsabili dell’eventuale danno alla salute pubblica, con conseguenti azioni in sede amministrativa e giudiziaria da parte di queste OO.SS.

I Segretari Generali e Regionali

      COBAS-CODIR                         SADIRS                         DIRSI                  UGL-Fna

M. Minio–D. Matranga     F. Pantano–F. Madonia     G. Simone     E. Lo Verso–M. Ficile

Non ci sono più alibi, dalla Funzione Pubblica nazionale e regionale arrivano i chiarimenti

COMUNICATO STAMPA
Non ci sono più alibi, dalla Funzione Pubblica nazionale e regionale arrivano i chiarimenti

Palermo, 24 marzo 2020
La chiara presa di posizione della ministra della P.A, Fabiana Dadone e il suo preciso richiamo ai vertici burocratici (“i manager della P.a che non accettano questa sfida si mettano nei panni dei loro funzionari e dimostrino di essere la vera classe dirigente”) e l’odierna direttiva della Funzione Pubblica regionale, non danno più alibi a quei burocrati che, a qualsiasi livello, si ostinano a non applicare immediatamente i percorsi che mettono al primo posto la salute pubblica e dei lavoratori nell’emergenza Covid-19.
Per ciò che riguarda la Regione siciliana e gli enti collegati, la su richiamata direttiva impartita oggi 24 marzo 2020 (prot. 31966) dall’assessore regionale alla funzione Pubblica Bernadette Grasso al segretario generale e a tutti i dirigenti generali fa finalmente chiarezza e dispone, fra l’altro, che:

– si reiterano le direttive sulle disposizioni introdotte dal decreto legge n.18 del 17 marzo 2020, contenente misure eccezionali dettate dalla situazione di emergenza;

– si specifica il contenuto dell’art.87 del decreto legge n.18 del 17 marzo 2020, ovvero che “fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-2019, ovvero fino ad una data antecedente stabilita con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione, il lavoro agile è la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165.

Ne consegue, indiscutibilmente, che si devono mantenere sul posto di lavoro solo ed esclusivamente i lavoratori che svolgono attività indifferibili. Tutta l’attività del resto del personale deve essere svolta in modalità smart che in questa circostanza emergenziale deve intendersi esclusivamente al fuori del luogo di lavoro e presso la propria abitazione.
Qualora non sia possibile ricorrere al lavoro agile, anche nella forma semplificata, i dirigenti dovranno utilizzare tutte le forme contrattualmente previste di assenza giustificata e retribuita dal lavoro ovvero esentare il personale dipendente dal servizio. In questo caso il periodo di esenzione dal servizio costituirà servizio prestato a tutti gli effetti di legge e l’amministrazione non corrisponderà l’indennità sostitutiva di mensa ove prevista.
Le organizzazioni sindacali Cobas/Codir, Sadirs, Dirsi e Ugl-fna hanno quindi intimato e diffidato i legali rappresentanti e dirigenti delle amministrazioni regionali, degli enti regionali e delle società collegate (ove non avessero già provveduto) a dare attuazione immediata all’art. 87 del D.L. 17 marzo 2020 n.18, collocando con provvedimento immediato tutto il personale in attività di servizio in forma agile presso il proprio domicilio; nonché a volere disporre con formale provvedimento all’individuazione del
personale da assegnare ai servizi realmente indifferibili da svolgere in presenza in ufficio, comunicandolo nell’immediato al personale destinatario.
Tutte le Amministrazioni inadempienti, saranno ritenute responsabili dell’eventuale danno alla salute pubblica, con conseguenti azioni in sede amministrativa e giudiziaria da parte di queste OO.SS..
Proprio per queste Amministrazioni inadempienti, Cobas-Codir, Sadirs, Dirsi e Ugl-fna hanno distribuito, nei giorni scorsi, a tutti i propri iscritti un modello di comunicazione con il quale informare il proprio dirigente di essere a sua disposizione rimanendo in servizio presso il proprio domicilio.

Le Segreterie Generali e Regionali