Responsabilità civili e penali connesse alla mancata collocazione del personale in lavoro agile

tratto da luigioliveri.blogspot.com

Vi segnalo un articolo interessante di Luigi Oliveri sottoponendo alla vostra attenzione alcuni dei punti più rilevanti di suddetto articolo.
Potete leggere l’articolo integralmente cliccando sul link che trovate in fondo alla pagina.

Secondo l’autore, nei confronti del lavoro agile si continua a registrare incredibilmente una forte resistenza, tanto nell’ambito privato, quanto, soprattutto, in quello pubblico.


La mancata disposizione in lavoro agile di tutti i dipendenti con la sola motivata eccezione di quelli da assegnare ad attività da rendere in presenza costituisce lampante violazione di legge, che espone il datore ad evidenti responsabilità, tanto maggiori, quanto più si prolunga la reticenza nell’attuazione della norma. Infatti, ai prolunga sia il pericolo di esposizione del lavoratore al contagio, sia il potenziale danno alla salute pubblica: la contrazione del virus in forma asintomatica, rende il lavoratore un potenziale elemento di enorme diffusione dell’infezione.
Ai datori pubblici sfugge evidentemente la soggezione della disciplina del lavoro nell’ente all’articolo 2087 del codice civile, che si applica al lavoro pubblico privatizzato: “L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”.
Non c’è dubbio alcuno che l’articolo 87 del d.l. 18/2020 sia una misura di tutela dell’integrità fisica del lavoratore. Il lavoro agile, infatti, è palesemente previsto come misura di attenuazione dei rischi da contagio.

In questa fase emergenziale è il legislatore ad aver stabilito quali siano gli “appropriati provvedimenti”: la collocazione dei dipendenti in lavoro agile.

E’ da sottolineare che le responsabilità civili e penali viste sopra incombono, come detto, sul dirigente nella qualità di datore di lavoro.