Dipendenti pubblici, «anticipo» del Tfr al via entro maggio. Anticipo fino a 45.000 euro

Insieme a Quota 100, la riforma pensioni varata a fine 2018 ha introdotto l’anticipo sulla liquidazione dei dipendenti pubblici fino alla soglia di 45.000 euro. Uno strumento di fatto non ancora utilizzabile. Fabiana Dadone, sul suo sito, ha però annunciato di aver “siglato lo schema di Dpcm di attuazione che, con le firme degli altri ministri competenti e soprattutto quella definitiva del presidente Conte, può ora andare in Corte dei conti per il necessario parere propedeutico all’emanazione.

Ora manca solo la Corte dei conti. Il decreto che regola l’anticipo del Tfr/Tfs ai dipendenti pubblici ha ottenuto il bollino della Ragioneria generale e le firme dei tre ministri interessati: Roberto Gualtieri (Economia), Nunzia Catalfo (Lavoro) oltre ovviamente alla titolare della Funzione pubblica Fabiana Dadone. Ora la magistratura contabile dovrebbe dare l’ultimo via libera in 30 giorni. Poi il meccanismo dovrebbe finalmente partire.

Taglio cuneo fiscale 2020: calcolo bonus e detrazioni, beneficiari ed esclusi

Una delle misure cardine dell’ultima Legge finanziaria è stata senza dubbio il taglio cuneo fiscale sui lavoratori dipendenti e percettori di redditi assimilati.

Il taglio del peso delle imposte sulle buste paga dei lavoratori necessitava di un provvedimento attuativo, arrivato con il Decreto legge n. 3 del 5 febbraio 2020, recentemente convertito in legge.

La norma mira ad attenuare il peso delle tasse in due modi:

  • Modificando ed aumentando l’attuale bonus Renzi;
  • Introducendo un’ulteriore detrazione per chi ha redditi tra i 28.000 e i 40.000 euro.

Come anticipato, le misure si applicano a coloro che percepiscono redditi da lavoro dipendente o ad esso assimilati, con una serie di esclusioni legate all’ammontare del reddito complessivo. Analizziamo la questione nel dettaglio…..continua a leggere