Il prof. Sabino Cassese: troppo spesso negli uffici pubblici sono stati sistemati, senza regolari concorsi, aperti a tutti, clienti, consulenti, capibastone, fiduciari, preoccupandosi più della loro lealtà che della loro qualità

Il prof. Sabino Cassese: troppo spesso negli uffici pubblici sono stati sistemati, senza regolari concorsi, aperti a tutti, clienti, consulenti, capibastone, fiduciari, preoccupandosi più della loro lealtà che della loro qualità.

Nessuno in questi anni (compresi i due ultimi anni), si è preoccupato dei tre punti chiave di una buona gestione: selezione degli amministratori, disegno delle procedure, congegni diretti a motivare il personale.

Lavoro agile nella PA? Cosa occorre per renderlo davvero produttivo

tratto da luigioliveri.blogspot.com
Lavoro agile nella PA? Cosa occorre per renderlo davvero produttivo
Il Quotidiano Enti Locali del 18.5.2020 informa che secondo un’indagine di PromoPA la produttività nella PA nei mesi di smart working è calata del 30%.
Il lavoro agile fin qui è stato disposto in termini di emergenza ed in modo “raccogliticcio”. L’indagine non fa altro se non confermare quello che era facile immaginare: la carenza formativa e, soprattutto di mezzi.
Il messaggio da cogliere, sulla base dell’indagine di PromoPA, allora qual è? Il fallimento del lavoro agile?
E’ da sperare che non sia questo. Il lavoro agile, come dimostrano le ricerche in letteratura, esattamente al contrario consente maggiore produttivitià.
Ma, deve trattarsi di lavoro agile “vero”, svolto da dipendenti formati sulle competenze digitali, da parte di datori capaci di predisporre reti veloci e sicure, sulle quali far viaggiare piattaforme procedimentali operative e collaudate, organizzate su cloud, mediante sistemi di riconoscimento digitale dei dipendenti, dotati di pc, smartphone e connessioni internet potenti e performanti.