Burocrazia: Il vero problema non è la cosiddetta paura della firma (su provvedimenti “azzardati” richiesti dall’organo politico), bensì la paura delle conseguenze (rimozione dall’incarico) per la mancata firma (tratto da luigioliveri.blogspot.com)

Vi segnalo la lettura integrale dell’articolo (il link lo trovate in fondo alla pagina) da cui ho estrapolato i punti salienti.
Scrive Oliveri:
Da giorni si assiste al per molti versi incredibile dibattito sulla cosiddetta “amministrazione difensiva” o “paura della firma”, volto ad eliminare la responsabilità contabile per colpa grave e a sostanzialmente ridurre a mera ipotesi astratta il reato d’abuso d’ufficio.
Non è evidentemente chiaro ai fautori di questa, che viene a torto considerata una misura di “semplificazione” della burocrazia (è evidente che non semplifica nulla, ma crea solo spazi di impunità), che oltre al problema dell’amministrazione difensiva, che esiste ma in misura molto minore di quanto non venga rappresentato, esiste il ben più grave problema della paura di non firmare, pena conseguenze sull’incarico rivestito.
Si tratta di situazioni nelle quali l’organo politico o di indirizzo preme per soluzioni amministrative urgenti e spesso, eufemisticamente “azzardate”, mentre l’organo tecnico competente ad adottare il provvedimento evidenzia le situazioni di illegittimità e di connesse responsabilità (dalla penale all’amministrativo contabile) connesse all’adesione di simili scelte “azzardate”.

Chi preme per quelle scelte non accetta le indicazioni normative che ingiungono al dirigente o al funzionario di adottare soluzioni legittime e diverse; quel dirigente o funzionario viene, quindi, tacciato di avere “paura della firma” o di trincerarsi dietro la “amministrazione difensiva”.

Se molte, troppe volte, si assiste a fatti corruttivi, a gestioni fallimentari, a buchi di bilancio, ad appalti trascurati, a contributi assegnati senza alcuna utilità, ad incarichi di consulenze ingiustificabili, ad incarichi dirigenziali oltre i presupposti, i limiti numerici e persino a chi non abbia i requisiti soggettivi minimi (e l’elenco potrebbe continuare), è proprio perché molto diffusa è non certo la “paura della firma”, bensì all’opposto la “paura per la mancata firma” su atti platealmente illegittimi.
La mancanza della paura della firma di atti illegittimi è spessissimo indotta dallo scriteriato spoil system all’italiana, mercè il quale tantissimi dirigenti, funzionari e segretari comunali sono facilmente esposti alla pressione, se non al ricatto, di chi ha assegnato loro l’incarico, sicchè la sottoscrizione di atti che non dovrebbero mai essere adottati, costituisce troppo spesso atto di soggezione e vassallaggio considerato dovuto, per la paura di perdere il beneficio dell’incarico ottenuto.

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