Direttiva del presidente della regione alla Ragioneria. La liquidazione dei soldi relativi alla performance non è una priorità

Palermo, 23 settembre 2020
A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca!
Il sospetto che il feroce attacco contro i dipendenti regionali lanciato dal presidente su tutti i media locali e nazionali (“L’80% dei dipendenti regionali si gratta la pancia dalla mattina alla sera”) avesse come fine quello di non pagar loro il salario accessorio, ora è una certezza:

ERA TUTTO PREMEDITATO!

Come denunciato in una nota congiunta a firma di tutte le organizzazioni sindacali regionali, a seguito della deliberazione della Giunta Regionale n. 249 dell’11.06.2020 recante “Utilizzo dell’avanzo di amministrazione dell’esercizio 2019 nell’anno 2020” e dei successivi atti formali posti in essere dalla Ragioneria Generale, sono state individuate, in apposite tabelle, le priorità di spesa dell’amministrazione regionale per le quali le variazioni di bilancio che avrebbero avuto immediato seguito istruttorio. Tra tali priorità individuate, non risultano esserci spese connessa al personale relativa all’anno 2019, tra cui quelle concernenti i premi relativi alla “performance” 2019.
Risorse a parte, è veramente un fatto gravissimo l’intromissione del presidente nel processo di valutazione che deve essere invece effettuato ad opera dell’Organismo “Indipendente” di Valutazione (OIV). Solo a quest’ultimo spetta, infatti, la valutazione della performance organizzativa dell’amministrazione regionale ma, purtroppo, a distanza di oltre 3 mesi dalla scadenza dei termini previsti dalla vigente normativa non c’è ancora traccia della “Relazione annuale sulla performance 2019” che, dopo l’apprezzamento ad opera dell’organo di indirizzo politico-amministrativo deve essere inviato all’OIV che dovrà procedere alla validazione.
E’ ormai chiaro che il governo vorrebbe far pagare al personale la propria inconcludenza e inettitudine. A oltre 1/3 del suo mandato basta leggere il programma elettorale di Musumeci per verificare che nessuno dei punti indicati (servizi efficienti e di qualità, sanità, sicurezza, trasporti, etc.) è stato fin qui realizzato.
Il COBAS-CODIR non ci sta e chiamerà a raccolta i regionali con una serie di iniziative che verranno comunicate successivamente qualora tale situazione non dovesse sbloccarsi in tempi brevi.

Decurtazione assenze per malattia. Richiesta moratoria

La scrivente organizzazione sindacale, maggiormente rappresentativa nel comparto e nella dirigenza dell’Amministrazione regionale siciliana, desidera porre all’attenzione di codesto spettabile Dipartimento la questione relativa al taglio, in caso di malattia, degli stipendi dei dipendenti della pubblica amministrazione disciplinato dalla cd. riforma Brunetta varata in data antecedente all’emergenza epidemiologica da COVID 19.
L’art.71, primo comma, del decreto n. 112/08 convertito in legge n. 133/08 prevede, infatti, che, per gli eventi morbosi di durata inferiore o uguale a dieci giorni di assenza, ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni è corrisposto esclusivamente il trattamento economico fondamentale con decurtazione di ogni indennità o emolumento, comunque denominata, avente carattere fisso e continuativo, nonché di ogni altro trattamento economico accessorio. Ai fini della decurtazione si fa riferimento ad ogni episodio di malattia che colpisce il dipendente, anche della durata di un solo giorno, e per tutti i primi dieci giorni di ogni evento morboso.
L’introduzione di suddetta normativa ha comportato tagli consistenti degli stipendi inducendo i lavoratori pubblici a recarsi a lavoro anche in presenza di raffreddore, tosse o sintomi influenzali lievi a fronte di un aumento della produttività tutta da dimostrare.
Dal momento che in questo periodo di emergenza epidemiologica da Covid 19 i sintomi sopra indicata sono comuni a quelli da coronavirus, si chiede a codesto Dipartimento, oltre alle raccomandazioni e agli appelli a lavoratori o studenti di rimanere a casa in presenza di sintomi influenzali, di volere valutare una sospensione, mediante opportuni provvedimenti anche di natura legislativa, l’applicazione del sopra citato art. 71 del decreto n. 112/08 fino a quando l’epidemia non sarà debellata.
Certi della sensibilità e di cortese disponibilità si resta in attesa di gradito riscontro.
Cordiali Saluti.