La pubblica amministrazione si appresta ad effettuare assunzioni straordinarie per il Recovery che rischiano di scatenare una sorta di guerra civile interna alla PA

Tratto da huffingtonpost

La pubblica amministrazione si appresta ad effettuare assunzioni straordinarie per il Recovery.

Il margine di rischio, e quindi di impegno, per Draghi è nella capacità/necessità di ascoltare anche le voci di chi per anni ha mandato avanti la macchina statale, al netto della “quota” dei fannulloni e dell’incapacità, anche se non soprattutto della politica, di governare una macchina che è rimasta sostanzialmente immobile mentre il mondo fuori cambiava. Una media di 45 euro all’anno per la formazione di un dipendente pubblico spiega bene un disimpegno che non può essere di certo additato ai furbetti del cartellino. I malumori che circolano in alcuni ministeri sui futuri assunti per il Recovery restituiscono l’immagine di logiche conservative sedimentate, ma anche di un sacrosanto orgoglio che fa capo a chi, dirigenti o dipendenti, ha dimostrato di saper lavorare bene. Un bilanciamento tra queste due modi di pensare e di agire sarà necessario se non si vorrà scatenare una sorta di guerra civile interna alla Pubblica amministrazione. L’ingegnere di 30 anni che entrerà in un ministero avrà bisogno del dipendente pubblico che ha esperienza e pratica della macchina. Viceversa chi già lavora nella Pa non dovrà arrivare a concepire i nuovi innesti come l’ultimo arrivato che punta a rubargli il posto.