“Cercasi ingegnere che conosca due lingue: compenso 600 euro al mese”

Cercasi laureato in ingegneria civile con pieni voti, con un’ottima conoscenza del tedesco, una buona conoscenza dell’inglese, un’esperienza di Erasmus alle spalle e disponibile a spostarsi per lavoro in Italia o all’’estero. Compenso mensile? 600 euro e un buono pasto al giorno.

Stop alle nomine dei dirigenti generali dalla terza fascia, la Corte d’appello mette nei guai la Regione

La Corte di Appello di Palermo rigetta l’appello proposto dalla Presidenza della Regione siciliana e conferma che gli incarichi di direzione generale devono essere conferiti ai dirigenti delle prime due fasce dirigenziali gettando di fatto la Regione nel caos in vista dei rinnovi degli incarichi e considerato che i dirigenti in queste fasce sono ormai poche decine….continua a leggere

Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2021. Legge di stabilità regionale. Ecco in dettaglio le norme impugnate

Dettaglio Legge Regionale

Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2021. Legge di stabilità regionale. (15-4-2021)
Sicilia
Legge n.9 del 15-4-2021
n.17 del 21-4-2021
Politiche economiche e finanziarie

17-6-2021 / Impugnata

La legge regionale Sicilia n. 9 del 15.04.2021 “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2021. Legge di stabilità regionale”, è censurabile con riferimento a molteplici disposizioni che, per le ragioni che di seguito si riportano, eccedono dalle competenze attribuite alla Regione Siciliana dallo Statuto Speciale di autonomia, R.D.Lgs. 15 maggio 1946, n. 455, convertito in legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 2, e violano la Costituzione della Repubblica.

1. Articolo 5, comma 1, lett. f)

La norma apporta modifiche all’articolo 55 della legge regionale 7 maggio 2015 n. 9. In particolare, la lettera f) introduce il comma 7-bis con il quale viene riconosciuto al personale del comparto in servizio a tempo indeterminato e determinato presso l’ufficio speciale C.U.C. (Centrale Unica di Committenza) una retribuzione annua sostitutiva dei premi di cui al comma 4 dell’articolo 90 del CCRL vigente nelle misure riconosciute dall’articolo 94 del medesimo CCRL al personale del comparto in servizio presso l’UREGA (Ufficio Regionale Espletamento Gare d’Appalto).
Al riguardo, si segnala che l’articolo 22, commi 1 e 2, della legge regionale 15 maggio 2000, n. 10, ha demandato la disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti regionali ai contratti collettivi di lavoro stipulati, secondo le modalità e con i criteri di cui al titolo III del decreto legislativo 3 febbraio 1993 n. 29, così come sostituito dal decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. In particolare, l’articolo 45 di tale ultima norma stabilisce espressamente che “Il trattamento economico fondamentale ed accessorio … è definito dai contratti collettivi”.
Secondo il consolidato orientamento della Corte costituzionale, la disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici, compresi gli aspetti relativi al trattamento economico, rientra nella materia dell’ordinamento civile e, pertanto, spetta in via esclusiva al legislatore nazionale. Considerato che il decreto legislativo n. 165 del 2001 rimette espressamente alla contrattazione collettiva la definizione del trattamento economico fondamentale ed accessorio, la disposizione in esame si pone in contrasto con l’articolo 117, secondo comma, lett. l), della Costituzione…..continua a leggere

Rendiconto regionale. La Corte dei Conti, parifica nonostante le molte irregolarità

La Sezioni riunite della Corte dei Conti ha parificato il rendiconto della Regione siciliana per il 2019 rilevando tuttavia una serie di irregolarità sul risultato di amministrazione, conto economico e stato patrimoniale. Il dispositivo, letto dal presidente Salvatore Pilato, sarà trasmesso alla giunta regionale, all’Assemblea siciliana, al ministero delle Finanze e al presidente del Consiglio dei ministri.

Il procuratore generale della Pino Zingale, a conclusione della sua requisitoria, aveva chiesto di non parificare il rendiconto a causa della presenza di “disfunzioni gestionali, organizzative e contabili” e “vista la sostanziale inattendibilità”.

Il Consiglio dei Ministri ha impugnato alcune disposizioni della legge di stabilità

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, ha esaminato dodici leggi delle Regioni e delle Province autonome ha deliberato di impugnare la legge della Regione siciliana n. 9 del 15/04/2021, recante “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2021. Legge di stabilità regionale”, in quanto talune disposizioni, eccedendo dalle competenze statutarie della Regione siciliana, violano gli articoli 3, 81, terzo comma, 97, 117, secondo comma, lettera e), l), m), e terzo comma, e 118 della Costituzione.

Statali, cambia lo smart working: fasce orarie e richiesta di presenza per il servizio da casa

Tratto da il Messaggero

Il tavolo per il rinnovo del contratto degli statali è entrato nel vivo. L’Aran, l’Agenzia pubblica che tratta per il governo, ha fatto avere ai sindacati una prima bozza con le sue proposte per avviare la discussione. E il primo punto che sarà affrontato riguarda lo smart working. Sin dalle prime battute del documento inviato alle parti sociali, viene marcata una netta discontinuità con il passato, quando con il governo giallo-verde e sotto la guida dell’allora ministro per la Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, il lavoro agile era stato definito come la modalità «ordinaria» di svolgimento del lavoro. Nella bozza del contratto, invece, viene chiarito che si tratta solo di «una delle possibili modalità di effettuazione della prestazione lavorativa». Ma soprattutto viene precisato che lo smart working è «finalizzato a conseguire il miglioramento dei servizi pubblici e l’innovazione organizzativa garantendo, al contempo, l’equilibrio tra vita professionale e vita lavorativa».

Toccherà alle singole amministrazioni, si legge, stabilire (altro…)

Riclassificazione. Dal 22/07/2020 la proposta Cobas/Codir pubblicata sul sito. Divisioni e “pataccari” favoriscono questo governo! Le “favole” lasciamole raccontare ad altri

Palermo 17 giugno 2021

SUL SITO WWW.CODIR.IT ALLA PAGINA “ULTIMISSIME”, IN DATA 22 LUGLIO 2020, IL COBAS-CODIR AVEVA GIA’ PUBBLICATO LA PIATTAFORMA DI RICLASSIFICAZIONE DI TUTTO IL PERSONALE REGIONALE FRUTTO DELLE RICHIESTE E PROPOSTE AVANZATE, NEI MESI PRECEDENTI, DAI PROPRI ISCRITTI SU ESPRESSA RICHIESTA DEL SINDACATO.La proposta, pertanto, è sotto gli occhi di tutti ed è ancora suscettibile di ulteriori migliorie qualora gli spazi di trattativa lo consentiranno.Purtroppo però le divisioni, erroneamente alimentate in questi ultimi mesi da dipendenti evidentemente disinformati nuocciono all’avvio del percorso contrattuale che langue, ancora, nei tavoli del governo regionale e che ha tutto il vantaggio ad alimentare una lotta intestina tra lavoratori (sopratutto A e B) mantenendo, così, lo status quo fatto di sfruttamento, ingiustizie e mancato riconoscimento dei più elementari principi di rispetto della dignità economica e giuridica della forza lavoro in campo.Il COBAS-CODIR invita, pertanto, tutti i lavoratori regionali, nessuno escluso, a rimanere uniti nella lotta ed evitare sterili e dannose contrapposizioni che, come i “capponi di Renzo” continuerebbero a beccarsi tra di loro a tutto vantaggio di chi, di lì a poco, li metterà tutti nella stessa pentola.Fermi restando, quindi, i contenuti specifici della proposta in premessa indicata, questi sono i principi generali che devono essere rispettati:

– LA RICLASSIFICAZIONE NON PUO’ NON RIGUARDARE TUTTO IL PERSONALE;

LA RICLASSIFICAZIONE NON PUO’ PREVEDERE SEMPLICI PROGRESSIONI VERTICALI;

– LA RICLASSIFICAZIONE DOVRA’ TENERE CONTO DELLE MANSIONI EFFETTIVAMENTE SVOLTE;

– LA RICLASSIFICAZIONE DOVRA’ TENERE CONTO DEI TITOLI DI STUDIO POSSEDUTI;

– LA RICLASSIFICAZIONE DOVRA’ PREVEDERE L’ABOLIZIONE DI TUTTE LE FIGURE PROFESSIONALI INUTILI PER UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE MODERNA ED EFFICIENTE.

Attenzione però: sopraggiunge, su tutto questo contesto, un nuovo Decreto Legge del “recidivo”neo ministro alla funzione pubblica che, contrariamente a chi crede contenga provvedimenti positivi, in realtà, prevedrebbe la valorizzazione di una limitata parte del personale (50% delle risorse assunzionali disponibili) legata esclusivamente alle valutazioni della performance e agli incarichi più o meno “politici” ricevuti come uffici di gabinetto, segreterie politiche etc. Questo è un ulteriore motivo per evitare le divisioni e “accelerare al massimo” per concretizzare una riclassificazione di tutto il personale che attende, ormai, da troppo tempo!

D.L. Reclutamento. Cancellato il nulla osta per la mobilità

Il comma 7 dell’art. 3 del D.L. n. 80/2021 (c.d. decreto “Reclutamento”) ha modificato in modo sostanziale la disciplina della mobilità volontaria, prevedendo l’eliminazione del nulla osta dell’amministrazione di appartenenza del dipendente che voglia usufruire della mobilità verso un’altra amministrazione (fatta eccezione per alcuni casi particolari espressamente previsti dalla norma stessa).

ECCO L’ART. 30 COMMA 1 DEL D.LGS. 165/2001 DOPO LE MODIFICHE

Le amministrazioni possono ricoprire posti vacanti in organico mediante passaggio diretto di dipendenti di cui all’articolo 2, comma 2, appartenenti a una qualifica corrispondente e in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento.

E’ richiesto il previo assenso dell’amministrazione di appartenenza nel caso in cui si tratti di posizioni motivatamente infungibili, di personale assunto da meno di tre anni o qualora la suddetta amministrazione di appartenenza abbia una carenza di organico superiore al 20 per cento nella qualifica corrispondente a quella del richiedente.

E’ fatta salva la possibilità di differire, per motivate esigenze organizzative, il passaggio diretto del dipendente fino ad un massimo di sessanta giorni dalla ricezione dell’istanza di passaggio diretto ad altra amministrazione.

Le disposizioni di cui ai periodi secondo e terzo non si applicano al personale delle aziende e degli enti del servizio sanitario nazionale, per i quali e’ comunque richiesto il previo assenso dell’amministrazione di appartenenza.

Al personale della scuola continuano ad applicarsi le disposizioni vigenti in materia. Le amministrazioni, fissando preventivamente i requisiti e le competenze professionali richieste, pubblicano sul proprio sito istituzionale, per un periodo pari almeno a trenta giorni, un bando in cui sono indicati i posti che intendono ricoprire attraverso passaggio diretto di personale di altre amministrazioni, con indicazione dei requisiti da possedere.

In sostanza la norma stabilisce che resta obbligatorio l’assenso dell’amministrazione cedente in tre casi:
– posizioni motivatamente infungibili;
– personale assunto da meno di tre anni;
– quando il soggetto che richiede la mobilità abbia una “qualifica” per la quale nell’ente di appartenenza via sia “una carenza di organico superiore al 20 per cento”.

Pubblica amministrazione, il primo concorso con la ‘formula Brunetta’ è un flop: allo scritto si presenta poco più della metà degli ammessi. Ministero costretto a riaprire le selezioni

Colpo di scena (con stravolgimento delle regole annesso) al Concorso Coesione per l’assunzione di 2.800 tecnici specializzati nelle amministrazioni del Mezzogiorno, il primo a seguire la formula del ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta e che puntava ad accelerare le procedure di selezione. Dopo le polemiche dei mesi scorsi e il malcontento degli under 30, penalizzati dalle nuove modalità di reclutamento, che prevedevano una fase pre-selettiva basata sulla valutazione dei titoli, alle selezioni vere e proprie (ossia alla prova scritta) si è presentato in media il 65% degli ammessi e, in alcune regioni, non si è arrivati neppure alla metà dei 8.582 candidati ammessi per titolo.