Ricorso per lavoratori fragili cui è stato negato il diritto allo smart working. Documentazione necessaria e modalità adesione

Il sindacato Cobas Codir ha dato mandato allo Studio Legale Dalfino-Scibetta per Articolo 700 (provvedimento d’urgenza) relativo a lavoratori fragili cui è stato negato lo smart working nonostante le previsioni di Legge.
Gli interessati in possesso del diniego dell’Amministrazione (seguito alla richiesta già effettuata nei giorni scorsi) possono rivolgersi alla segreteria del sindacato (ore 9-13) al numero di telefono 091 6824399 oppure ai responsabili del sindacato di riferimento (anche provinciali) per avere indicazioni operative.
Il sindacato Cobas Codir in segno di solidarietà verso gli iscritti si fa carico del procedimento giudiziario con il nostro studio legale: il ricorso dovrà essere sottoscritto singolarmente da ciascun iscritto interessato; in caso di soccombenza rimangono a carico degli interessati eventuali spese legali disposte dal Giudice del Lavoro adito in favore dello studio legale della controparte.

La documentazione da produrre per il ricorso è la seguente:

1) lettera richiesta di lavoro agile in quanto soggetto fragile;

2) lettera di diniego dell’Amministrazione;

3) documentazione comprovante lo stato di fragilità;

4) documentazione comprovante l’iscrizione al sindacato Cobas Codir (busta paga oppure certificazione del sindacato);

5) carta identità;

6) codice fiscale.

Gli interessati al ricorso in possesso della necessaria documentazione possono contattare direttamente lo studio Legale Dalfino-Scibetta al numero di telefono 091 7308594 per l’appuntamento durante cui firmare la procura per il giudizio. La sottoscrizioni del ricorso avverrà presso lo studio legale di via Emerico Amari 94, a Palermo, o presso altri domicili relativi alle sedi dei Fori competenti in Sicilia e che verranno indicati a ciascun interessato. Il sindacato Cobas Codir in segno solidarietà verso gli iscritti si farà carico delle spese legali del nostro studio legale; mentre, in caso di soccombenza, rimarranno a carico degli interessati eventuali spese legali disposte dal Giudice del Lavoro in favore dello studio legale della controparte. *www.codir.it*

Calcolatore assegno unico 2022

Arriva il nuovo assegno unico. Simula con il calcolatore del Sole 24 Ore quanto può valere il contributo “universale” per i figli, che sarà versato a 7,5 milioni di famiglie dall’Inps dal mese di marzo 2022.
L’assegno unico sarà modulato in base all’Isee 2022 secondo il decreto approvato dal Governo il 18 novembre. Nel frattempo si può simulare l’importo in base all’Isee 2021. Servono il reddito dei genitori a fini Irpef, il numero dei figli e l’età e l’indicatore della situazione reddituale.

Fondo Sicilia commissariato da 1350 giorni,appello a governo Cobas/Codir, no investimenti immobiliari

(ANSA) – PALERMO, 28 NOV – Ristabilire “il corretto andamento dell’amministrazione del Fondo Pensioni Sicilia”, commissariato da ben 1350 giorni.

E’ la richiesta che il Cobas/Codir fa al governo Musumeci “mettendo in atto tutti gli atti dovuti per il ripristino degli organi di gestione, di indirizzo e di controllo nel rispetto delle leggi che prevedono espressamente organi di gestione collegiali che non possono essere sostituiti sine die da commissari ad acta o commissari straordinari”.


Il governo regionale incapace di nominare il C. di A. del Fondo Pensioni Sicilia, l’ente che gestisce quasi 20 mila pensionati e un miliardo di investimenti finanziari

COMUNICATO STAMPA

Palermo, 28 novembre 2021 –

Il Cobas/Codir invita il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e tutta la giunta regionale a ristabilire il corretto andamento dell’Amministrazione del Fondo Pensioni Sicilia, mettendo in atto tutti gli atti dovuti per il ripristino degli organi di gestione, di indirizzo e di controllo nel rispetto delle Leggi che prevedono espressamente organi di gestione collegiali che non possono essere sostituiti sine die da commissari ad acta o commissari straordinari.
Il Consiglio di Amministrazione del Fondo Pensioni Sicilia è commissariato dal governo regionale da più di 1350 giorni, esattamente dal 27 febbraio 2018, con i poteri di presidente e di Consiglio di Amministrazione assegnati ininterrottamente – con vari provvedimenti della Giunta regionale – al dott. Fulvio Bellomo. Il Collegio dei Revisori dei Conti del Fondo di Quiescenza della Regione Siciliana è scaduto l’8 maggio 2021.
Il Consiglio di indirizzo e vigilanza del Fondo Pensioni è decaduto nell’anno 2020 e, dal 21 dicembre 2020, l’assessore regionale dell’Economia ha nominato il dott. Angelo Pizzuto Commissario ad acta con le funzioni dell’organo cessato. Il CIV fra l’altro, oltre ad approvare in via definitiva i bilanci del Fondo, interviene sui criteri di investimento e disinvestimento e sulle strategie gestionali adottate dal C. di A. del Fondo Pensioni.
Il Fondo Pensioni Sicilia, alla data del 31 dicembre 2020, gestisce la pensione di numero 18.732 pensionati regionali, con una spesa di 688,23 milioni di euro (numero 17.473 pensionati del Contratto 1 ex dipendenti regionali la cui pensione è a carico del bilancio regionale per una spesa annua di 650,13 milioni di euro; numero 1.259 pensionati del Contratto 2, a totale carico del Fondo pensioni per una spesa annua di 38,1 milioni di euro). Al 31 ottobre 2020 il Fondo Pensioni investe sul mercato 930,66 milioni di euro (777 milioni di euro in titoli di Stato italiani; 130 milioni di euro in assicurazioni Ramo V°; 23,66 milioni di euro in concessione di prestiti).
Il Cobas/Codir evidenzia che il Consiglio di indirizzo e vigilanza, nel merito di alcune ipotesi di investimenti, si era nel passato ampiamente espresso negativamente su talune ipotesi di investimenti che in qualche modo il governo regionale vorrebbe imporre al Fondo Pensioni per dismettere investimenti della Regione siciliana. Il Cobas/Codir invita gli organi di gestione del Fondo Pensioni ad astenersi dall’eseguire investimenti, in particolare di natura immobiliare, che ad avviso della scrivente organizzazione sindacale potrebbero risultare svantaggiosi per il Fondo, con il rischio di pregiudicare i futuri trattamenti pensionistici di tutti i lavoratori regionali rientranti nel bacino del così detto Contratto 2. Si evidenzia anche che la stessa Corte dei Conti, in sede di giudizio di parifica per la Regione siciliana, si è già espressa negativamente su questa ipotesi di investimento: sia per le “previsioni negative del mercato immobiliare, che comporterebbe ‘ictu oculi’ un deprezzamento dei beni incamerati”, sia – successivamente – mettendo in luce “forti elementi di criticità” dovuti alla “forte esposizione debitoria” del soggetto che dovrebbe cedere il patrimonio immobiliare, evidenziando – tra l’altro – che anche “la riscrittura dell’impianto normativo non supera le osservazioni già mosse da questa Corte”. Tali criticità sono state, nei mesi scorsi, anche messe in luce sulla stampa (vedi ad esempio https://livesicilia.it/2020/01/02/il-fondo-pensioni-compra-gli-immobili-alla-regione-subito-23-milioni/?refresh_ce).
Altresì, si sottolinea che in questo momento storico i fondi pensionistici italiani e lo stesso INPS stanno dismettendo il patrimonio immobiliare attraverso appositi piani di disinvestimento (vedi a esempio https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemdir=46718) proprio per “mettere in sicurezza” gli investimenti e diminuire il rischio per la copertura futura dei trattamenti pensionistici degli assistiti.

www.codir.it – https://lnx.codir.it/site/it/?p=13114


Fondo Sicilia commissariato da 1350 giorni,appello a governo Cobas/Codir, no investimenti immobiliari

Super green pass, il decreto in Gazzetta Ufficiale. Green pass base richiesto su tutti i mezzi di trasporto pubblico senza più esclusioni. Dal 15 dicembre obbligo vaccinale per il personale scolastico

È in vigore già dal 27 novembre il Decreto-legge 26 novembre 2021, n. 172 recante “Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali”, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 282 di ieri 26 novembre 2021.

Con il decreto-legge è esteso l’obbligo vaccinale anche ad insegnanti, esercito e forze dell’ordine. Potranno accedere a sale giochi, cinema, teatri, ristoranti e palestre soltanto i vaccinati e i guariti mentre chi è in possesso di un Green pass ottenuto col tampone potrà accedere ai servizi essenziali e ai luoghi di lavoro. La validità del Super Green pass scende da 12 a 9 mesi.

Con il nuovo decreto avremo l’applicazione in contemporanea di due Green pass, uno base e uno rafforzato (o Super!).

Regole Green pass base

Il Green pass di base, quello con il tampone negativo, è esteso

  • agli alberghi e loro servizi (come il ristorante). Se il soggiorno in albergo dovesse durare più della validità del tampone (48 antigenico e 72 ore molecolare), il tampone andrà ripetuto;
  • agli spogliatoi e docce per lo svolgimento dell’attività sportiva (esclusi gli accompagnatori di minori o persone con disabilità);
  • treni regionali e interregionali (oltre agli Intercity e treni alta velocità già inclusi);
  • mezzi di trasporto pubblico locale o regionale (autobus, tram, metropolitane), con controlli a campione.

Il Green pass di base sarà dunque richiesto su tutti i mezzi di trasporto pubblico senza più esclusioni (nemmeno i traghetti per Messina e le Isole Tremiti). Continua ad applicarsi anche nei luoghi di lavoro.

Regole Green pass rafforzato

Il Super Green pass rafforzato, per vaccinati (anche con una dose) e guariti (anche con una dose di vaccino dopo i 6 mesi dalla guarigione) sarà richiesto:

  • per consentire lo svolgimento delle attività, la fruizione di servizi e gli spostamenti che sono limitati o sospesi in zona gialla e arancione, in base alla norme già vigenti (ai vaccinati e guariti con Green pass rafforzato si applicheranno le regole della zona bianca);
  • per i servizi di ristorazione per il consumo al tavolo al chiuso (esclusi quelli all’interno degli alberghi, riservati ai clienti, a cui si applicherà il Green pass di base).

Riguardo all’impiego del Green pass rafforzato per accedere a luoghi, attività e servizi saranno necessarie ulteriori precisazioni nelle FAQ, appena saranno pubblicate.

Nel frattempo, il Governo aveva anticipato, nel comunicato stampa del 24 novembre, che il nuovo Green pass rafforzato serve per accedere ad attività che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla nei seguenti ambiti:

  • Spettacoli
  • Spettatori di eventi sportivi
  • Ristorazione al chiuso
  • Feste e discoteche
  • Cerimonie pubbliche

Le nuove regole sul Green pass entreranno in vigore il 6 dicembre e saranno applicate fino al 15 gennaio. Con eventuale possibilità di proroga, a seconda dell’evoluzione della situazione epidemica.

Il Super Green Pass è ufficiale: approvato il Decreto

Tratto da lentepubblica.it

Il Consiglio dei ministri ha approvato il Super Green Pass, adesso è ufficiale: ecco le novità che arrivano con il Decreto che lo riguarda.


La nuova stretta per contenere la quarta ondata del Covid è stata messa sul tavolo del Consiglio dei ministri che si è tenuto questo pomeriggio alle 15.30 e illustrata dettagliatamente nella Conferenza Stampa del Presidente del Consiglio Mario Draghi insieme ai Ministri della Salute Speranza e per gli Affari regionali Gelmini.

Un decreto che purtroppo sembra essere quasi urgente, ancor più dopo l’allarme dell’Oms che stima che il computo dei morti per la pandemia di Covid salirà a 2.2 milioni solo in Europa entro la primavera.

Ci sarà una pressione elevata o estrema sui posti letto negli ospedali in 25 Paesi europei” spiega l’Oms mentre l’agenzia per il monitoraggio dei servizi sanitari regionali Agenas registra la crescita in otto regioni e province autonome italiane della percentuale di posti in reparto occupati da pazienti con sintomi.

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, dopo il Cdm ha tenuto una conferenza stampa insieme ai Ministri della Salute Speranza e per gli Affari regionali Gelmini, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio.

Comunque il Premier rassicura: “La situazione è sotto controllo, una tra le migliori in Europa grazie anche e soprattutto alla campagna vaccinale in atto. Voglio ringraziare gli italiani che stanno partecipando alla vaccinazione e anche quelli che stanno partecipando alla terza dose. […] Nonostante tutto la situazione è in lieve, ma costante peggioramento.

Potete riguardarla nel player video qui di seguito.

Il Super Green Pass è ufficiale: approvato il Decreto

Con il super green pass in particolare l’ingresso a cinema, teatri, palestre ma anche bar e ristoranti è vincolato definitivamente alla immunizzazione dal Covid-19.

In sintesi il nuovo provvedimento prevede un super green pass solo per vaccinati e guariti.

Il nuovo Certificato verde serve per accedere ad attività che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla nei seguenti ambiti:

  • Spettacoli
  • Spettatori di eventi sportivi
  • Ristorazione al chiuso
  • Feste e discoteche
  • Cerimonie pubbliche

In caso di passaggio in zona arancione, le restrizioni e le limitazioni non scattano, ma alle attività possono accedere i soli detentori del Green Pass rafforzato.

Infine dal 6 dicembre 2021 e fino al 15 gennaio 2022 è previsto che il Green Pass rafforzato per lo svolgimento delle attività, che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla, debba essere utilizzato anche in zona bianca.

Dunque per poter accedere al green pass sono consentite solamente le seguenti casistiche:

  • vaccinazione
  • e guarigione da Covid.

Un rafforzamento del green pass per evitare chiusure e restrizione capienze, salvaguardando i vaccinati.

Di fronte a una risalita veloce della curva epidemiologica, che senza potrebbe provocare nuove limitazioni per tutti gli italiani, si sceglie di imporre divieti soltanto ai no vax.

Estesione e durata del Green Pass

L’estensione del Green Pass è prevista anche per:

  • alberghi
  • spogliatoi per l’attività sportiva
  • servizi di trasporto ferroviario regionale e interregionale
  • e servizi di trasporto pubblico locale.

Inoltre, molto importante, avverrà la riduzione della durata del green pass, che passerà da 12 a 9 mesi.

Obbligo vaccinale

Avverrà l’introduzione dell’obbligo della terza dose per i sanitari e il personale che lavora nelle Residenze sanitarie assistite. Ma non solo: esteso anche a forze dell’ordine e personale scolastico.

C’è anche l’importante decisione di anticipare la terza dose, da sei a cinque mesi. 

Mascherine

Per quanto riguarda le mascherine:

  • in zona bianca resteranno obbligatorie solo al chiuso
  • l’obbligo di mascherina all’aperto scatterà invece in zona gialla – come ora – e non saranno fatte eccezioni per i vaccinati o guariti dal Covid.

Rafforzamento dei controlli Green Pass sul territorio

Viene anche chiesto ai comitati di sicurezza e ordine pubblico di costruire dei veri e propri piani d’azione, con una relazione settimanale da inviare al Ministro dell’Interno.

Ulteriori decisioni

Il Governo ha assunto e ha intenzione di assumere in via amministrativa altre decisioni:

  • è già consentita la terza dose dopo 5 mesi dalla seconda;
  • aprirà da subito la terza dose per gli under 40;
  • se autorizzate, potranno essere avviate campagne vaccinali per la fascia di età 5-12 anni.

Entrata in vigore del provvedimento

Il provvedimento entrerà in vigore dal 6 Dicembre e sarà valido fino al 15 Gennaio.

Le misure dunque saranno già operative per la festa dell’Immacolata, con milioni di italiani che in quei giorni si potrebbero spostare nelle località sciistiche.

Il testo del Decreto

A questo link potete leggere il testo del Decreto in formato PDF, che comunque attende ancora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Le schede di ALI – Autonomie Locali Italiane

A questo link potete inoltre consultare le schede di riepilogo elaborate da ALI – Autonomie Locali Italiane.

Il video commento del Dottor Simone Chiarelli

Disponibile anche il video commento al Decreto a cura del Dottor Simone Chiarelli, dirigente di Pubblica Amministrazione Locale ed esperto in questioni giuridiche di diritto amministrativo nei settori degli appalti, SUAP, e disciplina generale degli Enti locali.

Potete guardare il video nel player qui di seguito.


Rinnovo Contrattuale per il personale del Comparto non dirigenziale della Regione Siciliana e degli Enti di cui all’art.1 della legge regionale 15 maggio 2000, n.10 – Anno 2019-2021” – Atto di Indirizzo per l’ARAN Sicilia

Con Deliberazione n. 471 del 19 novembre 2021la Giunta regionale ha apprezzato l’atto di indirizzo accluso alla nota prot. n. 118044 del 5 novembre 2021 dell’Assessore regionale per le autonomie locali e la funzione pubblica, che costituisce direttiva all’ARAN Sicilia per il rinnovo del contratto di lavoro per il personale del Comparto non dirigenziale della Regione Siciliana e degli Enti di cui all’art.1 della legge regionale 15 maggio 2000, n.10 – Anno 2019-2021, allegato alla presente deliberazione.

Riforma Pensioni, Partita rinviata al 2022

Tratto da PENSIONIOGGI
Poche le novità inserite nel ddl di bilancio. A parte la conferma di opzione donna ed il rinnovo dell’ape sociale è stata rinviata ancora una volta la discussione sulla flessibilità uscita e sulla revisione del sistema contributivo.

Obiettivamente non ci si aspettava molto dall’incontro governo/sindacati di martedì scorso in ambito previdenziale all’interno del ddl bilancio che ha iniziato il suo iter al Senato. Troppo distanti le parti e al di là di un incontro quasi “di cortesia” era evidente che almeno per quest’anno niente di più di quello già inserito nel ddl di bilancio potrà essere modificato. Draghi in sostanza ha blindato la legge da approvare entro il 31 dicembre e l’eventuale riforma che milioni di italiani aspettano è stata rinviata alla primavera del 2022 per essere inserita nel DEF.

Ma torniamo all’autunno del 2011. Draghi, come Presidente della BCE, impone a Monti appena nominato Presidente del Consiglio un drastico intervento sulla previdenza in Italia che ha i conti fuori controllo. Sappiamo tutti come andò a finire. Monti nomina la Fornero Ministro del Lavoro le fa preparare la legge previdenziale che porta il suo nome e che dal 2012 impone il sistema contributivo per tutti andando a modificare la legge Dini del 1995 e velocizzando la convergenza verso il contributivo. L’anno prima era stato approvato il Dl Sacconi (dl n. 78/2010) che ha legato l’età pensionabile all’aspettativa di vita. Quindi in caso di aumento dell’aspettativa di vita i termini di accesso al pensionamento aumentano, viceversa in caso di diminuzione, come avvenuto quest’anno a causa del Covid, i termini non scendono.

E’ “l’Uovo di Colombo”. Si risolve così il problema dell’aumento dell’aspettativa di vita che incideva così pesantemente sui conti previdenziali. In Italia c’è, pertanto, la legge più penalizzante per i lavoratori e la legge più perfetta per i governi, al punto che una delegazione cinese venne da noi a studiare questa particolarità per poi applicarla anche nel loro Paese.

Se poi aggiungiamo il fatto che Draghi, chiamato da Mattarella a risollevare un Paese che a causa della pandemia aveva perso il 8,9% del PIL sull’anno precedente, prima di accettare l’incarico ha sentito telefonicamente la von der Leyen, Merkel, Macron e i vertici della BCE e del FMI assicurando loro che si sarebbe conclusa la vicenda di “quota 100” e assicurandoli che l’impianto della legge Fornero tanto caro all’Europa non sarebbe stato toccato, si può ben capire l’atteggiamento che ha avuto l’esecutivo su questo delicato tema.

Procrastinare il problema, arrivare a fine anno, inserire pochi interventi nel ddl di bilancio e spostare il tutto all’anno 2022. Ha smussato lo scalone di cinque anni che si sarebbe formato in un solo giorno dal 31/12/2021 al 1/1/2022 portandolo a tre anni istituendo quota 102 (64 di età + 38 di contributi), ha ampliato le categorie di mestieri che possono accedere all’Ape Sociale, ha confermato Opzione Donna, ha esteso i contratti di espansione anche ad aziende con 50 dipendenti e ha istituito un fondo di 550 milioni di € in tre anni per permetter l’uscita dal mondo del lavoro di sessantaduenni di piccole aziende che hanno decretato lo stato di crisi.

E’ evidente che l’incontro con queste premesse non poteva portare nulla di nuovo. Draghi ha “blindato” la manovra concedendo solo alle OO.SS. un inizio di consultazioni dal mese di dicembre per giungere in primavera ad una parziale riforma previdenziale da inserire nel DEF. Ha scongiurato un eventuale sciopero generale in prossimità delle feste natalizie che i sindacati avevano minacciato concedendo loro una partecipazione attiva sulla destinazione degli otto miliardi di € messi sul piatto per la riduzione delle tasse, ma a proposito di previdenza ha affermato che per l’esecutivo l’intendimento è quello di tornare in pieno al sistema contributivo.

Le ipotesi sul tappeto sono “opzione tutti” con 62 anni di età ed almeno 25 anni di contributi optando però totalmente per il calcolo contributivo, la proposta del Presidente dell’INPS Tridico di pensionamento a due velocità con una parte di assegno previdenziale percepita subito calcolata sugli anni di contributivo e a 67 anni ottenere anche la parte di retributivo, nonché ultima nata quota 104 con 63 anni di età sommati ad almeno 41 anni di contributi.

Il tutto con l’incertezza sul futuro di Mario Draghi che potrebbe salire al Colle portando il Paese ad elezioni anticipate con conseguenze imprevedibili in ambito previdenziale.

Oggi l’OIV uscente potrebbe validare la relazione sulla performance

*ESITO INCONTRO CON L’ASSESSORE ALLA FUNZIONE PUBBLICA*

PA, 23.11.2021

Terminato l’incontro con l’Assessore alla Funzione pubblica e il dirigente generale del dipartimento F.P.

All’ordine del giorno accordi PEO 2020 e 2021: nessun concreto esito, infatti l’Assessore ha assunto solo l’ impegno per approfondire alcuni aspetti propedeutici alle procedure in relazione agli accordi stessi senza però portare elementi aggiuntivi che possano portare il Cobas Codir a sottoscrivere.

L’Assessore ha poi detto che l’esecutivo regionale ha approvato la direttiva per l’Aran Sicilia per il rinnovo dei CCRL 2019/2021.

La giunta regionale avrebbe approvato anche il rendiconto che potrebbe consentire di sbloccare le risorse necessarie per l’accordo FORD 2021.

Durante l’incontro con il rappresentante del governo Musumeci abbiamo sollecitato ancora una volta l’Assessore a mettere in campo i necessari adempimenti per reperire le risorse necessarie per la riclassificazione del personale che non può più essere rinviata.

Domani (oggi), all’ordine del giorno dell’OIV, sarebbe invece prevista l’approvazione della relazione sulla performance 2020 che, se ciò rispondesse al vero, consentirebbe il pagamento della performance entro l’anno.

Daremo maggiori ragguagli.

La segreteria Cobas-Codir