Slittano i termini di adozione del Piao al 30 aprile. Per gli enti locali la deadline slitta al 31 luglio 2022

È in arrivo il nuovo Decreto Milleproroghe con una serie di novità anche per la pubblica amministrazione e il posticipo della scadenza del 31 gennaio 2022 come termine ultimo per l’adozione dei Piao è forse la più attesa di esse.

Erano state infatti proprio Regioni, Anci e Upi a chiedere il differimento di questo termine in occasione della seduta della Conferenza Unificata che ha dato il via libera al decreto del ministro per la Pubblica amministrazione che definisce il contenuto del Piano integrato di attività e organizzazione.

L’art. 1 della bozza di provvedimento prevede infatti che, “in sede di prima applicazione il piano è adottato entro il 30 aprile 2022 e fino al predetto termine, non si applicano le sanzioni previste dalle seguenti disposizioni: a) articolo 10, comma 5, del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150;b)articolo 18-bis del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82;c) articolo 1, comma 7, della legge 19 giugno 2019, n. 56;d)articolo 14, comma 1, della legge 7 agosto 2015, n. 124;e) articolo 6, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”;

Inoltre, il Dipartimento della funzione pubblica avrà ora più tempo per individuare ed abrogare gli adempimenti relativi ai piani assorbiti dal Piao e per adottare un Piano tipo.

Concorsi alla Regione. La riserva per il personale interno c’è, ma non è quella sperata

Come funzionano le riserve?
Brevi considerazioni sui bandi di concorso.

Tutti i bandi di concorso pubblicati ieri nella gazzetta ufficiale della Regione siciliana, ad eccezione di quello per l’assunzione di 46 Agenti del Corpo forestale della Regione siciliana, prevedono la riserva del trenta per cento dei posti al personale a tempo indeterminato dell’Amministrazione regionale siciliana, in possesso dei titoli di studio previsti per l’accesso dall’esterno ai sensi dell’articolo 52 del decreto legislativo 165/2001 (Art. 4 di ciascun bando).

La riserva, tuttavia, non è quella sperata. Sarebbe stata molto più conveniente la riserva ai sensi dell’art. 22 comma 15 del d.lgs. 75/2017 (cd. decreto Madia) che prevede per il triennio 2020/2022 la possibilità di riservare esclusivamente agli interni il 30 per cento dei posti previsti nei piani dei fabbisogni.

La differenza è sostanziale.

Con la procedura seguita dall’amministrazione ai sensi dell’articolo 52 del decreto legislativo 165/2001, personale interno e concorrenti esterni partecipano allo stesso concorso. Per accedere alla riserva, il personale interno deve collocarsi tra gli idonei.

Con la procedura prevista ai sensi dell’art. 22 comma 15 del d.lgs. 75/2017 il 30% dei posti è riservato esclusivamente agli interni (partecipano solo i dipendenti).

Per meglio chiarire come funzionano le riserve, faccio 2 esempi molto semplici:

In un concorso pubblico (4 posti) per titoli ed esami con riserva del 50% al personale interno la graduatoria finale di merito è così formulata:

ESEMPIO 1

  1. interno ASSUNTO
  2. esterno ASSUNTO
  3. esterno ASSUNTO
  4. esterno
  5. esterno
  6. interno ASSUNTO

ESEMPIO 2

  1. esterno ASSUNTO
  2. esterno ASSUNTO
  3. esterno
  4. esterno
  5. interno ASSUNTO
  6. interno ASSUNTO

Ecco i bandi di concorso pubblicati nella Gurs n. 18 del 29 dicembre 2021

I bandi riguardano:

  • Bando di Concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione di 537 unità di personale a tempo pieno e indeterminato (categoria D), per il potenziamento dei Centri per l’Impiego della Sicilia approvato con DDG n. 5039 del 23/12/2021. (DDG. 5039 – BANDO CPI Cat D 537 unita’)
  • Bando di Concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione di 487 unità di personale a tempo pieno ed indeterminato (categoria C) per il potenziamento dei Centri per l’Impiego della Sicilia approvato con D.D.G. n. 5040 del 23/12/2021. (DDG. 5040 – BANDO CPI Cat C 487 unita’)
  • Bando di concorso pubblico, per esami, per l’assunzione di 46 Agenti del Corpo forestale della Regione siciliana, categoria B – Pos. economica B1, a tempo pieno e indeterminato. BANDO 46 agenti CFRS
  • Bando di concorso pubblico, per esami, per l’assunzione di 88 unità di personale di categoria D a tempo pieno ed indeterminato, per il ricambio generazionale nell’Amministrazione regionale. BANDO Cat. D 88 unita’
  • Bando di concorso pubblico, per esami, per l’assunzione di 12 unità di personale di categoria D a tempo pieno ed indeterminato, per il ricambio generazionale nell’Amministrazione regionale. BANDO Cat. D 12 unita’

Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 18 del 29 dicembre 2021

La Regione siciliana assume dopo 30 anni. Oltre mille posti a tempo indeterminato. Ci sarà riserva di posti per il personale interno?

La Regione torna ad assumere dopo 30 anni?
Il titolo dell’articolo è, per certi versi, inesatto e fuorviante. Sarebbe molto più corretto dire che la Regione dopo 30 anni torna a bandire i concorsi per assumere personale.


Dopo trent’anni la Regione torna ad assumere con nuovi concorsi: l’attesa è finita per i bandi che sbloccano oltre mille posti di lavoro in Sicilia. La pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, prevista per il 29 dicembre.

In particolare 1170 sono a tempo indeterminato, tra laureati e diplomati da destinare ai Centri per l’impiego e agli uffici regionali e i nuovi agenti del Corpo forestale.

A tempo determinato invece saranno 83 professionisti ed esperti a termine selezionati per la gestione dei fondi del Pnrr.

Stop ai furbetti del lavoro agile. Nel D.L. di proroga dello stato di emergenza prevista l’adozione di un provvedimento che definisca le patologie in presenza delle quali un lavoratore potrà essere considerato fragile

L’articolo 9 del decreto che allunga lo stato di emergenza parla chiaro. Prevista la rapida adozione di un decreto interministeriale finalizzato ad individuare le patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità, in presenza delle quali, fino al 31 marzo 2022, la prestazione lavorativa verrà normalmente svolta, nel rispetto dei contratti collettivi, in modalità agile. Tre i ministeri coinvolti (Salute, Lavoro e Pa). Quanto alle tempistiche, il provvedimento dovrà essere adottato nell’arco dei prossimi 30 giorni.

Pubblicato in gazzetta ufficiale la proroga dello stato di emergenza nazionale e ulteriori misure per il contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19

Le principali misure

A decorrere dal primo febbraio 2022 il green pass sarà valido 6 mesi e non 9, come accade attualmente.

Scatta l’obbligo di mascherina all’aperto anche in zona bianca e l’obbligo della Ffp2 sui mezzi pubblici, nei teatri, cinema, locali all’aperto, stadi. La mascherina Ffp2 va indossata anche su autobus e metro: l’obbligo si applica “anche per l’accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto” pubblico.

Estensione dell’uso del Green pass rafforzato – il certificato rilasciato a vaccinati o guariti – fino alla cessazione dello stato di emergenza per il consumo anche al banco in bar e ristoranti.

Chiusura delle discoteche fino al 31 gennaio e niente feste di Capodanno in piazza.

Auguri per un sereno Natale… nonostante tutto

Sta per chiudersi un altro anno difficile. Un anno con problemi e preoccupazioni che pensavamo avere lasciato alle spalle.

Siamo a Natale nel pieno della terza ondata della pandemia con i casi di positività che ancora condizionano pesantemente la nostra vita sociale.

Con l’arrivo dei vaccini ci eravamo illusi che il peggio fosse passato e che potessimo tornare ad una vita più o meno normale. E così, incautamente, abbiamo passato l’estate dimenticando ogni precauzione, incoraggiati da politici, membri del governo e dalla folta schiera di virologi, epidemiologi e infettivologi che ogni giorno affollano i vari talk show e che ci confondono con mille ragionamenti che vengono poi smentiti. Ci hanno illusi che l’accoppiata vaccino-green pass creasse ambienti sicuri (salvo ora fare parziale marcia indietro con le precisazioni che distanziamento, mascherine ffp2 e arieggiamento non possono mancare). E ci siamo ricascati.

Ora il governo dei migliori corre ai ripari.

Si parla di richiami dei vaccini (la cd. dose booster) a cinque, a quattro e forse anche a tre mesi. La validità del green pass da 12 mesi è passata a 9 e ora a 6 mesi. Per non parlare del pasticcio sui vaccini con le persone obbligate a pericolosi cocktail.

Si nota un susseguirsi di ritardi accumulati a tutti i livelli con una classe dirigente, di governo e di opposizione, ciarliera e inconcludente impegnata più alla ricerca del consenso che non a risolvere i problemi.

I dipendenti pubblici sono tornati tutti al lavoro in presenza e gli studenti tutti a scuola ma poco o nulla è stato fatto per potenziare il trasporto pubblico locale dove si viaggia ammassati e i controlli a bordo sono pressoché assenti.

Nonostante le difficoltà auguro di cuore a tutti un buon Natale e, soprattutto, un nuovo anno non condizionato dagli attuali problemi.

Un augurio speciale e un forte abbraccio a chi è positivo e a chi è in quarantena o in isolamento fiduciario augurando loro di uscire presto senza conseguenze e in piena salute da questo difficile periodo.

Congedo straordinario Legge 104 Dipendenti Pubblici, un riepilogo

lentepubblica.it

Congedo straordinario Legge 104 Dipendenti Pubblici, ecco un riepilogo delle regole.


Congedo straordinario Legge 104 Dipendenti Pubblici, un riepilogo. Il congedo straordinario è retribuito dall’Inps e dà diritto anche al riconoscimento dei contributi figurativi. Chiunque usufruisce di un concedo straordinario e ne facesse un uso al di là dell’assistenza del proprio familiare, può incorrere in gravi conseguenze.

contributi figurativi sono contributi accreditati, nelle Gestioni pensionistiche dei lavoratori pubblici o in quelle dei lavoratori privati, senza onere a carico degli stessi. Essi sono riferiti a periodi, tassativamente individuati dalla legge, durante i quali, nonostante si sia verificata una interruzione o una riduzione dell’attività lavorativa, viene comunque garantita la copertura contributiva.

Questi periodi, salvo specifiche eccezioni, sono utili sia per il conseguimento del diritto alla pensione sia per il suo calcolo. contributi figurativi possono essere accreditati in alcuni casi su domanda del lavoratore, in altri d’ufficio, cioè automaticamente.

Indice dei contenuti

Congedo straordinario Legge 104 Dipendenti Pubblici

La circolare n. 1 del 2012 del Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è stata elaborata a seguito di un lavoro istruttorio di confronto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, l’INPS e l’INPDAP. Nella circolare viene chiarito che il congedo di cui all’art. 42, commi 5 ss., rappresenta una species nell’ambito del genus di congedo disciplinato dall’art. 4, comma 2, della l. n. 53 del 2000. Tale disposizione stabilisce che “dipendenti di datori di lavoro pubblici o privati possono richiedere, per gravi e documentati motivi familiari, un periodo di congedo, continuativo o frazionato, non superiore a due anni“.

A chi spetta

Hanno titolo a fruire del congedo straordinario i lavoratori dipendenti secondo il seguente ordine di priorità, che degrada solo in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti dei primi (circ. n. 32/2012 e circ. n. 159/2013):

  • il coniuge convivente o la parte dell’unione civile convivente della persona disabile in situazione di gravità;
  • il padre o la madre, anche adottivi o affidatari, della persona disabile in situazione di gravità, in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti del coniuge convivente o della parte dell’unione civile convivente;
  • uno dei figli conviventi della persona disabile in situazione di gravità, nel caso in cui il coniuge convivente, la parte dell’unione civile convivente ed entrambi i genitori del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti. Si precisa, al riguardo, che la possibilità di concedere il beneficio ai figli conviventi si verifica nel caso in cui tutti i soggetti menzionati (coniuge convivente, parte dell’unione civile convivente ed entrambi i genitori) si trovino in una delle descritte situazioni (mancanza, decesso, patologie invalidanti);
  • uno dei fratelli o sorelle conviventi della persona disabile in situazione di gravità, nel caso in cui il coniuge convivente, la parte dell’unione civile convivente, entrambi i genitori ed i figli conviventi del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti;
  • un parente/affine entro il terzo grado convivente della persona disabile in situazione di gravità, nel caso in cui il coniuge convivente, la parte dell’unione civile convivente, entrambi i genitori, i figli conviventi e i fratelli/sorelle conviventi del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti.

Alcuni esempi di parentela/affinità:

  • c’è parentela di primo grado con i genitori e i figli; di secondo grado con i nonni, i nipoti (figli dei figli) e i fratelli/sorelle; di terzo grado con i bisnonni, i pronipoti (figli dei nipoti di 2° grado), i nipoti (figli dei  fratelli/sorelle) e gli zii (fratelli/sorelle dei genitori)
  • c’è affinità di primo grado con i suoceri, il genero e la nuora; di secondo grado con i nonni del coniuge, i fratelli/sorelle del coniuge; di terzo grado con i bisnonni del coniuge, i nipoti (figli dei fratelli/sorelle del coniuge) e  gli zii (fratelli/sorelle dei genitori del coniuge)

A chi non spetta

Tra gli esclusi del beneficio troviamo:

  • Lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari;
  • I lavoratori a domicilio;
  • Lavoratori agricoli giornalieri;
  • I lavoratori autonomi;
  • Lavoratori parasubordinati;
  • I soggeti in caso di contratto di lavoro part-time verticale, durante le pause di sospensione contrattuale;
  • Quando la persona disabile in situazione di gravità da assistere sia ricoverata a tempo pieno (fatte salve alcune eccezioni previste dalla legge);
  • Nelle stesse giornate di fruizione dei permessi retribuiti ex art. 33  L. 104/1992

Come ottenerla

Per ottener l’indennità congedo legge 104 bisogna inviare richiesta per via telematica all’Inps. In alternativa la domanda può essere inoltrata tramite i seguenti canali:

  • tramite il sito dell’Inps, sezione Servizi per il cittadino, utilizzando il proprio codice pin o l’indennità Spid o ancora la carta nazionale dei servizi;
  • il contact center Inps Inail (al numero 803.164, o 06.164.164 da mobile); anche qui c’è bisogno del pin;
  • tramite i servizi telematici dei patronati.

Altre precisazioni

Ricordiamo che, a differenza di quanto previsto per i permessi Legge 104, il lavoratore disabile, non può fruire del congedo straordinario retribuito per sé stesso. Può, tuttavia, fruire del congedo straordinario non retribuito della durata massima di 2 anni.

Le ultime novità

Il Governo Draghi ha chiarito la situazione sulla Legge 104 del 1992. La norma prevede una tutela dei soggetti disabili, portatori di handicap e dei caregiver, per poter garantire l’integrazione sociale, l’assistenza psicologica e fisica degli individui fragili.

La normativa ha subito delle modifiche, come ad esempio, una maggiore tutela del diritto del lavoro, offrendo la possibilità, ai soggetti disabili, di svolgere le mansioni lavorative in smart working, per un periodo maggiore, rispetto a quanto previsto in precedenza. La modifica è stata introdotta dal decreto numero 133 del 24 settembre 2021 e prevede che i titolari della Legge 104 possano lavorare da casa, fino ad un massimo di 12 giorni al mese, fino alla fine del 2021.

Oltretutto, sono stati introdotti i permessi di lavoro retribuiti: i titolari della Legge 104 potranno assentarsi dal lavoro, senza correre il rischio di vedersi togliere lo stipendio. Infatti, i lavoratori con contratti part-time o misti potranno continuare a percepire l’intero stipendio, senza decurtazione, se richiedono un ammontare di ore di permesso, superiori al 50% delle ore lavorative complessive.

Statali. Raggiunto accordo per il nuovo contratto. Ma manca ancora la legge di stabilità con la formalizzazione delle risorse

È stata firmata oggi, 21 dicembre, la pre-intesa sul rinnovo contrattuale del comparto delle Funzioni Centrali, vale a dire dipendenti di ministeri, Agenzie fiscali ed Enti Pubblici non economici come Inps e Inail che riguarda il triennio 2019-21. Il testo dell’accordo, 106 pagine in tutto, è stato sottoscritto dall’Aran (Agenzia per la rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) e dai sindacati del pubblico impiego di Cgil, Cisl Uil e Flp. L’Usb non ha aderito. La pre intesa, sottoscritta in attesa della legge di bilancio, riguarda il triennio 2019-21.

Si andrà da un minimo di 63 euro fino a 117 euro lordi mensili per i funzionari più alti in grado.

Le novità

Il nuovo ordinamento professionale che ridefinisce le carriere dei dipendenti pubblici, e la regolamentazione dello smart working. Partiamo dal primo. Oltre alle classiche tre aree, la prima, la seconda e la terza, arriva anche una quarta area, quella battezzata delle «elevate professionalità». Il loro stipendio sarà simile, per struttura, a quello di un dirigente. Si andrà da un minimo di 46 mila euro lordi l’anno, fino a 64 mila euro lordi, ai quali però, andranno aggiunti i premi di risultato. Cambiano le carriere anche nelle fasce inferiori. 

Le promozioni potranno avvenire dall’interno, senza più la necessità per gli attuali dipendenti di dover partecipare a concorsi e confrontarsi anche con candidati esterni. Fino al 2024, i passaggi tra aree potranno essere effettuati anche in “deroga” ai titoli di studio. Un operatore della prima area potrà diventare assistente con 8 anni di esperienza, senza la necessità di dover avere anche il diploma di scuola superiore. Un assistente potrà passare funzionario con 10 anni di esperienza, senza più bisogno della laurea. Arrivano anche le progressioni “orizzontali”. Scatti di stipendio da 2.200 euro annui per un funzionario, che saranno assegnati in base a tre diversi criteri: il merito (ossia la media delle valutazioni ottenute negli ultimi tre anni), l’anzianità di servizio e, infine, i titoli di studio e la formazione. Ma saranno i primi due criteri ad avere il peso maggiore. Gli scatti non saranno automatici per tutti i dipendenti.

Per la prima volta i dipendenti pubblici potranno avere una polizza sanitaria integrativa per coprire le spese mediche.