Green pass le nuove regole dal 1° febbraio

Il  nuovo DPCM “anti Covid-19”, legato all’ultimo decreto (D.L. 1/2022) che ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50, riguarda le nuove norme sull’uso del Green pass (rilasciato o in seguito alla vaccinazione, o dopo guarigione da Covid-19, o dopo aver effettuato un tampone dall’esito negativo, eseguito nelle precedenti 72 ore nel caso di test molecolare, oppure nelle precedenti 48 ore nel caso di tampone antigenico rapido) nei negozi e negli uffici pubblici.

Questo DPCM entrerà in vigore dal 1° febbraio 2022) indica una lista delle attività commerciali dove sarà e non sarà necessario il Green Pass per accedere.

Il provvedimento individua le esigenze essenziali e primarie della persona per soddisfare le quali non è richiesto il possesso del Green Pass, ai sensi del DL 1/2022. La deroga vale per i servizi e le attività che si svolgono, in locali al chiuso, in cinque ambiti:

  • alimentare e prima necessità;
  • sanitario;
  • veterinario;
  • di giustizia;
  • di sicurezza personale.

NB – L’articolo 2 del DPCM specifica che i controlli sui green pass sono di responsabilità dei titolari degli esercizi e dai responsabili dei servizi “anche con controlli a campione”.

In questa tabella, suddivisa per tipologie di esercizi, forniamo le coordinate precise anche in considerazione delle novità entrate in vigore dal 20 gennaio 2022.

Statali. Lettera di Brunetta ai dipendenti Pubblica Amministrazione. Aumenti di stipendio a chi fa formazione

La lettera recapitata nella casella virtuale di tutti i 3,2 milioni di dipendenti pubblici. La firma in calce è quella del ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta. Il contenuto è un invito a “studiare”. Anche perché, informa il ministro, le carriere e gli aumenti di stipendio saranno legati proprio alla formazione. «L’innovazione», si legge nella lettera, «si produce con le conoscenze e le competenze che già possedete e con quelle, anche tecniche, organizzative e manageriali, che le transizioni amministrativa, digitale ed ecologica richiedono di acquisire». La lettera serve appunto ad avvisare che dal primo febbraio partiranno i corsi di formazione digitale tramite la piattaforma Syllabus messa a punto dal Dipartimento della Funzione pubblica.

Dal prossimo mese le amministrazioni (che hanno ricevuto una missiva gemella di quella inviata ai dipendenti), selezioneranno i primi lavoratori da «formare». Questi dovranno fare una autovalutazione delle proprie competenze digitali. In base al grado di conoscenza avranno accesso a tre livelli diversi di formazione: base, intermedio e avanzato. «Alla fine di ogni percorso», avvisa il ministro, «sarà rilasciata una certificazione che alimenterà il “fascicolo del dipendente”, in corso di realizzazione anche in collaborazione con Sogei». Il fascicolo è un progetto previsto dal Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza, e sarà una sorta di “portafoglio” delle competenze di ogni dipendente pubblico. Una fotografica completa della carriera, delle competenze e della formazione. Tutti elementi che avranno un impatto rilevante sulle promozioni e sullo stipendio dei lavoratori pubblici. «Voglio informarLa», scrive Brunetta, «delle grandi opportunità che il Piano offre e invitarLa a cogliere l’occasione di investire sul Suo percorso professionale, anche perché questo impegno, grazie ai contratti collettivi nazionali di lavoro di cui ho fortemente voluto il rinnovo, sarà valorizzato attraverso miglioramenti di carriera e di retribuzione».

Il riferimento è ai meccanismi di progressione orizzontale e verticale previsti dal nuovo contratto collettivo di lavoro appena firmato con i sindacati e in attesa di essere ratificato dal Ministero dell’Economia e dalla Corte dei Conti, che tiene conto per questi “scatti”, sia della valutazione individuale dei dipendenti che della formazione e dei titoli di studio (oltre che dell’anzianità). Brunetta ricorda anche che per formare gradualmente, nell’arco dei prossimi 5 anni, tutti i dipendenti pubblici, ci sono a disposizione 2 miliardi di euro. Insomma, ribadisce il ministro nella lettera, «è iniziato un percorso importante di “ricarica delle batterie” della Pubblica amministrazione». L’altra gamba del progetto è il piano «Pa 110 e lode». Grazie a un protocollo d’intesa siglato il 7 ottobre 2021 a Palazzo Vidoni con la Ministra dell’Università e della Ricerca e alla collaborazione della CRUI, ricorda Brunetta nella lettera, «i dipendenti pubblici possono iscriversi a condizioni agevolate a corsi di laurea, master e corsi di specializzazione di interesse per le attività delle amministrazioni pubbliche». La prima università ad aderire al progetto è stata la Sapienza di Roma, che fino al prossimo 24 gennaio consentirà ai dipendenti pubblici di iscriversi a cinque corsi con un prezzo calmierato. Ma presto si aggiungeranno anche altri atenei.

LA NEWSLETTER

Da fine gennaio, spiega Brunetta nella lettera. «tutte le informazioni sull’offerta formativa riservata ai dipendenti pubblici dagli altri atenei saranno consultabili, e continuamente aggiornate, al link http://www.funzionepubblica.gov.it/formazione». Inoltre, periodicamente, il Dipartimento della funzione pubblica comunicherà, con una newsletter, tutte le novità che riguardano l’attuazione del Piano, insieme alle altre notizie di interesse per amministrazioni e dipendenti.


Formazione nella PA: la lettera di Brunetta a Dipendenti Pubblici e Amministratori

Via libera al piano per la riqualificazione del personale della Pubblica Amministrazione

Formazione nella PA: la lettera di Brunetta a Dipendenti Pubblici e Amministratori

Dal sito della Funzione Pubblica

Il 10 gennaio è stato presentato nella sede del Dipartimento della funzione pubblica “Ri-formare la PA. Persone qualificate per qualificare il Paese”, il Piano strategico per la valorizzazione e lo sviluppo del capitale umano della PA.  Si basa su un investimento quinquennale di circa 2 miliardi di euro e che si aggiungerà al naturale rinnovamento di competenze legato allo sblocco del turnover e alle decine di migliaia di nuove assunzioni necessarie all’attuazione del PNRR”.

“Voglio informarla – sottolinea il ministro ai dipendenti – delle grandi opportunità che il Piano offre e invitarla a cogliere l’occasione di investire sul suo percorso professionale, anche perché questo impegno, grazie ai contratti collettivi nazionali di lavoro di cui ho fortemente voluto il rinnovo, sarà valorizzato attraverso miglioramenti di carriera e di retribuzione”.

“Il Piano – si ricorda – parte da due ambiti di intervento:

1) PA 110 e lode: grazie a un protocollo d’intesa siglato il 7 ottobre 2021 a Palazzo Vidoni con la Ministra dell’Università e della Ricerca e alla collaborazione della CRUI, i dipendenti pubblici possono iscriversi a condizioni agevolate a corsi di laurea, master e corsi di specializzazione di interesse per le attività delle amministrazioni pubbliche. La Sapienza Università di Roma, fino al 24 gennaio, consente anche l’iscrizione all’Anno Accademico in corso per cinque corsi di laurea. Da fine gennaio tutte le informazioni sull’offerta formativa riservata ai dipendenti pubblici dagli altri atenei saranno consultabili, e continuamente aggiornate, alla sezione del sito della Funzione pubblica dedicata alla formazione.

2) Syllabus per la formazione digitale: dal 1° febbraio le amministrazioni cominceranno a segnalare i nominativi dei dipendenti che potranno accedere all’autovalutazione delle proprie competenze digitali sulla piattaforma. In base agli esiti della valutazione iniziale, la piattaforma proporrà ai dipendenti i moduli formativi per colmare i gap di conoscenza e per migliorare le competenze, moduli arricchiti dalle proposte delle grandi aziende del settore tecnologico, a partire da TIM e Microsoft. Alla fine di ogni percorso sarà rilasciata una certificazione che alimenterà il “fascicolo del dipendente”, in corso di realizzazione anche in collaborazione con Sogei. Particolare attenzione sarà riservata alla cybersicurezza, tramite un progetto formativo in via di definizione con il Ministero della Difesa”.

Pubblicati nella Gurs n. 2 del 26 gennaio 2022 i bandi di concorso modificati con l’eliminazione della riserva dei posti agli interni

Sono fatte salve le domande di partecipazione regolarmente presentate.

SCADENZA DOMANDE DI PARTECIPAZIONE ORE 23,59 DEL 25/02/2022.


Bando di Concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione di 537 unità di personale a tempo pieno e indeterminato (categoria D), per il potenziamento dei Centri per l’Impiego della Sicilia approvato con DDG n. 5039 del 23/12/2021
Bando di Concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione di 487 unità di personale a tempo pieno ed indeterminato (categoria C) per il potenziamento dei Centri per l’Impiego della Sicilia approvato con D.D.G. n. 5040 del 23/12/2021
Bando di Concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione di 88 unità di personale di categoria D, a tempo pieno ed indeterminato, per il ricambio generazionale nell’Amministrazione regionale approvato con D.D.G. n. 5041 del 23/12/2021
Bando di Concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione di 12 unità di personale di categoria D, a tempo pieno ed indeterminato, per il ricambio generazionale nell’Amministrazione regionale approvato con D.D.G. n. 5042 del 23/12/2021

Via libera al piano per la riqualificazione del personale della Pubblica Amministrazione

Tratto da lentepubblica.it

Presentato dai ministri della funzione pubblica Brunetta e dell’università, Messa, il piano strategico per la riqualificazione, la valorizzazione e lo sviluppo del personale della Pubblica Amministrazione.


Presentato dal Ministro della PA Ri-formare la PA, Persone qualificate per qualificare il Paese, il Piano strategico per la valorizzazione e lo sviluppo del capitale umano della Pubblica amministrazione.

Si tratta di un grande Piano strategico per la valorizzazione e lo sviluppo del capitale umano della PA, che sarà concretamente realizzato nell’ambito della durata del PNRR e che punta a rendere protagonisti tutti i dipendenti pubblici.

Scopriamo in cosa consiste e come sarà articolato.

Indice dei contenuti

Piano per la riqualificazione del personale della Pubblica Amministrazione

Un programma straordinario di formazione e aggiornamento rivolto ai 3,2 milioni di dipendenti pubblici e articolato in due filoni:

  • il primo, inaugurato dal protocollo d’intesa siglato a ottobre dai Ministri per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, punta ad accrescere le conoscenze e le competenze dei lavoratori pubblici agevolando, grazie alla collaborazione della CRUI, l’iscrizione a corsi di laurea e master presso tutte le Università italiane;
  • il secondo prevede l’avvio di programmi formativi specifici per sostenere le transizioni previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, a cominciare da quella digitale, con partner pubblici e privati, nazionali e internazionali. E con un’attenzione particolare riservata alla formazione sulla cybersecurity, oggetto di un progetto già avviato con il Ministero della Difesa.

Il commento del Ministro Renato Brunetta

Oggi comincia un percorso importante di ‘ricarica delle batterie’ della Pubblica amministrazione, che si aggiungerà al ‘cambio del sangue’ nella PA legato al turnover e alle decine di migliaia di assunzioni per l’attuazione del PNRR”, ha sottolineato Renato Brunetta, Ministro per la Pubblica amministrazione.

All’immissione di competenze dovuta ai flussi in ingresso si accompagnerà un investimento massiccio nella formazione dei dipendenti pubblici già in servizio, valorizzata nei nuovi contratti di lavoro, attraverso miglioramenti di carriera e di retribuzione, e rafforzata dal rilancio della Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA) e di Formez PA.

Sono onorato di avere come partner di questa iniziativa il mondo dell’università, qui rappresentato dalla Ministra Messa e dalla Rettrice Polimeni, insieme a top player tecnologici come TIM e Microsoft. In cinque anni abbiamo a disposizione quasi un miliardo di euro per uno scatto in avanti della PA, che può incarnare la postura civile, dinamica ed essenziale, fatta di impegno a investire su di sé, di cui la nostra società ha bisogno.

Uno scatto che sosterrà la transizione digitale ed ecologica e che permetterà alle amministrazioni pubbliche di fornire servizi migliori e sempre più moderni a cittadini e imprese”.

Il commento del Ministro Maria Cristina Messa

Oggi l’offerta formativa, anche per i lavoratori, è attrattiva: i corsi sono più flessibili e interdisciplinari, le modalità per seguire le lezioni sono varie e sono pensate per andare incontro all’esigenza di conciliare lavoro e studio”, ha evidenziato Maria Cristina Messa, Ministra dell’Università e della ricerca.

Sono convinta che il forte coinvolgimento del sistema universitario in questo progetto unito all’impegno e alla volontà dei lavoratori-studenti di conseguire un titolo di studio universitario porteranno la pubblica amministrazione a migliorare la qualità dei servizi offerti, a garantire il raggiungimento degli obiettivi fissati per i prossimi anni anche dal PNRR, ad affrontare situazioni sempre più complesse”.

Il commento di Marcello Fiori

Il Piano strategico per lo sviluppo del capitale umano della Pubblica amministrazione riguarda sia gli ambiti ‘tradizionali’, giuridici ed economici, sia lo sviluppo di competenze manageriali e organizzative fondamentali per il PNRR”, ha spiegato Marcello Fiori, Capo del Dipartimento della Funzione pubblica.

Il modello di riferimento per la formazione sulle competenze digitali è il progetto ‘Syllabus’ del Dipartimento della Funzione pubblica che, organizzato in cinque aree e tre livelli di padronanza, descrive l’insieme minimo delle conoscenze e abilità che ogni dipendente pubblico deve possedere per partecipare attivamente alla transizione digitale. La formazione si svolge sulla piattaforma online del Dipartimento, che consente di verificare le competenze di partenza e quelle ‘in uscita’.

Al dipendente viene rilasciato un ‘open badge’ che riporta i corsi frequentati e i test superati e i dati complessivi saranno registrati in un ‘fascicolo delle competenze’, parte integrante del ‘fascicolo del dipendente’, realizzato anche grazie al coinvolgimento di SOGEI nel progetto. Oggi parte un avviso pubblico, aperto fino al 31 gennaio, rivolto a tutti gli operatori di mercato che vogliono essere coprotagonisti del processo di innovazione della PA fornendo in via sperimentale contenuti formativi per i dipendenti pubblici. TIM e Microsoft sono apripista con le loro proposte formative”.

Il commento di Alberto Bonisoli

La Formazione e la riqualificazione dei dipendenti pubblici ha un ruolo centrale per la ripartenza del Paese e Formez PA è felice e onorato di poter dare il suo contributo e mettere a disposizione la sua esperienza, nell’importante progetto strategico illustrato oggi dal ministro Renato Brunetta – ha affermato il Presidente Formez PA, Alberto Bonisoli.

Formare e riqualificare gli oltre tre milioni di dipendenti pubblici significa aumentare la qualità dei servizi erogati ai cittadini e, allo stesso tempo, avere tutti gli strumenti necessari per poter cogliere l’enorme opportunità dei progetti legati ai fondi del Pnrr. Una delle sfide più importanti, è quella dell’aumento delle competenze digitali del personale delle Pubbliche amministrazioni, per sostenere e accompagnare la transizione digitale del Paese. Formez PA svolgerà il compito assegnato con il massimo impegno e la consueta professionalità che contraddistinguono l’operato dell’istituto”.

Il commento di Antonio Naddeo

Uno dei punti fondamentali del nuovo contratto per il comparto Funzioni centrali – ha affermato Antonio Naddeo, Presidente dell’Aranè il potenziamento della formazione e dello sviluppo delle competenze del personale, specie in questo particolare momento di riforma della Pubblica amministrazione, in cui è necessario completare la transizione digitale e investire, con specifiche risorse già stanziate dal Governo, incoraggiando i processi di reclutamento e di nuove professionalità e di riqualificazioni professionali del personale in servizio. Su questa strada proseguiranno anche gli altri contratti della Sanità e del comparto Funzioni locali”.

Le slide descrittive del Piano

A questo link potete consultare le slide che descrivono i punti centrali del Piano per la riqualificazione del personale della Pubblica Amministrazione.

Sicilia: assessore Zambuto rassicura, avanti col concorsone. “Per i regionali si farà la riclassificazione nel contratto”

25 Gennaio , 12:16
(ANSA) – PALERMO, 25 GEN – “Il concorsone va avanti, voglio rassicurare le tante persone che hanno presentato la domanda e quanti lo faranno. Abbiamo corretto un errore nei bandi e prorogato la scadenza per le istanze al 25 febbraio. I tempi saranno veloci, penso che i posti saranno assegnati entro l’estate”. Lo dice, conversando con l’ANSA, l’assessore regionale alla Funzione pubblica, Marco Zambuto, convinto che, con la correzione in corsa fatta in giunta, non ci saranno più intoppi. Sono 1.170 i posti messi a bando dalla Regione, gran parte nel Centri per l’impiego; i bandi erano stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale il 29 dicembre, a segnalare l’errore nel richiamare la norma sulla riserva per i dipendenti regionali è stato il Cobas/Codir. “Abbiamo tolto la riserva – afferma Zambuto – Prossima settimana incontrerò i sindacati per discutere della riclassificazione del personale all’interno del rinnovo del contratto di lavoro del comparto”. L’assessore, dunque, rassicura anche le organizzazioni dei lavoratori. “Abbiamo già dato le direttive all’Aran – aggiunge – Per il rinnovo del contratto ci sono 52 milioni di euro, più altri quattro appostati nelle ultime variazioni di bilancio. Agiremo in linea con quanto si sta facendo a livello nazionale”.

Deliberazione n.18 del 20 gennaio 2022. “Procedure concorsuali per il potenziamento dei centri per l’impiego e per il ricambio generazionale dell’Amministrazione regionale”

Ecco la deliberazione n.18 del 20 gennaio 2022 con la quale la Giunta regionale ha eliminato la previsione della riserva per gli interni e prorogando, conseguentemente, il termine per la presentazione delle istanze, ha dato mandato al Dipartimento regionale della funzione pubblica e del personale di porre in essere gli atti amministrativi consequenziali.

Molto interessante è la nota della Funzione Pubblica allegata alla sopra citata delibera, soprattutto nella parte in cui si evidenzia che, qualora il governo volesse procedere alle progressioni verticali mediante l’attivazione di procedure comparative riservate, è richiesta l’adozione di puntuali atti normativi e degli atti amministrativi consequenziali, per la cui elaborazione il Governo, ove ritenga, potrà dare mandato al Dipartimento della Funzione Pubblica.

Messaggio della segreteria Cobas/Codir agli iscritti. “Aggiornamento su riclassificazione e concorsone”

Pa, 24 gen 2022
Da fonti giornalistiche, apprendiamo che il governo regionale – in seguito alla nostra incessante azione a tutela dei lavoratori regionali – si appresterebbe a convocare le organizzazioni sindacali (COME DA NOI RICHIESTO OGGI) per tentare di rimediare l’affronto perpetrato nei confronti dei propri dipendenti con il bando dei concorsi alla Regione.

Ribadiremo al tavolo l’immediata e non più rinviabile necessità della riclassificazione e riqualificazione di tutto il personale e comunque le riserve di legge nei concorsi della Regione.

Intanto, stiamo dando mandato ai legali di bloccare eventuali bandi di concorso che dovessero mortificare ulteriormente le legittime aspettative dei dipendenti regionali.

Prepariamoci a fare sentire la voce dei lavoratori anche con azioni di lotta sindacale e di protesta, non escludendo di scendere in piazza i questi giorni.

www.codir.it


Il Cobas/Codir chiede una convocazione urgente all’assessore alla Funzione Pubblica sulla riclassificazione e riqualificazione di tutto il personale

La scrivente O.S. è venuta a conoscenza dagli organi di stampa che la Giunta di Governo avrebbe deliberato di modificare i Bandi di concorso pubblicati in GURS nel dicembre scorso senza parallelamente fare ricorso alle procedure comparative per le selezioni interne, né procedendo alla riserva di cui alla Legge Madia.
Unica strada per risolvere il gravissimo nocumento che deriverebbe per tutti i circa diecimila dipendenti regionali da tale inaccettabile scelta è a questo punto l’immediata riclassificazione e riqualificazione di tutto il personale seguendo fra l’altro la strada che a livello nazionale si sta portando avanti in sede di riforma del personale ministeriale.
A tal fine – e al fine stesso di non pregiudicare ulteriormente le relazioni sindacali – si chiede l’immediata convocazione delle organizzazioni sindacali per procedere a un serrato confronto che possa consentire l’immediata concretizzazione delle procedure.
Distinti saluti .