Intervista al presidente dall’Aran Antonio Naddeo che spiega le principali novità previste dal contratto del comparto Funzioni centrali appena siglato

I punti centrali del nuovo contratto per i dipendenti pubblici

Revisione dell’ordinamento professionale, regolamentazione del lavoro agile, introduzione della nuova area di elevata professionalità. Queste le principali novità previste dal contratto del comparto Funzioni centrali (Ministeri, agenzie fiscali, enti pubblici non economici) appena siglato.

Revisione dell’ordinamento professionale e area di elevata professionalità

“Dall’ultima regolazione dell’ordinamento professionale nei contratti sono passati 20 anni, mentre questo è un tema centrale per riorganizzare le amministrazioni – sottolinea Naddeo -. Con questo contratto abbiamo quindi rivisto il sistema di classificazione del personale, prevedendo un’unica posizione giuridica per ciascuna area in tutti gli ex comparti che hanno dato vita alle Funzioni centrali. Un sistema semplificato, ma allo stesso tempo flessibile e consono alle attuali necessità delle amministrazioni. C’è un nuovo sistema di progressione di carriera e un nuovo sistema di progressione economica orizzontale, in cui le quote aggiuntive di stipendio, i differenziali stipendiali, vengono decise in base a procedure selettive in cui la valutazione individuale dovrà pesare non meno del 40%. Un modo per valorizzare davvero le maggiori competenze professionali acquisite e dimostrate dai dipendenti. Abbiamo introdotto poi l’area di elevata professionalità, che possiamo paragonare all’area quadri del settore privato e che permette di individuare all’interno delle amministrazioni persone a cui affidare deleghe da parte del dirigente nella gestione di particolari settori, con un trattamento economico di tutto rispetto, mentre prima tra l’area della dirigenza di seconda fascia e l’area dei funzionari c’era un dislivello di quasi 40-50mila euro”.