A proposito della copertura per il rinnovo del contratto del personale e delle dichiarazioni dell’assessore Zambuto

Il 9 maggio scorso sul portale della Regione Siciliana è stato pubblicato un comunicato stampa dell’assessore alla Funzione Pubblica Zambuto con cui comunica, sostanzialmente, l’approvazione da parte dell’Ars della copertura per il rinnovo del contratto del personale del comparto.

Nel comunicato si legge testualmente:

«L’approvazione dell’art 4 della legge di Stabilità regionale completa gli stanziamenti necessari per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro dei dipendenti del comparto non dirigenziale della Regione Siciliana per il triennio 2019-2021, allineandoli a quelli statali». Lo dichiara l’assessore regionale alla Funzione pubblica, Marco Zambuto, dopo il voto favorevole dell’Assemblea regionale siciliana alla norma della Finanziaria.
«Il testo approvato dall’Ars – aggiunge Zambuto – recepisce per il personale regionale la normativa statale in materia di revisione del sistema di classificazione professionale, da attuarsi in questa tornata contrattuale sulla base dei vincoli finanziari disposti dalla legge di bilancio dello Stato e nel rispetto di quanto previsto dall’accordo tra Stato e Regione Siciliana per il ripiano decennale del disavanzo. Si tratta – prosegue l’assessore – di risorse necessarie al percorso per la riclassificazione del personale avviato con le organizzazioni sindacali. Un altro impegno mantenuto dal governo Musumeci, dopo l’approvazione del contratto dei dirigenti. Ora mi auguro che, con sindacati e Aran, si proceda speditamente verso il rinnovo del contratto».

Esaminiamo la situazione.

Come si evince dai lavori d’aula dell’ARS e dalle dichiarazioni dell’assessore Zambuto «L’approvazione dell’art 4 della legge di Stabilità regionale completa gli stanziamenti necessari per il rinnovo del CCRL ……..» (e qui c’è una dissonanza con quanto riportato in questo articolo stampa “Arrivano i soldi per la riclassificazione del personale della Regione” che parla di prime risorse necessarie ad avviare la riforma degli ordinamenti e dei sistemi di classificazione di tutto il personale della Regione Siciliana). Le risorse stanziate per la riclassificazione sono circa 3.4 milioni.
Ritenete che queste somme siano bastevoli per la riclassificazione?
A meno che il governo non abbia in mente la riclassificazione su 3 aree (come nello Stato) con l’accorpamento delle categorie A e B nell’area 1. A quel punto i soldi sarebbero bastevoli, anzi ne avanzerebbero. E questo è inaccettabile.