L’Europa aumenta i salari, l’Italia no: solo a Roma gli stipendi non crescono con l’inflazione

Tratto da Money

In Europa aumentano i salari: dalla Francia alla Germania, dalla Spagna ai Paesi Bassi. Solo in Italia restano fermi al palo: nonostante l’inflazione gli stipendi restano uguali.


In Europa l’inflazione galoppa. Ad aprile nell’Eurozona è al 7,5%. Tanti Paesi provano a correre ai ripari, con le maggiori economie continentali che hanno già aumentato (prima della guerra in Ucraina e del conseguente aumento dei prezzi) i salari dei lavoratori.

In Europa i salari sono cresciuti del 3%, secondo il capo economista della Bce, Philip Lane: non si registrava un aumento così elevato da dieci anni. Come spiega a Repubblica Luca Visentini, segretario generale della Confederazione europea dei sindacati (Ces), gli aumenti di stipendio maggiori si registrano in Germania, Austria e Francia.

Ma non solo, perché gli aumenti riguardano anche Belgio, Spagna e Portogallo e in generale molti Paesi in cui esiste il salario minimo. E l’Italia? Per il momento sta a guardare: le aziende rifiutano di accogliere la proposta di far aumentare gli stipendi e molti contratti collettivi non sono neanche stati rinnovati.

Anzi, l’Italia è l’unico Paese europeo in cui i salari sono addirittura scesi dalla fine del secolo scorso. E la situazione non sembra destinata a cambiare: Confindustria ha già detto no all’aumento dei salari richiesto dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando.