Flat tax al 15% per i dipendenti: l’impatto sulle buste paga. C’è chi guadagna e chi perde

Con le elezioni alle porte è tornata al centro del dibattito la Flat Tax, come proposta della coalizione del centrodestra.

La flat tax (letteralmente tassa piatta) è un argomento caro alla Lega che parla di una flat tax al 15% e Forza Italia che parla di una flat tax al 23% ed è uno degli argomenti che stanno tenendo banco nella campagna elettorale che porterà alle elezioni del 25 settembre. Anche Fratelli d’Italia (il partito della Meloni) ha la sua ricetta di flat tax). Ma come impatterebbe la flat tax al 15%  sui dipendenti?

Cos’è la flat tax

Come detto significa letteralmente “tassa piatta”. E’ un sistema che prevede una tassazione uguale per tutti indipendentemente dal reddito (in questo caso un’aliquota al 15%). Oggi in italia c’è invece una tassazione progressiva (cioè più si guadagna più si paga). Per quanto riguarda ad esempio l’Irpef si paga:

  • 23% fino a 15.000 euro
  • 25% da 15.001 fino a 28.000 euro
  • 35% da 28.000 fino a 50.000 euro
  • 43% da 50.000 in su

Tasse e Costituzione

La progressività delle tasse è un principio della Costituzione Italiana esplicitamente espresso nell’articolo 53 che dice “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”.

L’impatto sulle buste paga

A calcolare l’impatto che la flat tax al 15% avrebbe sui dipendenti ci ha pensato uno studio effettuato dalla Uil negli anni passati e che, al netto di alcune differenze intercorse in questi anni, come la cancellazione degli 80 euro concessi dal governo Renzi, dà un’idea di quale sarebbe l’impatto.

La simulazione

La Uil ha effettuato i seguenti calcoli (le cifre sono calcolate al netto di deduzioni e detrazioni che verrebbero annullate dalla flat tax)

  • Reddito di 10.990 euro annui con la flat tax si pagherebbero 1.819 euro di tasse in più
  • Reddito di 17.640 euro annui pagherebbero 1.500 euro di tasse in più
  • Reddito di 22.830 euro, l’aumento dei versamenti sarebbe di 985 euro in più all’anno
  • Reddito di 27.440 euro, si pagherebbero 544 euro in meno rispetto ad oggi
  • Reddito di 44.240 euro annui, con la flat tax al 15% si pagherebbero 4.124 euro in meno di tasse
  • Reddito di 52.370 euro si “risparmierebbero” 5.995 euro

VAI ALLO STUDIO DELLA UIL SULLA FLAT TAV / PDF

La beffa

Da questa tabella risulta evidente che l’introduzione indiscriminata della flat tax al 15% comporterebbe un “inconcepibile” aumento della tassazione per le fasce più povere della popolazione.

I correttivi

L’applicazione della flat tax ai dipendenti dovrebbe quindi, se applicata, tener conto dell’impatto negativo che avrebbe sui redditi da lavoro più bassi con inevitabili correttivi che permettano di mantenere l’attuale peso delle tasse inalterato.


L’applicazione di un’aliquota unica sui redditi personali, in sostituzione di un sistema fiscale progressivo in cui il prelievo sale proporzionalmente all’aumentare del reddito, significa tendenzialmente premiare chi guadagna di più e penalizzare chi guadagna di meno.