250 mila precari del pubblico impiego da stabilizzare. Ce lo impone l’Europa!!

Il quadro normativo del pubblico impiego si complica ulteriormente a causa della recente sentenza della Corte di Giustizia Europea sulla legislazione italiana in materia di precariato pubblico.

Sotto accusa l’abuso di contratti a tempo determinato.

È l’Anief, associazione sindacale che si occupa dei tanti ricorsi avanzati dai precari in Europa, ad evidenziare come due diversi provvedimenti emessi dalla Corte di Giustizia Europea il 12 dicembre scorso mettano già con le spalle al muro il governo. I giudici di Lussemburgo bocciano la legislazione italiana sull’abuso di contratti flessibili nella Pubblica amministrazione.

Secondo una stima sarebbero duecentocinquantamila i precari del pubblico impiego da stabilizzare obbligatoriamente ed urgentemente, con un macigno di spesa pari a circa 8,5 miliardi.

Secondo la Corte di giustizia la normativa italiana che disciplina il rapporto di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, in particolare l’articolo 36, comma 5, del d.lgs 165/2001, vìola la direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, relativa all’accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato. Essa, infatti, vieta la successione indiscriminata di contratti di lavoro subordinato a tempo determinato, considerandoli come eccezione alla regola generale, che impone ai datori di lavoro, anche pubblici, di assumere a tempo indeterminato. E’ possibile apporre il termine ai contratti solo in presenza di ragioni obiettive, che vanno evidenziate anche per giustificare il rinnovo; le legislazioni nazionali, inoltre debbono specificare la durata massima totale dei contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato successivi ed il numero massimo dei rinnovi.

Precari Pa, la Corte Ue censura le - La legislazione italiana sui contratti - Il Sole 24 ORE

Precari Pa, la Corte Ue censura le - La legislazione italiana sui contratti - Il Sole 24 ORE pag. 2

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

Una risposta a “250 mila precari del pubblico impiego da stabilizzare. Ce lo impone l’Europa!!”

  1. Poste Italiane società pubblica?
    E come la mettiamo allora con le centinaia (se non migliaia….) di assunzioni fatte incentivando i lavoratori ad andare in pensione per lasciar il posto ai propri figli e passate nel più generale silenzio?

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