Abuso d’ufficio nella valutazione di un dirigente. Siamo sicuri che sul comparto non si commettano abusi?

L’indagine riguarda il ‘caso’ Gioacchino Genchi, il dirigente della Regione che sei anni fa fu messo alle porte dall’assessorato all’Ambiente dopo un giudizio di valutazione espresso da una commissione composta da Arnone, Sansone e Maniscalco; all’epoca Tolomeo era a capo del dipartimento.

Ma le valutazioni dei dirigenti nei confronti dei dipendenti del comparto sono tutte obiettive?

Nell’attribuzione dell’art. 94 (nei pochi dipartimenti in cui viene applicato tale istituto) siamo sicuri che viene premiato effettivamente il merito?

Articoli correlati

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

5 Risposte a “Abuso d’ufficio nella valutazione di un dirigente. Siamo sicuri che sul comparto non si commettano abusi?”

  1. La domanda: “Siamo sicuri che sul comparto non si commettano abusi?”
    La risposta : “No, non siamo sicuri”
    Anzi spesso le valutazioni rispecchiano più il “gradimento” espresso dal dirigente di turno che la qualità e quantità dell’apporto ai compiti istituzionali dell’ufficio.
    Questo comportamento è umanamente comprensibile ma è profondamente errato.
    Per evitare tali errori sarebbe utile stabilire regole che impediscano l’errore o almeno lo rendano meno frequente.
    Un rimedio molto semplice ma efficace è costituito dal superamento del valutatore unico.
    Dovendo decidere se tizio è bello o brutto sarà meno probabile commettere un errore se la decisione dipende da più persone invece che da una .
    Ovviamente i valutatori devono essere tra loro indipendenti altrimenti in realtà è come se fosse uno con gli altri due implicitamente portati a conformarsi al primo; ovvero alla valutazione del capo servizio è inutile affiancare quella del capo U.O.
    Saluti

  2. Si, in effetti mi era sfuggito; ma la mia battaglia su questo punto è cominciata molto prima. Siamo, credo, nel 2009 o 2010. E ne parlati anche a te ai tempi di Ilarda. Comunque sono contento. Vuol dire che non sono il solo a pensarla così.
    ciao

  3. Caro Benedetto,
    come ben sai da molto tempo io mi batto affinchè i dirigenti raggiungano una maggiore consapevolezza e senso del dovere e si comportino in modo consono al loro ruolo a cominciare dalla valorizzazione, motivazione e rispetto dei collaboratori.

    Qualche anno fa , ai tempi dell’assessore Ilarda (il Brunetta de noantri) scrissi una ampia relazione nella quale erano sottolineati (tra gli altri) i seguenti importanti elementi
    1. i dirigenti dovrebbero seguire corsi di formazione obbligatori sulla gestione del personale per imparare ad organizzare il lavoro, motivare i collaboratori, delegare le funzioni ecc ecc ecc. Insomma dovrebbero studiare per imparare a fare i dirigenti.

    2. in merito alla valutazione e alla conseguente premialità della dirigenza proponevo un doppio intervento:
    a) la valutazione degli aspetti organizzativi e comportamentali (25-30% dell’ intera valutazione) NON deve essere fatta dall’alto (leggasi Dirigente Generale) , ma dai collaboratori che vedono giornalmente il dirigente e possono meglio del DG giudicarne le capacità organizzative e comportamentali
    b) i premi di produttività (FAMP e Indennità di risultato per i dirigenti) dovrebbero essere riunificati in un unico capitolo e conferiti all’intera struttura (servizio, area , U.O) con dei criteri di ripartizione che prevedono quote via via decrescenti in funzione della qualifica. In tal modo ci sarebbe una unità di intenti ed una modalità di lavoro più partecipata e condivisa (lavoro di team).

    Queste idee (molto criticate dai miei colleghi più privilegiati) le esternai anche quando ero iscritto al vostro sindacato, ma nessuno mi diede conto, nessuno mi diede una mano per portarle avanti. Ed ebbi l’impressione che l’ eterna lotta tra i comparti della amministrazione convenga a tutti. Ai dirigentio per conservare i loro privilegi; ai non dirigenti per sottolinere questi privilegi ad uso delle loro lotte.

    pippo vinci
    Comando Corpo Forestale – UO 29
    091 7070623

I commenti sono chiusi.