Altri 25mila statali licenziati. La Grecia tocca con mano gli effetti della crisi. Chi dopo di lei?

Il parlamento greco ha approvato nella notte il controverso disegno legge che prevede, nell’ambito della riforma dell’amministrazione pubblica, un piano tra licenziamenti e cassa integrazione che coinvolge circa 25.000 dipendenti statali entro la fine del 2013. Il provvedimento è stato approvato nel quadro degli interventi richiesti dalla troika per lo sblocco di una nuova tranche di prestiti.

Il ministro tedesco delle Finanze Wolfgang Schaeuble, in visita ad Atene, ha lodato i ”grossi passi avanti” compiuti dall’esecutivo ellenico dicendosi ”colpito” dal miglioramento dei conti.

E dopo questo “sacrificio umano” ci si domanda se, dopo quanto deciso da Atene, qualche altro Paese possa fare altrettanto, giustificando sprechi e inefficienze che già non mancano nella pubblica amministrazione.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir