Proseguono le trattative per i contratti del comparto. L’ARAN minaccia, poi recede: sembra una vera tattica. CHI FIRMERA’ PER POCHI SOLDI?

N.B. Il comunicato contiene un refuso di battitura a proposito dei 30 Euro “AL NETTO (non comprensivi) DELLA VACANZA CONTRATTUALE”, ma il concetto che si voleva esprimere appare chiarissimo.

Scarica il volantino QUI e danne massima diffusione.

Palermo, 22 febbraio 2012

Archiviata, almeno provvisoriamente, la materia preliminare sulle relazioni sindacali, secondo le indicazioni scaturite dal tavolo tecnico (le norme andranno armonizzate con eventuali indicazioni provenienti dal tavolo della dirigenza), domani pomeriggio all’Aran si parlerà della proposta di adozione di un sistema di riclassificazione su tre categorie: ipotesi fortemente contestata dal COBAS/CODIR che ha posto come pregiudiziale alla prosecuzione delle trattative che l’Aran si faccia immediatamente carico di chiedere al governo la revoca della delibera n. 233 del 13 settembre 2011 che, di fatto, impedisce di utilizzare parte delle somme postate per il FAMP per UNA VERA E SERIA RICLASSIFICAZIONE con le progressioni (orizzontali e verticali) e la riqualificazione del personale creando una AREA SEPARATA che consenta uno sblocco delle carriere del personale.

L’intenzione (non del COBAS/CODIR) sembrerebbe quella di andare avanti a tappe forzate nelle trattative per cercare di migliorare, prima della scadenza del comitato direttivo dell’Aran, una piattaforma contrattuale oggi inaccettabile in tutte le sue parti.

Il COBAS/CODIR, pur non condividendo questa accelerazione in assenza di certezze economiche, non si sottrarrà al confronto.

Il problema si porrà realmente quando l’Aran avrà accolto la maggior parte delle richieste dei sindacati ma mancheranno le risorse finanziarie necessarie.

A quel punto che si farà? Vogliamo azzardare qualche ipotesi.

L’Aran ha presentato una piattaforma inaccettabile e, sotto la “pressione” dei sindacati, ritornerà sui propri passi ripristinando almeno il 90% del precedente contratto compreso il sistema di classificazione (tanto è tutto a costo zero). Quindi niente riclassificazione su 3 categorie. Niente accorpamento di “A” e “B”. Ripristino del sistema di relazioni sindacali, etc., etc.

L’Aran si rimangerà tutta (o quasi) la parte giuridica e qualcuno griderà VITTORIA!!!

Ma quel 10% che l’ARAN vorrà portarsi a casa riguarderà solo (si fa per dire) dei piccolissimi aggiustamenti: i permessi retribuiti (ex art. 47 CCRL 2002-2005) che passerebbero da 3 giorni per evento a 3 giorni per anno; i congedi parentali che verrebbero adeguati a quelli statali; il sistema statale delle fasce di reperibilità in caso di malattia che verrebbe recepito integralmente; etc.

In compenso verrebbero erogati 30 euro medi pro capite di aumento contrattuale (compreso di indennità di vacanza contrattuale già percepita).

A quel punto, dopo avere rischiato la retrocessione di massa, dopo avere rischiato la mobilità selvaggia e la possibilità che il dirigente generale diventasse il “Marchionne” di turno, a qualcuno potrebbe sembrare un sollievo enorme o, per meglio dire, una conquista da sbandierare a tutti, potere sottoscrivere un contratto così VANTAGGIOSO?

I lavoratori regionali sappiano che il COBAS/CODIR non intende cadere in questo tranello e  reitera tutte le richieste, anche economiche, già presentate per iscritto anche all’assessore alla Funzione pubblica durante l’incontro del 30 gennaio scorso (visionabile sul sito www.codir.it).

Ultime dall’Aran

Archiviata, almeno provvisoriamente, la materia delle relazioni sindacali secondo le indicazioni scaturite dal tavolo tecnico (le norme ivi contenute andranno armonizzate con eventuali indicazioni utili provenienti dal tavolo della dirigenza), domani pomeriggio si parlerà del sistema di riclassificazione su tre categorie, fortemente contestato dal Cobas/Codir che ha posto come pregiudiziale alla prosecuzione delle trattative che l’Aran si faccia immediatamente carico di chiedere al governo la revoca della delibera n. 233 del 13 settembre 2011 (Scarica la delibera) che, di fatto, impedisce le progressioni (orizzontali e verticali) e le riclassificazioni che non siano a costo zero.

L’intenzione è quella di andare avanti a tappe forzate per cercare di migliorare, prima della scadenza del comitato direttivo dell’Aran, una piattaforma contrattuale impresentabile in tutte le sue parti.

Il Cobas/Codir, pur non condividendo questa accelerazione in assenza di certezze economiche, non si sottrarrà al confronto.

Il problema si porrà quando l’Aran avrà accolto il 90% (e anche oltre) delle richieste di parte sindacale ma mancheranno i soldi.

A quel punto che si farà?

Breve aggiornamento sulla riunione di oggi all’Aran in attesa del comunicato ufficiale del Cobas/Codir

Come già preannunciato, si è svolta, oggi, la riunione relativa al rinnovo del contratto del comparto non dirigenziale.

All’ordine del giorno c’era l’esame della piattaforma predisposta dall’Aran (Scarica la bozza) e dei relativi allegati inviati successivamente (Scarica gli allegati).

Oggi, tuttavia, non si è entrato nel merito dell’articolato.

Alcune OO.SS., rilevando che l’Aran non ha tenuto in nessun conto delle bozze presentate dai sindacati, hanno, tuttavia, manifestato la propria disponibilità a riunioni giornaliere con l’Aran per modificare e migliorare la piattaforma contrattuale e giungere, in tempi brevi, all’approvazione del contratto.

Il Cobas/Codir, nel dichiarare la piattaforma impresentabile e irricevibile (soprattutto con riferimento alla riclassificazione del “gambero” a costo zero), ha posto come pregiudiziale alla prosecuzione delle trattative che l’Aran si faccia immediatamente carico di chiedere al governo la revoca della delibera n. 233 del 13 settembre 2011 (Scarica la delibera) che, di fatto, impedisce le progressioni (orizzontali e verticali) e le riclassificazioni che non siano a costo zero.

Pur tuttavia il Cobas/Codir si è reso disponibile, in attesa della risposta del governo, a iniziare una serie di tavoli tecnici che partiranno da mercoledì prossimo.

Seguirà comunicato ufficiale.