Circolare del Ministro D’Alia sul pubblico impiego

Dipartimento Funzione Pubblica - circolare n. 5 del 21 novembre 2013
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La Corte di Conti ha registrato la circolare n° 5 del 21 novembre 2013, firmata dal ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione Gianpiero D’Alia, che fornisce i primi indirizzi alle pubbliche amministrazioni sulle misure volte a favorire il superamento del precariato, contenute nel nuovo decreto legge 101/2013 sul pubblico impiego divenuto legge. La circolare fornisce indicazioni e chiarimenti sulle procedure di reclutamento di personale nelle Pa.

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Ecco il testo del DECRETO-LEGGE 31 agosto 2013, n. 101 (decreto sulla PA e le stabilizzazione dei precari)

Testo del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, (in Gazzetta Ufficiale – serie generale – n. 204 del 31 agosto 2013), coordinato con la legge di conversione 30 ottobre 2013, n. 125, recante: «Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni.». (GU n.255 del 30-10-2013)

Vigente al: 30-10-2013

Attuale disciplina delle assunzioni a tempo indeterminato negli Enti Locali

Tratto dal sito http://www.fpcgilbergamo.it/

Ottimo lavoro della Cgil funzione pubblica di Bergamo in merito all’attuale disciplina delle assunzioni negli enti locali.

In questa nota si riporta in sintesi la disciplina attualmente vigente per assunzioni a tempo indeterminato tenuto conto, peraltro, che presupposto per la legittima costituzione di una qualsiasi tipologia contrattuale a qualsiasi titolo è che siano soddisfatte le seguenti condizioni:

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Finanziaria regionale 2014.

Ecco la circolare 11/2013 con la quale il Dipartimento del Bilancio e del Tesoro – Ragioneria Generale della Regione ha trasmesso il cd. “bozzone” ai dipartimenti regionali per la predisposizione del bilancio di previsione per il triennio 2014-2016.

Circolare 11/2013 – Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014 e bilancio pluriennale per il triennio 2014-2016 e disegno di legge di stabilità regionale 2014

LA DISCIPLINA DELLE ASSUNZIONI NEGLI ENTI LOCALI

Le pubbliche amministrazioni che vogliono fare ricorso a nuove assunzioni a tempo indeterminato devono verificare che siano soddisfatte le seguenti condizioni:

a) sia stato rideterminato il fabbisogno triennale del personale ed aggiornata la dotazione organica (art.6, commi 3 e 6, D.lgs 165/2001);

b) sia stata effettuata la ricognizione annuale delle eventuali eccedenze di personale (art. 33, commi 1 e 2 del D.lgs 165/2001);

c) sia stato effettuato il preventivo espletamento delle procedure previste dal comma 2 bis dell’art. 30 e dell’art. 34 bis del D.lgs 165/2001 (Disposizioni in materia di mobilità del personale);

d) non sia stato superato il limite del 50% del rapporto tra spese di personale e spesa corrente, tenuto conto che per il calcolo di tale limite occorre prendere in esame anche le spese sostenute “dalle società a partecipazione pubblica locale totale o di controllo che sono titolari di affidamento diretto di servizi pubblici locali senza gara, ovvero che svolgono funzioni volte a soddisfare esigenze di interesse generale aventi carattere non industriale, nè commerciale, ovvero che svolgono attività nei confronti della pubblica amministrazione a supporto di funzioni amministrative di natura pubblicistica”, circa le modalità di applicazione della succitata disposizione si rinvia alla nostra predente nota del …… (art. 76, comma 7, del D.L. 112/2008);

e) sia stato rispettato il patto di stabilità interno nell’anno precedente, ovviamente solo per gli enti che ne sono soggetti (art. 76, comma 4, del D.L. 112/2008);

f) solo per gli enti soggetti al patto di stabilità interno, sia stata ridotta la spesa del personale dell’anno precedente (art. 1, commi 557 e 557ter , della legge 296/2006);

g) sia stato approvato il piano triennale delle azioni positive in materia di pari opportunità (art 48, comma 1, del D.lgs 198/2006 e art. 6, comma 6, D.lgs 165/2001).

Enti locali soggetti al patto di stabilità

Verificati i presupposti sopra indicati, per gli enti locali soggetti al patto di stabilità interno la disciplina delle assunzioni a tempo indeterminato è quella contenuta nell’attuale versione dell’art. 76, comma 7, del D.L. 112/2008, come modificata ed integrata da ultimo dall’art. 4-ter del D.L. n16/2012.

Gli enti locali soggetti al patto di stabilità possono, dunque, assumere a tempo indeterminato nel limite del 40% “della spesa corrispondente alle cessazioni dell’anno precedente”.

Ai fini dell’assunzione, inoltre, il costo del personale da assumere per le funzioni di polizia locale, di istruzione pubblica e del settore sociale è calcolato per il 50%, mentre il computo delle corrispondenti cessazioni il costo del personale continua ad essere calcolato per intero.

Inoltre, se la spesa di personale rispetto alla spesa corrente è inferiore al 35% continua a valere la disposizione secondo cui: “in deroga al limite del 40 per cento e comunque nel rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno e dei limiti di contenimento complessivi delle spese di personale“ sono consentite assunzioni nell’ambito delle funzioni di polizia locale pari alle cessazioni, consentendo per intero il rimpiazzo del turn-over.

In quest’ultimo caso, il computo della spesa per assunzioni nel limite del 50% dell’effettivo costo continua ad essere applicato solo per le assunzioni relative alle funzioni di istruzione pubblica e del settore sociale.

Enti locali non soggetti al patto di stabilità

Per gli enti non soggetti al patto di stabilità interno la disciplina delle assunzioni a tempo indeterminato è quella contenuta nell’art. 1, comma 562 della legge 296/2006, come da ultimo modificata dal D.L. 16/2012 che prevede che tali enti possano assumere nel limite delle cessazioni dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato complessivamente intervenute nell’anno precedente considerato che le “spese di personale, al lordo degli oneri riflessi a carico delle amministrazioni e dell’IRAP, con esclusione degli oneri relativi ai rinnovi contrattuali, non devono superare il corrispondente ammontare dell’anno 2008.”

Tratto dal sito www.fpcgilbergamo.it

Panico tra i burocrati regionali. Niente contratto a chi è in causa con l’amministrazione

La circolare, appena firmata da Crocetta, potrebbe esercitare una forte pressione psicologica nei confronti, non solo dei burocrati, ma di tutti i dirigenti della regione siciliana che potrebbero essere indotti a rinunciare al contenzioso nei confronti dell’amministrazione.

Il testo è chiaro: «Si invitano i componenti della giunta a verificare ancor prima della contrattualizzazione dei soggetti preposti (i dirigenti generali) l’esistenza di eventuali contenziosi in atto pendenti tra i soggetti in questione e l’amministrazione regionale inerenti i precedenti provvedimenti di conferimento di incarichi dirigenziali generali e rivendicazioni sia di natura economica sia di natura giuridica».

Articolo tratto da Repubblica del 22 marzo 2013
Articolo tratto da Repubblica del 22 marzo 2013