Monti: “aumentare l’età pensionabile”. Poi smentisce

“La riforma Fornero non basta. C’è la necessità di aumentare l’età pensionabile effettiva, e garantire nel tempo l’equilibrio dei sistemi pensionistici pubblici nonostante il progressivo invecchiamento del Paese e le ricadute che ciò comporta sul mercato del lavoro”. Queste le parole pronunciate a Milano dal premier Mario Monti, leader del polo centrista, secondo il quale occorre “interrompere la consuetudine di ricorrere alle pensioni di anzianità”. Affianco a questa proposta, si legge nel programma per il welfare, “si affianca l’istituzione dell’Aspi (assicurazione sociale per l’impiego) cioè un trattamento di disoccupazione di livello europeo (70% dell’ultima retribuzione) universalmente applicabile a tutti i lavoratori dipendenti”.

Servizi prestati con contratto a tempo determinato presso l’Amministrazione regionale siciliana. Il ricongiungimento sarà gratuito

I periodi dei servizi resi con contratto a tempo determinato presso l’amministrazione regionale dal personale stabilizzato a far data dal 01/01/2011 possono essere ricongiunti a domanda dell’interessato.

Il ricongiungimento sarà a titolo gratuito così come disposto dal citato art. 11 del D.P.R. 29 dicembre 1973, n. 1092. L’Istituto nazionale della previdenza sociale verserà allo Stato (NEL NOSTRO CASO LA REGIONE) i contributi riscossi, compresi quelli a carico dell’interessato, relativamente ai periodi di servizio ammessi al computo ai fini del trattamento di quiescenza statale; nulla è dovuto dal dipendente.

Il ricongiungimento dei contributi torna a essere gratuito.

La legge Stabilità dà il via libera anche alle ricongiunzioni previdenziali gratuite, a favore di coloro che sono passati dal pubblico impiego all’INPS entro il 30 luglio 2010.

Un emendamento dei relatori su cui è arrivato il via libera del governo prevede, infatti, di correggere la norma voluta dal precedente Governo, che ha reso molto cara la ricongiunzione dei periodi contributivi per chi è passato dal lavoro pubblico a quello privato.

Requisiti per l’accesso alla pensione. Sistema previgente e sistema Monti-Fornero.

Per venire incontro alle numerose richieste di chiarimento relative al regime pensionistico, ecco uno specchietto che potrebbe esservi utile.

SISTEMA PREVIGENTE

QUOTE
2011/2012 il lavoratore deve raggiungere quota 96. L’età anagrafica minima è 60 anni
2013/2014 il lavoratore deve raggiungere quota 97. L’età anagrafica minima è 61 anni
PENSIONE VECCHIAIA
UOMINI 65 anni di età e 20 di contribuzione
DONNE 61 anni fino al 2011
65 dal 1° gennaio 2012
In ogni caso sono sufficienti 20 anni di contribuzione.
In entrambi i casi è possibile comunque ottenere la pensione di anzianità, a prescindere dall’età anagrafica, se si possono far valere almeno 40 anni di contribuzione.
Per coloro che non hanno maturato il diritto a pensione secondo le regole previgenti, si applicano i nuovi requisiti previsti dalla legge Monti-Fornero.
SISTEMA POST LEGGE MONTI-FORNERO 

Prepensionamenti? Ma quando mai. Ecco, in sintesi, cosa prevede il DDL sulla spending review di Armao

Nei giorni scorsi c’è stato, probabilmente, chi ha cercato di nascondere la reale portata del DDL sulla spending review targata Armao parlando di prepensionamenti.

Si è sparsa, infatti, la voce, alimentata anche da qualche quotidiano e dalle dichiarazioni di Lombardo (“Non licenzio nessuno”), che la manovra che prevedeva la riduzione degli organici del 25% (dirigenza) e 20% (comparto) si sarebbe realizzata solo con l’accompagnamento alla pensione da 24 fino a 60 mesi con un’indennità pari all’ 80% dello stipendio base per tutti quei dipendenti regionali vicini all’età pensionabile.

Leggendo con un po’ di attenzione il DDL Interventi urgenti per la riduzione e la razionalizzazione della spesa pubblica della Regioneci si rende facilmente conto che le cose stanno diversamente. (altro…)

Spending review: restano le pensioni d’oro, tagliati i buoni pasto agli statali

Nessun taglio alle 100mila pensioni d’oro che ogni anno costano 13 miliardi. Sì invece a quello dei buoni pasto per 450mila dipendenti pubblici che fa risparmiare solo 10 milioni.