Decreto del Fare. Addio al fax nella Pubblica Amministrazione. Comunicazioni solo via mail

Stop al fax nella pubblica amministrazione: le comunicazioni avverranno solo via email. Lo prevede un emendamento al dl “Fare” approvato nella notte dalle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali del Senato.

Duro editoriale del Financial Times dopo la sentenza della Corte di Cassazione su Berlusconi

Duro editoriale del Financial Times all’indomani della sentenza della Corte di Cassazione che ha confermato la condanna a quattro anni per la sentenza Mediaset nel confronti dell’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. “Cala il sipario sul buffone di Roma”, scrive il quotidiano finanziario della City, per il quale “dopo il verdetto il Senato dovrebbe cacciare Berlusconi” che “ha accusato i magistrati di parzialità politica” nei suoi confronti “ma non è riuscito a produrre alcuna prova a sostegno delle sue affermazioni”.

La spending review di Monti? Un vero e proprio fallimento

Sarà che in Italia di solito le leggi vengono approvate e poi restano sulla carta, o forse che esistono troppi organi in grado di fermare l’efficacia di una norma anche faticosamente adottata. Resta il fatto che, a un anno di distanza, la spending review di Mario Monti può trarre ilbilancio di un vero e proprio fallimento, almeno nel ramo della pubblica amministrazione.

Province. Dopo la “favola” raccontata a fini mediatici, ecco i problemi

Una vera e propria bomba ad orologeria quella delle Province siciliane e degli enti collegati, scuole, licei e partecipate. Con l’avvio della nuova riforma appena approvata gli stipendi dei lavoratori già da settembre potrebbero essere a rischio.

Tra mancati trasferimenti dello Stato e tagli della Regione mancherebbero 140 milioni.

Sicilia, la “favola” dell’abolizione delle province

Di Giuseppe Alberto Falci

Nel marzo scorso Crocetta annunciò l’abolizione delle province. Ma è ancora tutto in alto mare.

L’operazione crocettiana resta un’opera meramente mediatica. Perché di fatto il voto di Palazzo dei Normanni non elimina le province ma l’articolo 1 comma tre stabilisce che si sospende semplicemente «il rinnovo degli organi provinciali». In questo modo non si celebrano i rinnovi dei consigli provinciali in scadenza nel mese di maggio, e si avviano al commissariamento tutte le nove province, quattro delle quali già in amministrazione governativa dello scorso anno.

Nel frattempo, come dicevamo, le province continuano a esistere e a erogare servizi, che vanno dagli stipendi dei dipendenti alle bollette delle scuole, alla manutenzione delle strade, ai servizi sociali. Servizi che da settembre (molto probabilmente) non potranno più continuare a garantire. Il motivo è presto detto. A causa dei tagli voluti dal governo Monti, e, sopratutto, dai tagli previsti dalla recente finanziaria del governo regionale,

Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/abolizione-province-sicilia-0#ixzz2al8aKtT3

Consulenti cercasi

La Regione cerca altri tre consulenti. L’assessorato ai Beni culturali ha pubblicato sul proprio sito il bando con cui seleziona esperti esterni all’amministrazione che si occuperanno di un progetto che utilizza fondi europei.

Gli esperti in energie rinnovabili guadagneranno 22 mila euro e si occuperanno della realizzazione di un centro di ricerca italo-maltese.

Province. Il personale seguirà l’attribuzione delle funzioni.

Primo incontro interlocutorio per il tavolo tecnico convocato dall’assessore regionale alla Funzione pubblica Patrizia Valenti sulla riforma delle province che dovrà essere varata entro l’anno.

Nessuno intende non confermare i posti di lavoro – ha detto la Valenti: il personale seguirà l’attribuzione delle funzioni. Questo significa che se le funzioni saranno demandate ai comuni i lavoratori passeranno ai comuni, transiteranno alla Regione, invece, se le funzioni saranno attribuite alla Regione.

L’Ars approva proroga dei precari e assestamento di bilancio. Stop al ddl “antiparentopoli”

 L’Ars ha approvato il disegno di legge che proroga fino al prossimo 31 dicembre i contratti dei precari degli enti locali. Il provvedimento riguarda circa 20 mila persone. Approvato anche il rendiconto e l’assestamento di Bilancio.