Ecco l’intero provvedimento sulla spending review esitato dalla Giunta

I provvedimenti relativi al personale sono quelli in fondo in neretto.

Interventi di razionalizzazione in materia di spese di funzionamento del settore pubblico regionale.

Appalti pubblici di beni e servizi.

  • Fermo restando quanto disposto dall’art. 19, “Acquisto di beni e servizi” della l.r. 12 maggio 2010, n. 11, recante “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2010″, che prevede le necessarie iniziative per l’applicazione dell’art. 26 della l. 23 dicembre 1999, n. 488 e successive modifiche e dell’art. 58 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, considerato che la citata disposizione ha già dato luogo alla sottoscrizione in data 31 maggio 2012 di apposita Convenzione conla CCIAAdi Palermo, si terrà conto altresì di quanto previsto dall’art. 1, D.L. 6 luglio 2012, n. 95 convertito, con modificazioni, in legge n. 135/2012 in premessa citato, con particolare riferimento ai commi 7 e 13 del medesimo. (altro…)

Incontro con l’assessore Vernuccio sulla “spending review”

“I regionali hanno già dato”

Palermo, 3 settembre 2012
Si è svolto oggi, presso i locali dell’Assessorato alla Funzione Pubblica, l’incontro previsto con l’Assessore regionale Nicola Vernuccio e le Organizzazioni sindacali.
Il confronto, al quale erano presenti anche il Dirigente Generale Giovanni Bologna ed il Capo di Gabinetto Giuseppe Amato, si è svolto in un clima costruttivo (…….) continua a leggere

Vernuccio convoca i sindacati. Parte la spending review per via amministrativa?

L’assessore alla Funzione Pubblica Nicola Vernuccio ha convocato i sindacati per lunedì 3 settembre alle ore 11,00 per un incontro tecnico preliminare avente come finalità l’esame dello schema di proposta sulla revisione della spesa relativa al personale regionale.

Successivamente, giorno 4 settembre alle ore 12,00, è convocato un tavolo di confronto tra assessore e OO.SS..

Ecco i punti salienti della proposta. (altro…)

Statali in esubero licenziati se non c’è il reintegro

Gli statali in esubero che non verranno reintegrati verranno licenziati. Lo dichiara il Ministro della Funzione Pubblica Patroni Griffi che anticipa le nuove misure per la semplificazione.

Ma l’individuazione degli esuberi e i criteri di mobilità del personale interessato vanno concertati con le Organizzazioni Sindacali.

Il dl 95/2012, infatti, convertito nella legge 135/2012 pubblicata nel Supplemento ordinario n. 173 allegato alla Gazzetta Ufficiale n. 189 del 14 agosto scorso, ha modificato l’articolo 33 del dlgs 165/2001, reintroducendo una fase di confronto tra amministrazioni pubbliche e sindacati che la legge 183/2011, modificando appunto l’articolo 33, aveva eliminato.

Il problema è che la concertazione con certi sindacati non mi lascia affatto tranquillo. 

Siamo senza contratto da 6 anni e messi alla gogna come “privilegiati”. I politici applicano SOLO su di noi la spending review. Applichiamo su di loro la voting review. Mandiamoli tutti a casa.

Gli immortali di Sala d’ Ercole. C’è chi è deputato da 21 anni

LA PRIMA volta che ha messo piede nel palazzo dorato, il Pci si era sciolto da qualche settimana e lui si definiva ancora «un comunista». Era la mattina del 16 luglio del 1991: da allora sono trascorsi 21 anni, un mese e 33 giorni senza che Calogero Speziale detto Lillo abbia mai abbandonato il soffice scranno di Sala d’ Ercole e i suoi ricchi benefit. Un immortale di Palazzo dei Normanni che non vuole saperne di abbandonare, nonostante abbia già acquisito il diritto a una pensione garantita dall’ Ars da 7.900 euro lordi al mese, e non dovrà certo tornare a fare il perito tecnico al Petrolchimico di Gela….continua a leggere

La spending review diventa legge

Dopo il sì del Senato il decreto è stato approvato alla Camera con 371 voti favorevoli, 86 contrari e 22 astenuti.

Tra le principali novità introdotte durante l’esame parlamentare, ci sono le tasse universitarie più alte per i fuori corso, compensato dal blocco delle tasse per i meno abbienti fino al 2016; l’addizionale irpef più cara per le regioni in deficit sanitario; il tetto a 300mila euro per gli stipendi dei manager.