Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha emanato la circolare n. 151321 del 13 novembre 2012 che chiarisce il contenuto della circolare prot. n. 131131 del 2 ottobre 2012 e i dubbi sorti circa l’eventuale rinvio motivato delle ferie residue nell’ambito dei limiti e dei precetti contenuti nei vigenti contratti collettivi.
Circolare sulla fruizione delle ferie anno 2012
Caro Gianpaolo,
l’art.36 della Costituzione italiana dice anche che “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”. E, per il momento, non mi pare che tale articolo sia perfettamente osservato.
Relativamente alle ferie, sempre l’art. 36 della Costituzione stabilisce che “Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi”.
Questa è una norma a salvaguardia del lavoratore che il datore di lavoro vorrebbe utilizzare per ritorcerla contro il lavoratore per “obbligarlo” ad usufruire delle ferie anche quando non sa cosa farsene.
Se il lavoratore, utilizzate le due o tre settimane estive decide, in tutta autonomia, di utilizzarne una parte per un viaggio primaverile o invernale, o voglia tenerle semplicemente accantonate perché i casi della vita sono imprevedibili, non vedo perché, FERMO RESTANDO IL DIVIETO DI MONETIZZAZIONE, non possa usufruirne a suo piacimento secondo le vigenti disposizioni contrattuali.
Ma questo è solo la mia personalissima opinione.
Caro Benedetto, forse si è persa quella che è la natura delli’stituto delle ferie che si rifà a precisi e fondamentali riferimenti costituzionali.
Le ferie sono un diritto irrinunciabile e servono al recupero psicofisico del dipendente. Utilizzare tutte le ferie disponibili annualmente dovrebbe essere una abitudine diffusa e non una eccezione di pochi.
GIanpaolo Simone