Comunicato UIL. “Restiamo convinti che sarebbe già un risultato positivo allineare la Sicilia ai dati nazionali”

Dal tenore del comunicato UIL, sembrerebbe che i sindacati autonomi Cobas-Codir, Sadirs, Ugl/Fna e Dirsi non abbiano diritto di criticare gli aumenti previsti nei contratti nazionali sottoscritti dai confederali. La tabella degli aumenti è riportata nell’articolo in basso.

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Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

11 Risposte a “Comunicato UIL. “Restiamo convinti che sarebbe già un risultato positivo allineare la Sicilia ai dati nazionali””

  1. Purtroppo abbiamo contro anche i giudici del lavoro poiche’ in dicverse sentenze danno la possiblità anche se temporanea di poter utilizzare il personale non solo per manzioni superiori ma anche inferiori.

  2. Diamoci del Tu, siamo colleghi e vorrei che tutti ottenessero un passaggio, ma nella Tua risposta c’è l’origine del problema.
    La verità è che fino a quando la maggior parte dei colleghi continuerà a svolgere mansioni superiori alla categoria di appartenenza, non si otterrà nulla.
    Bisogna iniziare a svolgere le mansioni di appartenenza alla propria qualifica, così si paralizzerà la macchina amministrativa e poi vedrai come salteranno fuori i passaggi di qualifica.

  3. Sig. Enzo sono consapevole di essere una persona fortunata per aver un posto di lavoro..ma non posso essere felice nel vedere i nostri sindacati battersi sempre per i più forti dimenticandosi delle categorie minori, quando ci fu’ l’ultimo aumento contrattuale nel 2006, ricordo benissimo il volantino dei sindacati…che ne facevano leva su un adeguamento degli stipendi, perché certe categorie non riuscivano più ad andare avanti !!!vuole che le ricordo come fini’?!!?i dirigenti hanno avuto 600 euro lordi di aumenti, noi della categoria a e b…45 lordi!!!E cmq..non vogliamo essere riqualificati come dice lei in cat. D…ma certo non possiamo continuare a svolgere mansioni superiori …con una categoria equivalente alla 5 elementare!!!!

  4. Ricorda che il malessere è Generale, riguarda tutti in Italia a qualsiasi categoria appartengano, sappi che ci sono Famiglie che neanche i Tuoi 1.000,00 Euro vedono.
    Quel che Ti consiglio è di chiedere udienza all’On.le Micciche’, può darsi che nella manovra di Bilancio del prossimo anno inserisca un articolo che riguardi tutti coloro che si trovano in A e B promuovendo il passaggio in D1, come ha già fatto in quella in corso passando i D1 in D6 e tutti i D5 in D6.
    Ma secondo il mio modesto parere invece che passarvi in D1 vi lascia a diuno.

  5. Ma è possibile che si parli solo dei dirigenti…e nessuno (compreso i sindacati)a far sentire il grido di dolore delle categorie dette basse A e B che da 13 anni vivono con 1000 euro al mese e non riescono a sfamare le proprie famiglie !?!

  6. Gli interessi della categoria dirigenziale, inevitabilmente, confliggono in più punti con quelli del personale del comparto. Finchè rimarrà questo “doppio forno” per la contrattazione, non potrà mai esserci sinergia di intenti tra i lavoratori della Regione Siciliana, con tutto quello che tale divisione può comportare.
    Cito un solo esempio, relativamente alla categoria cui appartengo, il comparto. La mancata attuazione degli istituti, già previsti dal contratto scaduto, delle posizioni organizzative e dei profili evoluti è avvenuta perché la retribuzione associata avrebbe dovuto venire prelevata dalla quota Famp complessiva del relativo Dipartimento di appartenenza….quota che già tante polemiche scatena ogni anno riguardo alle indennità presenti, agli eventuali progetti obiettivi realizzati, alla premialità ex art. 94, allo straordinario effettuato solo da determinati uffici a scapito di altri, ecc. ecc (tutti elementi che fanno diminuire la quota pro-capite del Piano di lavoro).
    E i sindacati, che oggi si proclamano tutti indistintamente sostenitori di una premialità associata al merito e non a pioggia come avvenuto finora, sono stati i primi a non volerli attuare, temendo perdite di consenso tra chi ne sarebbe rimasto escluso…. cioè la maggioranza degli iscritti.
    Se invece le risorse necessarie a retribuire gli istituti citati venissero prelevate dal capitolo della dirigenza (trattandosi di competenze che verrebbero sottratte a quelle intestate alle strutture dirigenziali di appartenenza, facendone diminuire il “peso” relativo e quindi la retribuzione di parte variabile riconosciuta al dirigente assegnatario) o, meglio ancora, DA UN SOLO CAPITOLO (dirigenza e comparto), credo che nessuno avrebbe da lamentarsi ma, anzi, si verrebbe a determinare un percorso virtuoso di crescita professionale e produttività complessiva che gioverebbe in primo luogo all’Amministrazione in termini di efficienza ma, soprattutto, agli utenti destinatari riguardo alla qualità dei servizi resi.

  7. È proprio questo lo scopo, si sono resi conto che i Dirigenti costano più di tutto il personale del comparto non Dirigenziale, pensate ogni Dirigente quanto costa non appena andrà in pensione tra trattamento pensionistico mensile e buonuscita equivalente a una vincita al Superenalotto.
    La Dirigenza è destinata ad esaurirsi, questo avverrà nei prossimi 20 – 25 anni, nel frattempo sicuramente avvieranno la vice dirigenza il cosiddetto profilo evoluto dei Funzionari (DS) ed alla fine otterranno un risparmio di almeno la metà, e forse anche di più, del costo attuale di ogni singolo Dirigente per lo stesso lavoro o responsabilità.
    D’altra parte nello Stato le qualifiche arrivano fino alla categoria D che equivale ai Dirigenti, qui essendo che la Regione Sicilia è a Statuto Speciale si sono inventati la netta separazione tra comparto non Dirigenziale e Dirigenza non rendendosi conto nel 2000, o almeno facendo finta, di quanto sarebbe costato nell’immediato e nel futuro in termini di sostenibilità economica alle casse della Regione.
    Ma tanto alla fine qualcuno se ne assumerà il peso, le generazioni future.
    La Regione Sicilia è a Statuto Speciale a convenienza non dimenticatelo Mai.

  8. E perchè mai i sindacati dovrebbero agevolare il comparto per rendere più equo il trattamento del personale regionale? Non lo hanno fatto finora, e forse non lo faranno mai, il punto è però che con i prepensionamenti alla Regione fra qualche anno resteranno pochi dirigenti, e il comparto sopratutto con le qualifiche più basse sarà la maggioranza schiacciante , vedremo allora che faranno i sindacati, cosa s’inventeranno……….

  9. Romeo ha perfettamente ragione oggi con quell’aria di onnipotenza i dirigenti guardano, in special modo i Funzionari direttivi , senza dei quali sarebbero nella me…………….
    Io da sempre , in servizio ho criticato la riqualificazione degli ex assistenti, passati a Funzionari direttivi solo nella carta, poiche’ non è cambiato niente, anzi il lavoro è aumentato poiche’ mentre prima il Dirigente, almeno nel Dipartimento lavori pubblici, contribuiva fattivamente, assegnandosi anche le pratiche, oggi li assegna solo. agli altri, con un passaggio velocissimo, consistente in una altra firma del capo U.O.B.
    Invito vivamente, poiche’ io non ci sono riuscito, i colleghi Funzionari Direttivi a chiedere la creazione di una propria fascia, poiche’ non è possibile essere dentro un cestone chiamato comparto, nulla di offensivo per tutti quei lavoratori che lo compongono, ma la differenza di responsabilita’ tra il commesso ed il funzionario sono palesemente enormi.

  10. Qual è la proposta del Cobas per il rinnovo del contratto dei dirigenti?
    Finché ci sarà separazione tra la contrattazione per questi ultimi e il personale del comparto non ci potrà mai essere unità di intenti tra i dipendenti regionali.
    Contrattazione unica, capitoli unici per le retribuzioni: questa sarebbe la vera rivoluzione! Il “muro” esistente tra le due categorie non ha più ragione di esistere, soprattutto in una fase di grandi cambiament La divisione che una legge ha creato può essere cambiata con una nuova legge che consenta e favorisca la progressione di carriera tra comparto e dirigenza. L’attuale “comunione di intenti” con il Dirsi risulta sospetta e, a mio avviso, dannosa per gli interessi del personale del comparto.

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