Dipartimento Funzione Pubblica e Uffici periferici del personale

Compenso per la qualità della prestazione professionale individuale (art. 94 CCRL) o elargizione anche ai raccomandati?

Palermo, 11 luglio 2011

Nei giorni scorsi, con la stesura dell’elenco definitivo, il Dirigente Generale del Dipartimento Funzione Pubblica, ha dato il via libera alla liquidazione del compenso per la qualità della prestazione professionale individuale, senza ulteriori passaggi con le OO.SS. di cui si era già ventilata la possibilità.

Con la modifica dell’accordo originario, che ha portato improvvisamente e inopinatamente da130 a150 le posizioni premiali (a spese di tutti gli altri lavoratori) si è chiuso un triste capitolo che dimostra che nulla sembra essere cambiato rispetto a vecchie (ma sempre attuali) logiche clientelari.

Il COBAS/CODIR non ha, ovviamente, sottoscritto l’accordo in questione, ma talune OO.SS. (che i lavoratori conoscono bene) hanno consentito l’ingiustizia.

Sia chiaro che la maggioranza delle posizioni premiali sono ben meritate dai fruitori ma ciò che è inaccettabile, ad accordo chiuso, è che si sia dato spazio, uffici periferici compresi, (ripetiamo a spese di tutti) al solito “raccomandato di turno”.

Il COBAS/CODIR ribadisce che è assolutamente favorevole a un sistema premiale che incentivi chi lavora di più o metta in campo competenze e professionalità, ma ritiene che l’attuale sistema di valutazione del personale del comparto, effettuata dal dirigente responsabile della struttura presso la quale il personale è incardinato, sia un sistema di valutazione approssimativo o, peggio, eccessivamente discrezionale.

Tale sistema rischia non solo di non agire come incentivo, ma, addirittura, di demotivare i dipendenti, soprattutto quelli assegnati a dirigenti, per così dire, “particolari” che potrebbero ritenere di mascherare la propria incapacità gestionale con valutazioni tipo “Giudizio Universale” o, peggio ancora, usando la valutazione come scorciatoia sostitutiva di procedimenti disciplinari “sommari”.

I modelli di valutazione devono, a nostro avviso, essere fondati su criteri oggettivi e trasparenti e il COBAS/CODIR si batterà, anche in sede di rinnovo contrattuale, affinché sia sancito questo sacrosanto principio di equità.

Oltre a ciò sarebbe opportuno introdurre, come correttivo, anche la valutazione del dirigente da parte dei diretti collaboratori, che miri ad accertare il tipo di rapporto che il dirigente ha instaurato con i propri dipendenti nell’ottica dell’efficacia e dell’efficienza.

La valutazione dei collaboratori nei confronti del proprio dirigente rappresenterebbe, infatti, una sorta di verifica incrociata della congruenza della valutazione effettuata dal superiore gerarchico ed eviterebbe talune vergognose operazioni clientelari quali, appunto, l’elargizione di talune posizioni premiali nel Dipartimento Funzione Pubblica ed Uffici Periferici delle quali, il COBAS/CODIR, a tempo debito, presenterà il conto all’Amministrazione.

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Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir