Dipendenti regionali, due milioni in più per i premi di rendimento? Facciamo chiarezza

I soliti articoli scritti male più o meno inconsapevolmente e che portano fuori strada i non addetti ai lavori.

Intanto l’articolo si riferisce al FoRD 2020 e non al 2019 di cui si attendono i compensi legati alla performance dopo che l’OIV avrà validato la relazione che l’ufficio di gabinetto del presidente avrebbe dovuto esitare entro il 30 giugno e che, invece, è pervenuta all’OIV solamente la scorsa settimana dopo l’apprezzamento in giunta avvenuto il 12 novembre scorso.

Premesso ciò, vediamo come funziona il nuovo meccanismo.

Come il vecchio famp, il nuovo fondo FoRD ha un importo più o meno fisso che si aggira intorno ai 47/48 milioni. Il funzionamento è, però un po’ diverso.

Il famp veniva suddiviso ai dipartimenti in base al personale in servizio al 31 dicembre dell’anno precedente estrapolando a monte dei 47/48 milioni le indennità per beni culturali e forestale come previsto dal vecchio contratto 2002/2005. Con la quota assegnata a ciascun dipartimento si effettuavano le contrattazioni e, in quella sede, si stabilivano le percentuali per lavoro straordinario e indennità.

Il FoRD, introdotto dal nuovo contratto, prevede che, a inizio anno e senza contrattazione, ciascun dipartimento manifesti il proprio fabbisogno per indennità e straordinari in base ad una programmazione annuale che dovrebbe essere il più possibile oculata. Tutte le richieste pervengono all’Aran per il tramite della Funzione Pubblica e queste risorse vengono estrapolate a monte sempre dai famosi 47/48 milioni. Dopo di ciò le risorse verranno ripartite ai dipartimenti in base al personale in servizio per i premi legati alla performance.

La stranezza, sottolineata dall’articolo, è che proprio quest’anno (anno di covid e smart working) la somma delle richieste dei dipartimenti è di 2 milioni in più rispetto allo scorso anno. Ma questi 2 milioni in più non sono somme aggiuntive, sono somme che vengono detratte dal fondo generale (i famosi 47/48 milioni) che fanno diminuire la quota destinata alla performance.

Insomma, i 2 milioni in più sono sono olio della stessa frittura.

Se queste somme verranno spese tutte, tutto è buono e benedetto ma, specialmente quest’anno, è forte il rischio che non si riuscirà a spendere quanto richiesto e, con il nuovo meccanismo contrattuale, le economie non verranno ripartite in ambito dipartimentale ma confluiranno nel fondo FoRD generale dell’anno successivo. A questo punto ripartirà la giostra con il meccanismo sopra descritto.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

Una risposta a “Dipendenti regionali, due milioni in più per i premi di rendimento? Facciamo chiarezza”

  1. Il chiarimento sul meccanismo è stato utilissimo, ma detto fra noi, ognuno porrà sempre la consueta domanda: “…ammia, quantu m’attuocca?…”. Lo sappiamo già, e ce ne faremo una ragione perchè da quel che si vede in giro, nella nostra Amministrazione, non mi pare che sia qualcuno interessato ai “meccanismi” di riparto. Non entro nemmeno nel merito di questa ulteriore porcheria (e relativo, quanto inutile, appesantimento burocratico) voluto ed imposto dall’amministrazione a tutti noi, lo ritengo superfluo: dobbiamo, però, difendere, all’esterno, i nostri “colori”, dobbiamo salvaguardare il nostro decoro e la nostra dignità. Il “passaggio” obbligato è riuscire a fare correggere questa informazione da strapazzo: la notizia dell’accessorio, “bollata” come “premio”, soltanto sull’anno 2019, nei mesi è stata riportata dai quotidiano, almeno 4 volte in un anno; è sempre la stessa somma, sempre lo stesso anno, per la quale, ad ogni passaggio della burocrazia, c’è qualche integerrimo soggetto che ha cura di “passare” la notizia alla stampa…et voià!…ricchi premi per i regionali! Quand’anche si trattasse di un premio (magari per qualcuno lo sarà, ma per la maggior parte si tratta di schiena spaccata), è sempre lo stesso “premio” che “passa” tutte le fasi della burocrazia, “premio” non ancora percepito. Questa ovvia banalità o banale ovvietà, siamo in grado di farla capire ai giornalai (a proposito, fra poco la gande edicola di via lincoln chiude, e al suo posto ci va un bel supermercato: oltre gli ortaggi non mancherà la “carta”…i scontrini fiscali l’annaffari!) e alla miope gelosa ed invidiosa opinione pubblica?

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