L’art. 23 comma 17 prevede che i rinnovi contrattuali (giuridico ed economico) avvengano con cadenza triennale.
COMMENTO. OGGI I RINNOVI SONO BIENNALI (QUELLO ECONOMICO) E QUADRIENNALI (QUELLO GIURIDICO) QUESTO SIGNIFICA CHE OGNI 6 ANNI PERDEREMO UN RINNOVO ECONOMICO.
L’art. 23 comma 20 prevede la mobilità del personale verso quei Dipartimenti regionali maggiormente esposti al rischio disimpegno automatico dei fondi comunitari.
L’art. 23 comma 24 prevede l’abolizione del beneficio della legge 104 per il pensionamento anticipato di genitori o coniugi o figli di dipendenti disabili.
L’art. 24 prevede l’istituzione del Bacino Unico del Personale utilizzato dalle Amministrazioni regionali, nonché dagli istituti, aziende, agenzie, consorzi, società a totale o parziale partecipazione regionale, organismi ed enti regionali comunque denominati, sottoposti a tutela e vigilanza dell’amministrazione regionale che usufruiscono di trasferimenti diretti da parte della stessa.
Al personale che confluisce nella banca data di cui al precedente comma continuano ad applicarsi i vigenti contratti collettivi di lavoro previsti dai rispettivi settori di appartenenza vigenti alla data del 31 dicembre 2009.
La porcata di questo articolo sta nel comma 4 laddove recita che per motivate esigenze di funzionalità del settore pubblico regionale allargato ed al fine di razionalizzare la spesa del personale, i soggetti di cui al comma 1 (in primis la Regione) possono attingere al bacino unico di cui al comma 1 (Leggi qui) o (Leggi qui).
COMMENTO. Questo non significa che i dipendenti delle società partecipate diventeranno automaticamente dipendenti regionali (come qualche sindacato vorrebbe far credere ai dipendenti delle società), ma che (solo) alcuni soggetti “illustri” o figli, nipoti o parenti di soggetti “illustri” verranno inseriti nell’amministazione regionale.
L’art. 29 comma 3 prevede l’abolizione dell’Aran Sicilia e l’attribuzione delle sue funzioni all’Aran nazionale con tutto quello che ciò comporta (leggi qui).
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