Fondo Pensioni: Ci vuole un serio impegno della politica.

Alcuni, a cominciare da certe OO.SS., chiedendo “il coinvolgimento del Dirigente Generale della Funzione Pubblica per il reperimento di risorse economiche necessarie al riequilibrio delle risorse Famp del Fondo Pensioni per l’anno 2011” ritengono che il “FONDO PENSIONI” sia  suddito del Dipartimento Funzione Pubblica.

Il Fondo Pensioni, in quanto Ente autonomo (altrimenti non si giustificherebbero le figure del consiglio di amministrazione e del suo presidente o la figura del Garante dei pensionati) deve avere risorse proprie e, soprattutto, adeguate. Non può vivere sperando nella generosità del Dirigente Generale della Funzione Pubblica o dell’Assessore di turno che, a loro volta, devono demandare le risorse aggiuntive da assegnare al Fondo alla contrattazione FAMP (ex art. 89 comma 3) che si svolge all’Aran.

Per questo motivo

“Ci vuole un impegno vero della politica”

Scarica il comunicato sulla situazione del Fondo Pensioni

Palermo, 20 maggio 2011

Si è svolta ieri, presso i locali del Fondo Pensioni, la riunione volta ad affrontare le problematiche manifestate dal Cobas/Codir in ordine alla situazione del personale del comparto distaccato presso l’Ente.

Alla riunione ha partecipato anche, Tatiana Agelao, in rappresentanza dell’Assessore.

Questa O.S. ha evidenziato che la nascita del Fondo era avvenuta sotto ben altri auspici.

In una riunione preliminare con le OO.SS., infatti, l’Amministrazione aveva dichiarato che il Fondo Pensioni avrebbe rappresentato il fiore all’occhiello dell’Amministrazione, assicurando che il personale dell’ex Servizio di Quiescenza del Dipartimento del Personale che avesse accettato di essere distaccato al Fondo avrebbe potuto contare su un salario accessorio tale da consentire di gestire la fase più delicata della partenza e potesse agire da incentivo per i lavoratori al trasferimento presso l’Ente, consentendo la totale coperture dalla pianta organica.

Dobbiamo, purtroppo, rilevare che, a tutt’oggi, il Fondo non dispone delle previste risorse umane, finanziarie e strumentali necessarie al suo pieno funzionamento a regime.

L’organico del Fondo è, oggi, notevolmente sottodimensionato. L’attuale dotazione organica ammonta a circa 80 unità rispetto alle 132 previste dal Regolamento di attuazione, mentre nell’assegnazione delle risorse finanziarie per il salario accessorio relativo al 2° semestre 2010 (il periodo transitorio si è, infatti, concluso il 30 giugno 2010) non si è tenuto conto delle risorse aggiuntive richieste dalla Funzione Pubblica che includevano, al momento della richiesta, il personale transitato dal 1/7/2010 al Fondo.

Ad aggravare la già precaria situazione si aggiunga il considerevole incremento di competenze attribuite al Fondo con il trasferimento di migliaia di fascicoli relativi a riscatti e ricongiunzioni, oltre a dovere dare esecuzione alle decisioni adottate dal CGA in sede di ottemperanza relativamente agli incrementi previsti dall’art. 5 della L.R. 19/91.

L’amministrazione ha dichiarato di avere richiesto l’assegnazione di una somma (150 mila euro) aggiuntiva di FAMP da destinare a progetti obiettivo.

Ciò non ci lascia soddisfatti.

Il Cobas/Codir chiede una soluzione di largo respiro in cui la politica si assuma seriamente l’onere di consentire stabilmente un reale decollo della struttura amministrativa, assegnando le risorse finanziarie e strumentali necessarie per il normale funzionamento.

Il Cobas/Codir ha chiesto un ulteriore incontro all’assessore alla Funzione Pubblica al quale sottolineerà come, in assenza di risposte concrete, il Fondo – nato per nobili fini – venga percepito da tutti i lavoratori come un ulteriore strumento della politica per assegnare poltrone agli amici (Presidente, C. di A. e Garante per i Pensionati).

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir