I sistemi per incentivare gli impiegati statali finora non hanno funzionato. Arriva il «miglior dipendente del mese»

Gli incentivi economici non sono sufficienti, tanto che secondo il Ministero, sarebbero persino “parzialmente inefficaci”, anche a causa delle risorse esigue messe a disposizione, con i gettoni che si perdono tra le mille voci in busta paga. Per questo si stanno valutando sistemi diversi in grado di rafforzare la reputazione dei dipendenti e di gratificarli maggiormente.

In questo sistema rientrano possibili sperimentazioni di “pagelle” volte a eleggere dentro le organizzazioni un “best performer” o il “miglior dipendente del mese”, portandone tutti a conoscenza tramite newsletter ad esempio.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

Una risposta a “I sistemi per incentivare gli impiegati statali finora non hanno funzionato. Arriva il «miglior dipendente del mese»”

  1. Alla Regione Siciliana, i cui uffici sono composti per la maggior parte da soggetti a cui interessano solo “i piccioli”, altri tipi di incentivi non verrebbero apprezzati.
    Alla minoranza dei dipendenti però, quelli consapevoli del contesto sociale in cui viviamo e delle difficoltà connesse, sono certo che alcune modifiche mirate del contratto di lavoro gioverebbero non poco e risulterebbero utili a ricreare un minimo di soddisfazione lavorativa.
    Mi riferisco a due potenziali “benefit”: diminuzione delle ore di lavoro a parità di retribuzione e lo smart working (lavoro agile), istituti che, se ben pensati e correttamente applicati, potrebbero davvero portare elementi innovativi nella qualità del lavoro negli uffici.

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