IL DEBITO PUBBLICO E’ UNA TRUFFA DEL SISTEMA FINANZIARIO. ECCO PERCHÉ’.

La crisi e il debito sono una truffaIn fondo ogni banconota è un buono durevole, polivalente e convertibile per ottenere la restituzione di un bene o servizio già corrisposto. Il valore di una banconota è quindi nel credito di bene o servizio già fornito dal lavoro di chi la riceve.
Nel momento in cui una Banca “Nazionale”, ma in realtà privata, stampa una quantità di banconote e se ne attribuisce il possesso con il loro valore nominale di buoni, essa diventa creditrice verso la comunità di una quantità di beni e servizi che figura virtualmente di aver corrisposto alla comunità stessa in cambio di quei buoni, ma che la comunità non ha mai ricevuto.
La comunità si trova così indebitata di tutto il denaro emesso da chi lo stampa, avendo questi il potere di attribuirsene il possesso, come se lo avesse ricevuto dalla comunità in cambio di una inesistente prestazione d’opera, di cui egli vanta la restituzione.
Le banche centrali private quindi non possono prestare come loro il denaro che stampano, perché NON SE LO SONO MAI GUADAGNATO.
Diabolico e geniale. Ma solo uno sporco gioco di prestigio, per non dire di falsario.
A chi ha qualche dubbio, faccio due domande :
1) Dato che TUTTI gli Stati del mondo hanno un debito pubblico come noi (compresi USA, Inghilterra, Cina, Giappone, India), mi sai dire chi è l’ UNICO creditore? ;
2) Data la enorme carenza di liquidità sul mercato, nonché la necessità delle banche di chiedere, per mancanza di fondi, in “prestito” alla BCE il denaro per comprare i titoli di debito italiano in scadenza, e le frequenti iniezioni di liquidità dello Stato per soccorrere i deficit monetari di alcune di esse, mi sai dire dove sono i 2000 mld di banconote del debito pubblico italiano?

Tratto da Tratto da facebook

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

4 Risposte a “IL DEBITO PUBBLICO E’ UNA TRUFFA DEL SISTEMA FINANZIARIO. ECCO PERCHÉ’.”

  1. Cara Maria,
    i nostri politici parlano, fanno teatro, fanno finta di fare delle proposte, così tanto per intrattenerci e fare vedere che si guadagnano il loro lauto stipendio, ma il vero problema sono le risorse economiche.
    Tutti noi vogliamo l’abolizione e la restituzione dell’Imu, l’abbassamento di tutte le tasse, il rinnovo dei contratti, la pensione per noi vecchi e il posto per i nostri figli. E’ più semplice inventare la macchina che va ad acqua.
    Tirando le somme ci prendono per il culo.
    Come potrai leggere in uno dei miei prossimi articoli, al momento, i sacrificati saremo noi dipendenti pubblici a tempo indeterminato che subiremo un altro blocco dei contratti fino al 2014.

  2. Gazie, dei tuoi continui aggiornamenti, caro benedetto, una kosa pero non condivido l’argomentazione, sulle pensioni. Ma ci prendeno per i fondelli?. si parla tanto di aiutare i giovani, di inserirli nel mondo del lavoro, tu che sei parte piu’ attiva al sindacato, di me, che vivo in periferie(anzi più vicino all’afrika) quindi agrigento,non ho capito il ministro del lavoro,kosa intende fare, Non vedo tutta questa agevolazione, integrazione dei giovani nelmondo del lavoro, visto che quasi certamente tutti andremo a 66 anni, il minstro dice “SI POTETE ANDARE QUANTO VOLETE, ma con penalizzazioni), scusa benedetto, due sono le cose, o il ministro ci prende per il culo, oppure tutti noi non abbiamo capito un tubo.Che forse siamo diventati tutti scemi, se puoi dai una risposta a questo REBUS. GRAZIE

  3. E perchè no!
    Intanto diciamo che sono diventato euroscettico.
    Poi quando ad un malato (Italia, Spagna, Grecia, Portogallo, Francia etc. etc.) viene somministrata la stessa cura per 5 anni e non funziona c’è qualcosa che non va.
    Quando in periodo di crisi uno Stato non può agire sulla leva fiscale o, se lo fa, il saldo deve essere zero (vedi IMU e ricerca altrove delle risorse) cominciano i problemi che, a mio avviso stanno affossando la nostra economia.
    Da qualche settimana sto leggendo qualcosa sul signoraggio, su Keynes, sul Giappone e gli Stati Uniti.
    Penso che tornerò presto sull’argomento.

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