Il lato oscuro dello smart working

Ancora oggi a 3,5milioni di lavoratori operano da casa. Ma l’«esodo» colpisce duramente un indotto fatto di ristorazione, pulizie e facility management.

Il rientro di settembre, con la ripresa dopo le ferie e la riapertura delle scuole, dimentica alcuni settori che resteranno fermi (o quasi) anche nelle prossime settimane. E, forse, continueranno a essere duramente colpiti per tutto il 2020. Sono i lavoratori che operano nell’indotto degli uffici che sono stati svuotati dallo smart working su larga scala a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Trasporti locali, mense aziendali, manutentori, addetti alle pulizie, magazzinieri. Per questi comparti la crisi generata dal lockdown è stata solo l’inizio: l’estrema prudenza con cui continueranno a essere gestiti i rientri nei luoghi di lavoro per evitare i contagi sarà, di fatto, una minaccia per la continuità dei conti di queste aziende, tranne per chi non ha saputo radicalmente rinnovare il proprio business.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir