Incontro tra assessore alla Funzione Pubblica e sindacati. In medio stat virtus.

Leggendo i comunicati stampa, per certi versi contrastanti, dei sindacati dopo l’incontro con l’assessore alla Funzione Pubblica, era inevitabile il disorientamento tra i dipendenti che si chiedono cosa sia successo veramente.

Non scendo nei particolari del discorso fatto dall’assessore dopo il giro di interventi sindacali che, anche con toni duri, hanno accusato il governo, in particolare il presidente, di esporre i dipendenti regionali alla “gogna mediatica”. Ha poca importanza.

L’assessore oggi, a mio modo di vedere, ha voluto lanciare un messaggio che i confederali, che hanno partecipato alla riunione già “prevenuti” (per interesse o propaganda), non hanno saputo o voluto leggere.

L’assessore sta cercando di fare da “cuscinetto” tra i cattivi consiglieri del presidente che lo spronano ad andare avanti sulla strada dei proclami e i dipendenti regionali.

Alzare oggi la voce contro chi ha aperto al dialogo e che, pur tra tante difficoltà, sta cercando di difenderci, avrebbe significato indebolire sul nascere l’azione che l’assessore vorrebbe portare avanti.

In questo momento fare “muro contro muro” contro “chi” viene avanti sotto il vessillo dell’antimafia e dell’anticorruzione in nome del quale ogni voce di dissenso viene subito zittita tacciandola, nella migliore delle ipotesi, di resistenza al cambiamento, mi sembra una battaglia persa in partenza.

Quindi, in questo momento, apertura di credito nei confronti dell’assessore.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir