Intervista a Giulia Buongiorno. «Rigore e merito, cambierò la Pa partendo dai capi»

Il Messaggero del 13 luglio 2018

Ennesima riforma della Pubblica Amministrazione. Ma più si cerca di rimescolare le carte per dare l’impressione di fare qualcosa, e peggio le cose vanno.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

5 Risposte a “Intervista a Giulia Buongiorno. «Rigore e merito, cambierò la Pa partendo dai capi»”

  1. Paolo 65 quello che scrivo non solo è fondato …..ma lo vivo quotidianamente sulla mia persona. Ma il coraggio non sempre basta ! Potrei dire cose difficili da credere. Il mio ufficio non ha nulla a che vedere con la Regione Sicilia …..è un club . io le ritorsioni le ho subite …per non riceverne di peggiori non posso denunciare .

  2. Betty con questa tua confessione si conferma che non cambiera’ mai nulla.
    Se hai qualche cosa da dire devi dirla, non esistono alcune ritorsioni, se la tua protesta è fondata.
    Io ho mandato a fare in culo Dirigenti generali poiche’ dovevo fare cose che non erano in linea con la correttezza che si impone ,e che erano solo partorite da loro interpretazioni non conformi ai regolamenti, ed al contratto nazionale dei lavoratori.
    in 38 anni nessuno di loro si è permesso di agire in ritorsione, poiche’sapevano che in caso di contenzioso avrebbero avuto batoste serie, perdendolo loro la Posizione se non il posto.
    Basta avere un po’ di coraggio se si è convinti di avere ragione.
    L’unica cosa per cui dovete lottare e’ di togliere la discrezionalita’ di firmare i contratti al Dirigente generale, che a sua volta’ non e’ che un Dirigente che prima era fianco a fianco con il collega a cui oggi firma il contratto.
    Fare nominare come dirigente generale , un dirigente con un curriculum serio ed inoppugnabile , non con curriculum inventati, nonche’ competente nella materia di cui si dovra’ occupare.
    Specialmente in campo tecnico, poiche’ si deve avere specifica competenza, poiche’ firma atti delicatissimi , oppure critica senza cognizione di causa l’operato del suo subalterno, bocciandone a volte l’operato, mettendolo a rischio anche penale.

  3. speriamo davvero. Non se ne può più di dirigenti raccomandati che a loro volta accettano raccomandazioni per istruttori e funzionari messi a non fare nulla e poi il lavoro lo scaricano su collaboratori che per paura di gravi ritorsioni non denunciano e lavorano in silenzio. È una vergogna!!!!

  4. Chiacchere e tabbacchiere di legno ( deve mio nonno ) ma per adesso si parla solo di Immigrati, i soli che stanno pagando la panella, per una inutile dimostrazione di forza, perche’ finita l’attenzione dei midia, ne arriveranno il doppio, poiche’ Salvini e Di mMaio dureranno poco se non mantengono le promesse aglio italiani. Flat. tax prima di tutto, ma per tutti e non solo per le imprese, che da una mano gli danno ed una gli tolgono. Salvini da’ la >Flat .Tax e Di maio gli becca il decreto dignità che penalizza le imprese che non assumeranno mai a tempo ideterminato.

  5. Giulia Bongiorno annullerà l’effetto delle raccomandazioni! Brava! I criteri degli incarichi ai dirigenti saranno oggettivi e non soggettivi! Brava! Aspetto per dire ancora brava!Gaspare Barraco (ing).Marsala

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