La Camera ha approvato il “ricalcolo” dei vitalizi dei parlamentari

Corriere della Sera del 27 luglio 2017 – Editoriale di Massimo Franco

La Camera ha approvato la cosiddetta “proposta Richetti”, una riforma del trattamento pensionistico dei parlamentari e degli altri eletti, che prevede due modifiche principali: la riduzione dei vitalizi percepiti dagli ex parlamentari e l’innalzamento dell’età pensionabile per i parlamentari attuali e futuri. La legge ora dovrà passare in Senato.

Attualmente circa 2.600 ex parlamentari ricevono in tutto 193 milioni di euro netti di vitalizio, ogni anno. La proposta Richetti prevede di ricalcolare con il metodo contributivo l’importo del loro assegno. Significa che gli ex parlamentari riceveranno un assegno proporzionato ai contributi che hanno versato e non calcolato sulla percentuale dei loro ultimi stipendi. Secondo i calcoli dell’INPS, ci sarà una riduzione del 40 per cento: annualmente gli ex parlamentari passeranno dal ricevere una media di 56.830 euro a una media di 33.568 euro. Numerosi parlamentari ed esperti sostengono però che la legge sia incostituzionale: la Corte potrebbe decidere di bocciarla perché “retroattiva”, cioè perché tocca cosiddetti “diritti acquisiti”.

In alto l’editoriale di Massimo Franco. Da leggere….

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

2 Risposte a “La Camera ha approvato il “ricalcolo” dei vitalizi dei parlamentari”

  1. Immaginate cosa sarebbe successo se fosse passata la riforma della Costituzione!!
    Ahi!

  2. La Corte, come mai, non ha deciso NULLA quando la retroattività del ricalcolo è stato applicato alle pensioni dei lavoratori pubblici e privati.La Costituzione si applica a tutti i cittadini? o i politici sono salvaguardati dalla stessa Costituzione materializzando una mera disparità di trattamento, non credo ci sia scritto qualcosa del genere e la Corte Costituzionale dovrebbe vigilare appunto alla sua applicazione a tutti gli italiani.

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