La Corte dei Conti boccia il bilancio della Regione. Parifica sospesa. Non era mai accaduto prima

La Corte dei conti, a sezioni riunite, per la prima volta nella storia, ha deciso di sospendere il giudizio sulla regolarità del Bilancio 2016 della Regione Siciliana.

I magistrati contabili hanno dato tempo fino al 10 luglio alla Regione per depositare eventuali memorie.

L’udienza per la parifica è stata rinviata al 19 luglio.

Il Procuratore ha chiesto di disporre un supplemento istruttorio per chiarire i forti dubbi sulla tenuta del bilancio regionale. In particolare, è stato disposto di chiedere all’Avvocatura dello Stato “la quantificazione del contenzioso passivi della Regione siciliana e la relativa stima di quello con significative probabilità di soccombenza”, di “chiedere alla Regione di quantificare il rischio potenziale tenuto conto del valore di mercato dei derivati”. In entrambi i casi, la Procura ha contestato alla Regione la mancata creazione dei fondi per i rischi, previsti dalla norma. Richiesta anche la copia dei bilanci e il riepilogo dei risultati di bilancio “di tutti gli organismi partecipati”, un elenco analitico dei residui attivi e passivi reimputati nel bilancio 2017 e 2018 e dati relativi alla copertura del disavanzo.


Dopo tanti sacrifici passati anche attraverso il massacro delle pensioni dei dipendenti regionali e il differimento dell’erogazione della liquidazione che, in molti casi, verrà pagata agli eredi, siamo messi peggio di prima.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

4 Risposte a “La Corte dei Conti boccia il bilancio della Regione. Parifica sospesa. Non era mai accaduto prima”

  1. Ma vogliamo fare giustizia al popolo siciliano, una volta per tutte????? vogliamo capire dove sono andati a finire i soldi della regione siciliana, tolte le spese pazze per feste e festini, ormai dilapidati e comunque da risarcire, andiamo a controllare le ricchezze personali dei 90 ladroni negli ultimi dieci anni.Anno 2007 verificare i beni patrimoniali e le disponibilità economiche di questi “signori” , anno 2017 raffronto delle differenze considerando il “giusto” stipendio di cui hanno goduto, la differenza non giustificabile è quanto hanno rubato al popolo siciliano che va completamente confiscato e rimesso nel bilancio della regione.Non mi sembra un conteggio impossibile, piuttosto è difficile che qualche giudice lo ordini, ma carabinieri, finanzieri e polizia possono ben farlo e annientare questi ladri autorizzati e rendere giustizia.

  2. Finalmente “i coglioni sono arrivati in culo”! Troppo spese per i precari e troppi, ma troppi, consulenti!!! per non parlare dei vitalizi e gli stipendi stratosferici dei politici siciliani!
    Si farebbe in un attimo a ripianare i conti della regione, ma non lo vogliono fare!

  3. Ma le cosiddette “spese obbligatorie ” come verrebbero gestite in caso di mancata parifica ?

  4. Se entro il 19 c.m. la Regione non corre ai ripari (giustificazione di somme inventate… sulla carta, sia nel bilancio consuntivo 2016 che in quello preventivo 2017), tutto ciò comporterà la sospensione di tutti i pagamenti (liquidazioni alle imprese, stipendi, pensioni, etc., e chi ne ha più ne metta). Sarà un disastro incontrollabile per tutti. Cosa mai avvenuta neanche con la 1^ Repubblica (ed è che dire…). E “Loro…” (questi incapaci di governare neanche un furgoncino…) pensano soltanto a fare politica (sporca) e a scaldare le poltrone (inetti!!!).
    La Sicilia, conseguentemente, entrerà in “defoult” e sarà un danno per tutti!!!
    A questo punto non ci resta che pregare perché solo l’Altissimo ci può salvare.

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